A Piteşti, sede in passato di un carcere dove venivano torturati i dissidenti politici, è stato eretto un monumento in omaggio ad ex membri della Securitate, la polizia politica del regime di Ceaușescu
La lunga alleanza di Yerevan con Mosca è diventata sempre più insignificante, come dimostra l'inazione della Russia nel recente conflitto con l’Azerbaijan. Tuttavia, non è chiaro quali siano le alternative a disposizione dell'Armenia
In Georgia un doloroso fatto di cronaca ha riportato all’attenzione il tema della tutela della salute mentale delle persone fragili e in particolare dei detenuti. Nelle carceri mancano assistenti sociali qualificati, psicologi, psichiatri e personale di reparto
In tutta Italia da mezzo secolo è vietata la balneazione negli ambienti portuali. Ma Fabio Fiori spiega perché è una norma ingiusta. Partendo da un tuffo dal Molo Audace di Trieste
Following a cyberattack on its IT system, Albania accused Iran and cut all diplomatic ties. In the background, the conflict over the hosting of anti-ayatollah Iranian movement MEK
Il prossimo 2 ottobre si terranno elezioni politiche e presidenziali in Bosnia Erzegovina. Vi sono alcune sfide significative che tengono in sospeso il paese
In the last seven-year period of European cohesion funds, many billions of Euros have already been allocated to environmental protection. 9 went to the EU countries of South East Europe
In Montenegro è grave crisi politica. Di recente il presidente della Repubblica Milo Đukanović ha rifiutato di dare il mandato per formare un nuovo esecutivo al leader di Demos Miodrag Lekić, spingendo per elezioni anticipate. Una mossa che potrebbe valergli l'impeachment
Nella cornice del festival Pordenonelegge 2022, un'intervista allo scrittore ucraino Aleksej Nikitin, che ha raccontato come si vive a Kyiv negli ultimi mesi, ha illustrato i suoi ultimi romanzi e ha descritto il rocambolesco viaggio che l'ha portato in Italia
Quali le conseguenze dell'annuncio della mobilitazione parziale in Russia nei territori occupati dell'Ucraina? E quali reazioni vi sono state a Kyiv? Un'analisi
Despite government bans aimed at limiting the LGBT demonstration in Belgrade, over ten thousand people marched through the streets of the capital on Saturday 17 September. Can we therefore speak of a success? Yes and no, as explained by Goran Miletic, director of the Europe and MENA Office at Civil Rights Defenders and one of the Europride organisers
I recenti scontri armeno-azeri del 13-14 settembre non hanno riguardato il territorio del Nagorno Karabakh. Ma le conseguenze si faranno sentire anche - e soprattutto - lì. Un'analisi
Negli scorsi tre mesi l’Albania ha visto l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, la nomina di una nuova figura a capo del team per i negoziati con l’UE e il rilancio di una politica regionale che ha interessato principalmente il Kosovo con progetti comuni
After Belgrade, Novi Sad. The new urban plan threatens the banks of the Danube and a natural area that "lets the river breathe", essential in case of flooding. The city administration continues at full speed along the concrete road
Sergio Tavčar per TV Capodistria commentava le partite di pallacanestro del sabato dai pittoreschi palazzetti disseminati in tutta la Jugosavia. È ora nelle librerie il suo "L'uomo che raccontava il basket", edito da Bottega Errante Edizioni
La mattina del 21 settembre il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che nel paese vi sarà una “mobilitazione parziale”. Non è ancora chiaro cosa questo comporti ma di certo, per i cittadini russi e per il conflitto siamo ad un momento di drammatici cambiamenti. Cosa ne pensano alcuni politologi russi
Prohibitions and threats failed to stop Belgrade's Europride and its colourful parade through the streets of the capital. However, there were also accidents, hate speech, and violence. The road to full realisation of LGBT rights in Serbia remains an uphill one
La professione giornalistica in Italia è sempre più a rischio. Alla crisi economica del settore - acuita dalla pandemia - si affianca un numero sempre crescente di attacchi e minacce
La politica azera ha intrapreso una strada oscura verso l'irredentismo. Non ci potrà essere una pace duratura finché non verranno superati i miti di vendetta e il nazionalismo violento
La debolezza di Mosca, la guerra in Ucraina, la difficoltà per l'Unione europea di rinunciare alle forniture di gas azere, l'attuale vulnerabilità armena. Sono tutti fattori che contribuiscono a chiarire il contesto del rinnovato conflitto tra Armenia e Azerbaijan e i motivi dell'escalation dei giorni scorsi