La minoranza turcofona e musulmana si sente minacciata da un'eventuale unione con la Russia e i suoi rappresentanti giurano fedeltà a Kiev. Nel frattempo la Turchia dichiara che farà il possibile per difendere i tatari, "gli abitanti originari della Crimea"
Il 4 marzo scorso il presidente della Repubblica italiana è atterrato in Albania. Un breve reportage del soggiorno tiranese di Giorgio Napolitano: un giorno e tanti onori, ma non privi di sostanza politica
Dalla guerra dei dieci anni nei Balcani ai recenti tragici fatti dell'Ucraina. Con una parola d'ordine. Allora come adesso c'è bisogno d'Europa. Un'analisi
Niente bailout, ma tante privatizzazioni. E' così che la Slovenia tenta di uscire dalla crisi del proprio sistema economico, generato in particolare dalle grosse difficoltà del suo sistema bancario. Una rassegna
In Ucraina l'opposizione in piazza con le bandiere dell'Ue, la Serbia inizia i negoziati per l'adesione all'Ue mentre Erdogan va a Bruxelles per riavviare le trattative. Francesco Martino (OBC) nell'approfondimento di Radio Popolare (21 febbraio 2014)
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La Bosnia Erzegovina deve tornare ad essere una priorità per l'Europa: serve un nuovo Piano Marshall per portarla sulla strada dell'Unione Europea. L'appello di Wolfgang Petritsch, ex Alto Rappresentante a Sarajevo
Da Maribor a Taksim, passando per Sarajevo, un'ondata di proteste scuote i paesi della periferia mediterranea. Al centro della rivolta ci sono i beni comuni e la necessità di proteggerli di fronte al fallimento del neoliberismo e dei processi di democratizzazione
Il referendum indipendentista in Găgăuzia, le aspirazioni russe della Transnistria le pressioni di Mosca e le sirene dell'Europa. Tutti gli ostacoli di Chişinău sulla via per Bruxelles
Mancano meno di tre mesi alle elezioni per il Parlamento europeo. In Croazia la battaglia per il posto a Strasburgo e Bruxelles è già iniziata, non senza sorprese
Gli abitanti della regione autonoma della Găgăuzia, Moldavia, si sono recati domenica 2 febbraio alle urne in un referendum ritenuto illegale dall'esecutivo di Chișinău e dal tribunale di Comrat, capoluogo della regione.
Prove tecniche di indipendenza per la regione a maggioranza turcofona, che ha indetto un referendum consultivo per staccarsi da Chişinău. La Moldavia rischia di perdere pezzi sulla via dell’Europa
Nata un anno fa dal sogno di un musicista albanese formatosi in Italia, l'Orchestra giovanile albanese si appresta ad "entrare in Europa". Lo farà il 4 luglio 2014, al termine di un viaggio della pace che porterà i suoi giovani musicisti da Tirana a Bruxelles
Nel dicembre scorso il Consiglio europeo ha rigettato l'assegnazione all'Albania dello status di candidato all'integrazione. Bocciatura che brucia ma, secondo alcuni analisti, potrebbe far bene
"Anche se temperata dalla proverbiale ospitalità dei kosovari una cappa di malinconia mi avvolge ogni qual volta giungo a Pristina e questa volta piove a dirotto". Note di viaggio di un funzionario del Parlamento europeo di ritorno a Pristina
Con una riforma costituzionale al vaglio del soviet supremo, il piccolo stato de facto che reclama l'indipendenza dalla Moldavia, si prepara ad armonizzare le proprie leggi a quelle di Mosca, riaprendo una questione congelata da vent'anni
Le recenti elezioni amministrative in Kosovo erano state annunciate come un passo fondamentale nel processo di normalizzazione dei rapporti tra Pristina e Belgrado. A seggi chiusi, problemi e dubbi restano, soprattutto a nord di Mitrovica
Le diverse forze politiche georgiane sono unite nell'impegno, assunto a Vilnius, a firmare un Accordo di Associazione con l'Unione europea. La reazione russa prende la forma di recinti di filo spinato in Ossezia del Sud
La Moldavia, con un rush all'ultimo minuto, è divenuta il paese capofila del partenariato orientale con l'Ue, portando a casa dal summit di Vilnius l'avvio dell'accordo di associazione e una serie di commenti positivi dei partner europei. Luci e ombre in un nuovo paper dell'ESI
Nuovo sgombero nella notte a Kiev. La polizia ha distrutto le barricate e allontanato violentemente i manifestanti pro-Ue nei pressi delle sedi governative di Kiev. L'aggiornamento sulla situazione per voce di Danilo Elia (Obc) ai microfoni di Radio Onda d'Urto (10 dicembre 2013)
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Centinaia di persone hanno manifestato a Yerevan contro la visita del presidente russo e in solidarietà con l'Ucraina. La maggior parte della società armena, tuttavia, sembra più interessata a Mosca che a Bruxelles
Il 5 dicembre scorso i ministri degli Interni dell'UE hanno adottato la tanto temuta “clausola di sospensione” per quanto riguarda il regime di visti liberalizzati nei confronti di paesi terzi. Quest'ultima potrà essere applicata già tra poche settimane.
Gli Accordi di associazione discussi con i partner orientali dall'Ue a Vilnius non devono essere ridotti esclusivamente al tema degli scambi commerciali, ma sono molto più ampi. Ad esempio riguardano i diritti dei minori. Alcune riflessioni a partire dall'analisi dei testi sottoscritti da Moldavia e Georgia
Silvio Berlusconi si candida in Bulgaria alle prossime europee? La voce è rimbalzata su molti media italiani, ma l'ipotesi è tutta da verificare. Per farlo dovrebbe ricevere la cittadinanza bulgara e da Sofia il partito di centro-destra GERB ha già fatto sapere di non essere interessato a candidarlo
I motivi delle proteste delle migliaia di manifestanti nelle strade di Kiev, la repressione, il possibile evolversi degli eventi in Ucraina. Ai microfoni di Radio Città Futura, Danilo Elia per Obc e il prof. Biagini, docente di Storia dell'Europa orientale a "La Sapienza" di Roma (2 dicembre 2013)
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All'indomani del summit europeo sul partenariato orientale, tra tiepidi entusiasmi e presunti fallimenti, si materializzano i timori per le reazioni russe per la scelta di campo di Georgia e Moldavia
Amore fraterno? Sembra tutt'altro. Tra i vari paesi europei dell'est la Serbia sembra quella più dipendente dal gas russo e con accordi con Mosca più svantaggiosi. Potrà questo mettere a repentaglio il suo avvicinamento all'Unione europea?
Nella trasmissione "Passpartù" di AmisNet, Francesco Martino di Obc interviene sulla nuova recinzione che sta per isolare ancor di più la fortezza Europa. Si tratta di quella destinata a sorgere al confine tra Turchia e Bulgaria (29 novembre 2013)
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Con lo scoppio della guerra in Siria il governo di Ankara è stato costretto a rivedere il proprio approccio in politica estera. Secondo Mete Çubukçu, uno dei più noti giornalisti della tv nazionale turca, è ora necessario un profondo ripensamento. Nostra intervista
La Romania ha speso oltre un miliardo di euro per gli standard di sicurezza richiesti per aderire alla zona Schengen. Per Bruxelles però non è ancora sufficiente, Romania e Bulgaria non entreranno in Schengen col primo gennaio 2014