Sono trascorsi 30 anni da quei giorni che, simbolicamente e nei fatti, cambiarono radicalmente il destino europeo. I primi anni di un'Europa 'nuovamente unita', così si diceva allora, passarono carichi di speranze, che resistettero anche al dramma jugoslavo (di cui oggi si dimenticano le lezioni) e portarono nel 2004 all'ingresso di 10 nuovi membri dell'Unione europea. Ora ci si trova davanti a nuovi muri, ad un progetto europeo in cerca di nuova linfa, a transizioni dolorose che hanno portato in alcuni casi lontano da valori liberali e solidali, ad una nuova insorgenza di nazionalismo e populismo. In questo dossier alcuni dei materiali di archivio pubblicati da Obct in questi anni e i nuovi pezzi a firma delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori.
21 November 2019
OBCT is among the founders of ECPMF, a media freedom centre based in Leipzig – just where the demonstrations that would lead to the collapse of the Wall started in October 1989. Thirty years later, one of the slogans of that revolutionary autumn has become an angry claim on the electoral posters of the far-right AfD party
8 November 2019
"Dopo il 1989 siamo vissuti credendo in un’utopia: eravamo convinti che la comunicazione globale ci avrebbe portato automaticamente all’accettazione dell’altro. È avvenuto se possibile l’opposto". Un dialogo con Jacques Rupnik a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino
8 November 2019
Una riflessione, amara e sofferta, ma lontana da sentimenti nostalgici, sull'89 e sui trent'anni trascorsi dalla caduta del Muro di Berlino
7 November 2019
Trent’anni dopo lo storico momento di cesura rappresentato dal 1989, in un convegno a Bertinoro si è ragionato di Balcani, allargamento e futuro europeo. Le conclusioni proposte dalla direttrice di OBCT
6 November 2019
Il muro di Berlino è caduto trent'anni fa, da allora molti altri muri sono stati costruiti. Uno sguardo verso il passato e il presente dell'Europa dell'antropologo Ivan Čolović
Interviste, archivio 2009
Surviving Reunification
Andrea Rossini, 18 februaryCapire la democrazia nel 1989
Giorgio Comai, 12 novemberLike a house of cards: Zhelyu Zhelev and the Bulgarian 1989
Sofia | Tanya Mangalakova, Francesco Martino, 10 novemberTerremoto a Tirana
Marjola Rukaj, 12 mayContributi, archivio 2009
In the shadow of the wall
Melita Richter Malabotta, 29 september1989: inviata nella Rivoluzione rumena
Azra Nuhefendić, 23 decemberSlovenia: 1989 or 1992?
Koper | Stefano Lusa, 28 decemberMultimedia, archivio 2009
La mia rivoluzione, Bucarest 1989
4 novemberThe revolution. Romania, 1989-2009
30 novemberIl 1989 e il primo presidente bulgaro
8 novemberL'Albania e il 1989
8 june21 September 2015
Venti anni fa, a Dayton, i negoziatori americani avevano due obiettivi: mettere fine alla guerra in Bosnia Erzegovina e porre le basi di uno stato funzionale. Il primo obiettivo è riuscito, il secondo no. Quest'ultimo fallimento è alla base dei muri invisibili che oggi dividono il paese
21 September 2015
Insicurezza. Questo il sentimento profondo - fomentato da mancanza di solidarietà e visione globale a livello europeo - che spinge molti paesi balcanici a rispondere alla crisi dei rifugiati innalzando barriere e srotolando filo spinato. Un commento
From the boundary between Hungary and Serbia, where a new wall is being built. The first episode of a reportage
12 December 2017
On the borders with Iran and Syria, the Ankara government is building one wall after another in order to reaffirm border control and stop migrants, jihadists, and smugglers. A reportage by our correspondent