Stamattina presso il Tribunale di Brescia, il gip Carlo Banchietti ha letto il dispositivo di condanna all'ergastolo per Hanefija Prijić, accusato dell'uccisione di tre volontari italiani nel maggio del 1993 in Bosnia Erzegovina.
Ieri dalla capitale Chișinău è partita una protesta contro il neoeletto presidente della Repubblica di Moldavia, Igor Dodon, che si è poi diffusa in un Flashmob in numerose città europee.
"Siamo con voi", inizia così il messaggio di solidarietà inviato dalla direttrice della 'Cooperativa Insieme' di Bratunac alle persone colpite dal terremoto che ha colpito il centro Italia causando 292 morti
Dopo le proteste a Belgrado di sabato 11 giugno, migliaia di cittadini sono scesi in piazza ieri a Novi Sad per la terza manifestazione contro la rimozione di alcuni giornalisti dalla Radio Televisione Pubblica della Vojvodina (RTV).
Tra i 250 e i 400 profughi passano ogni giorno, in cerca di aiuto, dal centro di assistenza ai rifugiati Miksalište. Distrutto il 27 aprile, il centro ha riaperto le sue porte il 1° giugno. Appena in tempo, perché il numero di rifugiati in arrivo a Belgrado continua ad aumentare.
Oggi nelle strade di Prijedor, ma anche in altre città del paese, si commemora la Giornata delle fasce bianche. In memoria delle migliaia di civili non-serbi deportati e uccisi nei primi mesi di guerra dopo che vennero obbligati, a partire dal 31 maggio del 1992, a portare una fascia bianca al braccio.
Domenica 29 maggio, in occasione dell'anniversario dell'uccisione di tre volontari di Brescia e Cremona avvenuta in Bosnia centrale nel 1993, l'Associazione per l'Ambasciata della democrazia locale a Zavidovići onlus (ADL Zavidovići) organizza un evento pubblico dal titolo "Le attualità di un eccidio. Le ragioni per continuare l'impegno di solidarietà".
Il personale del Museo Nazionale della Bosnia Erzegovina e gli attivisti dell'associazione Akcija di Sarajevo sono tra i vincitori del premio Europa Nostra 2016 , categoria “Impegno e dedizione”.
I volontari che hanno partecipato alla marcia dei profughi partita lunedì scorso dal campo di Idomeni lo hanno fatto per assistere le persone più vulnerabili del gruppo, e non per istigare all'attraversamento del confine.
Situati lungo le storiche mura Teodosiane, gli orti (Bostanları) di Yedikule rappresentano un continuum di tradizioni e conoscenze che affondano le radici negli ultimi quindici secoli della città sul Bosforo, Costantinopoli prima e Istanbul poi.
Questa mattina intorno alle 8.30 è stato arrestato presso l'aeroporto internazionale di Dortmund Hanefija Prijić (Paraga), cittadino bosniaco di 52 anni.
La rete ecologista SOS za Jadran (SOS per l'Adriatico) ha ottenuto pochi giorni fa un altro importante sostegno alla propria campagna contro il progetto governativo di trivellazioni in Adriatico.
Lo aveva previsto l'organizzatore Dušan Mašić, che la mancata autorizzazione avrebbe potuto pregiudicare la manifestazione #sedamhiljada prevista per l'11 luglio davanti al Parlamento di Belgrado. Così è stato, ma gli attivisti non hanno rinunciato a far sentire la propria voce scrive Marija Ristic per BIRN .
Il 31 maggio si celebra a Prijedor la Giornata internazionale delle fasce bianche, in ricordo dei cittadini non serbi obbligati nel 1992 a portarne una al braccio: migliaia furono poi deportati e rinchiusi nei lager. Quest'anno i promotori di "Perché mi riguarda", oltre a sfilare per le strade lanciano un nuovo appello perché si costruisca un monumento in memoria dei bambini uccisi.
Edvin Ćudić, coordinatore dell'Associazione per la Ricerca e Comunicazione Sociale (Udruženje za društvena istraživanja i komunikacije, UDIK), ha organizzato una (quasi) solitaria manifestazione sabato scorso di fronte alla cattedrale di Sarajevo.
Circa 700 familiari e ex internati si sono riuniti mercoledì scorso a Prijedor per ricordare il 22simo anniversario della chiusura del campo di concentramento di Omarska.
Il 4 agosto del 1995 partì l'Operazione Oluja (Tempesta) con cui l'esercito croato riconquistava le Krajine e metteva in fuga decine di migliaia di civili serbi. Vennero commesse uccisioni sommarie e crimini di guerra. Domenica 3 agosto si ricordano le vittime e gli scomparsi a Dvor su organizzazione di Documenta, Consiglio serbo di Croazia e Consiglio civile per i diritti umani
Il 31 maggio a Prijedor si celebra la Giornata internazionale delle fasce bianche, in memoria di chi fu obbligato a portarla al braccio e poi deportato, nel maggio del 1992. I promotori dell'iniziativa "Perché mi riguarda" organizzano anche quest'anno l'arrivo a Prijedor dei partecipanti, ma al posto delle celebrazioni si svolgeranno attività a sostegno degli alluvionati
Zavidovići, cittadina del Cantone di Zenica-Doboj alla confluenza tra i fiumi Bosna, Gostovići e Krivaja, è stato uno dei comuni più colpiti dalle alluvioni. In città è attiva l'associazione italiana “Ambasciata della Democrazia Locale”, con un progetto di cooperazione comunitaria che continua dagli anni della guerra. Pubblichiamo un nuovo aggiornamento via mail inviato nella serata di ieri da Sladjan Ilić, coordinatore locale dell'associazione. In calce alla lettera le indicazioni su come inviare aiuti.
Gli scontri tra manifestanti e polizia scoppiati mercoledì a Tuzla sono proseguiti anche nella giornata di giovedì allargandosi progressivamente a tutto il paese.
Le agenzie belgradesi stanno rilanciando la notizia della morte di Srđa Popović, celebre avvocato e storico punto di riferimento per chi in Serbia si batte per la difesa dei diritti umani.
Nuovi scontri stanno infiammando le piazze turche a quattro mesi dall'inizio delle proteste di Gezi Park. Il movimento di protesta è sceso in piazza dopo la morte del 22enne Ahmet Atakan ad Antiochia.
E’ iniziata sabato 24 agosto a Zagabria, presso la sede dell'organizzazione non governativa Documenta, la VII Settimana internazionale della Memoria organizzata dal Centro di documentazione e dialogo Adopt Srebrenica , dall’associazione Tuzlanska Amica e dalla Fondazione Alexander Langer Stiftung .
Un'indipendenza giusta, che però non ha portato né particolari vantaggi né svantaggi alla Russia, e un parallelo ritorno di simpatia nei confronti della Georgia. Questi, in sintesi, i risultati di un'indagine del centro di ricerche sociali “Levada” condotta alla vigilia del quinto anniversario della breve guerra russo-georgiana dell'agosto 2008, che portò al riconoscimento dell'indipendenza di Abkhazia e Ossezia dalla Georgia da parte di Mosca.
Un pianoforte a coda nel cuore delle proteste di piazza. Dopo che quello suonato dal musicista itinerante Davide Martello è diventato inaspettatamente uno dei simboli delle manifestazioni di Gezi Park, in Turchia, lo strumento ha fatto la sua comparsa anche di fronte all'Assemblea Nazionale di Sofia.
Un articolo pubblicato su “Le Scienze” di giugno racconta di una ricerca pluriennale che si è svolta in Romania a partire dal 2000 per stabilire gli effetti degli orfanotrofi sullo sviluppo del bambino.
E' il settimo giorno di proteste davanti al Parlamento della capitale bosniaca. Centinaia di cittadini e cittadine, provenienti da diverse città del paese, continueranno la protesta finché non verrà approvata la legge nazionale sul numero di identificazione personale senza il quale i bambini nati da febbraio in poi non possono ottenere i documenti d'identità.