Ambiente

Serbia: scoppia un'epidemia e si apre il capitolo sulla qualità dell'acqua potabile

05/09/2002 -  Anonymous User

A seguito della pesante epidemia scoppiata qualche giorno fa nella Serbia centrale, nel paese immediatamente si è aperta un'indagine sulla qualità dell'acqua potabile. Ce ne offre un resoconto Ada Sostaric da Belgrado.

Croazia: un progetto per la Valle di Smeraldo

04/09/2002 -  Anonymous User

Un'intervista a Claudio Martinotti, presidente del Gevam, curata dalla rivista on-line "La Gazzetta on-line".

Bulgaria: la lobby del legno all'attacco

02/09/2002 -  Anonymous User

Come in molti Paesi dei Balcani anche in Bulgaria il taglio illegale del legname è una vera e propria piaga. Insufficiente il numero e le dotazioni delle guardie forestali che anzi spesso sono vittime di aggressioni.

Serbia: ecologia e comunità locali

28/08/2002 -  Anonymous User

Presentati i primi risultati di un programma volto a sensibilizzare le istituzioni locali alla tutela ambientale.

Bulgaria: la protesta contro i missili prosegue

31/07/2002 -  Anonymous User

Non si è mai placata in queste settimane a Stara Zagora la protesta contro lo smantellamento di missili SS-23 e Frog. I cittadini esigono dati precisi sui possibili impatti ambientali.

Albania: l'acqua scorrerà sino alla Puglia

29/07/2002 -  Anonymous User

Un progetto fermo dal 1995 prende nuovamente corpo in questi mesi. Si tratterebbe di un acquedotto che garantirebbe la fornitura d'acqua potabile dall'Albania alla Puglia.

Bulgaria: quante ambiguità sulla distruzione dei missili SS-23

17/07/2002 -  Anonymous User

A sorpresa iniziano ad emergere alcuni dubbi anche all'interno dello stesso esercito bulgaro. Per ora resta ancora da concludere l'accordo tra la ditta americana addetta allo smantellamento ed il Ministero della difesa.

Un convegno in Montenegro: trovare le chiavi per l'energia pulita

15/07/2002 -  Anonymous User

L'ufficio dell'UNDP e l'ong "Movimento verde del Montenegro" hanno organizzato a Podgorica un convegno dal titolo "Energia in un Montenegro ecologico". Per sondare i rapporti tra produzione energetica e sviluppo sostenibile.

I "ragni" della Val Rugova

04/07/2002 -  Davide Sighele

A Pec/Peja, Kossovo occidentale, un'associazione trentina ha favorito la nascita di un Club alpinistico. Per promuovere l'aggregazione, la tutela ambientale ma non solo ...

Bulgaria: il toto reattori

27/06/2002 -  Anonymous User

Lo scorso 23 giugno il Presidente bulgaro Georgi Paravanov ha promosso un incontro tra ministri, deputati ed esperti. Obiettivo? Discutere del futuro della centrale nucleare di Kozloduy.

Sindrome dei Balcani: terza relazione Mandelli

25/06/2002 - 

Tra poco dovrebbe essere resa pubblica la terza relazione della Commissione Mandelli che, secondo alcune indiscrezioni, confermerebbe la correlazione tra missioni dei militari italiani nei Balcani e casi di Linfoma di Hodgkin.

Si smantellano missili: rischio ambientale

21/06/2002 -  Anonymous User

In seguito ad un accordo con il Dipartimento di Stato americano la Bulgaria aveva deciso di smantellare alcuni missili del proprio arsenale. Ma i cittadini residenti vicino al poligono sono preoccupati dei possibili rischi ambientali.

Albania, il turismo nel 2002

10/06/2002 -  Anonymous User

Durante la sua visita in Kossovo, il Premier albanese Pandeli Majko aveva affermato che gli albanesi delle "due sponde" si sarebbero ritrovati sulle coste dell'Albania. Lo Stato albanese sembra aver fatto di questo una priorità.

L'Albania e le eco-tasse

07/06/2002 -  Anonymous User

Rappresentanti del governo prendono posizione durante una conferenza sull'ambiente a favore dell'introduzione di eco-tasse. Ma per bonificare le aree altamente inquinate dichiarano di dipendere esclusivamente da aiuti stranieri.

La fame nei Balcani. Verso il vertice FAO a Roma

06/06/2002 -  Anonymous User

Dopo il rinvio, si riunisce tra pochi giorni il vertice FAO sull'alimentazione. Qual è la situazione nei Balcani? Quali le priorità da affrontare?

La città di Nis e le eco-consulenze

05/06/2002 -  Anonymous User

L'amministrazione locale di Nis si dimostra attenta alle tematiche riguardanti l'impatto ambientale dello sviluppo. Commissionato uno studio sulle risorse locali e sviluppo sostenibile.

Il Papa ed i randagi di Sofia

23/05/2002 -  Anonymous User

Il sindaco di Sofia approfitta della visita del Papa per promuovere la "pulizia" della città. "60.000 cani in pericolo" denunciano le associazioni ambientaliste.

Le mie vacanze? In Albania

15/05/2002 -  Anonymous User

Dal 3 al 14 agosto prossimi in Albania. E' la proposta del CTA Viaggi e Solidarietà. Per un turismo "non per caso".

Il Sud Est Europa verso Johannesburg 2002

10/05/2002 -  Anonymous User

Il Summit di Johannesburg si terrà dal 26 agosto al 4 di settembre prossimi. A che punto sono i Paesi dei Balcani alla vigilia di questo vertice sullo sviluppo sostenibile?

Guerra ed ambiente

10/05/2002 - 

Pekka Haavisto è a capo di una Task Force costituita dall'UNEP che si sta occupando della contaminzione da uranio impoverito nei Balcani. Pubblichiamo un suo intervento a CIVITAS 2001. Il testo è in inglese

Sud Serbia: radiazioni nell'aria

06/05/2002 -  Anonymous User

Nulla di nuovo nell'aria del sud della Serbia. Ovvero: vi sono ancora particelle di uranio impoverito. Secondo le autorità serbe occorre partire con la bonifica. Anche Pekka Haavisto, dell'UNEP, ribadisce che bisogna muoversi in fretta.

Gli impatti ambientali delle attività umanitarie: alcuni punti di riferimento

04/05/2002 -  Massimo De Marchi

La questione degli impatti ambientali delle attività umanitarie è ritornata alla ribalta nel contesto più generale della valutazione ambientale degli effetti di un conflitto bellico. Un'analisi, a partire da una rilettura critica dei documenti ufficiali prodotti dal sistema delle Nazioni Unite

Bibliografia generale sull'ambiente

04/05/2002 -  Anonymous User

BIBLIOGRAFIA
A.BLANC (1976), L'Europa socialista, ed. italiana a cura di E. Bianchi, Franco Angeli, Milano, 330 pag.
Classico della geografia umana degli anni '70, fornisce una panoramica dei problemi geografici dei paesi dell'Europa Orientale, che con l'Unione Sovietica condividevano il modello socialista. L'autore dimostra come le diverse organizzazioni territoriali dei paesi studiati riflettano difformi interpretazioni date ai principi del socialismo.
Blanc studia le strutture del Comecon, la geografia delle popolazioni e delle produzioni, le forme di pianificazione territoriale e i modi di intendere la natura e le funzioni della regionalità. Individua così alcune chiavi di lettura per analizzare lo spazio: la montagna, le zone costiere, il Danubio, ma anche l'industria e la città.
Opera importante per capire meglio le problematiche di oggi e per avere un quadro dell'Europa Orientale negli anni '70.

B.CORI (1989), L'Europa Orientale e l'Unione Sovietica, Utet, Torino, 2 Voll.
L'opera in due volumi, coordinata da Cori, vede contributi di altri due autori italiani e di tre autori dell'Europa Orientale. Si tratta di un classico degli anni '80, che ha avuto la sfortuna di essere edito nel 1989 divenendo immediatamente "superato". L'autore propone una lettura "continentale" dei paesi socialisti dell'Europa Orientale e dell'Unione Sovietica.
La cartografia tematica propone più volte la dimensione di un territorio che spazia dall'Adriatico al mare di Bering. Lo studio apre con un capitolo sulle unità e diversità di un'area immensa per affrontare poi le questioni dell'ambiente naturale, le attività economiche e le strutture politiche, le grandi trasformazioni, i popoli e le culture, la popolazione e gli insediamenti. L'analisi viene sempre condotta su due scale macroregionali: l'Europa Orientale e l'Unione Sovietica.
La penisola Balcanica quindi è vista all'interno della gerarchia territoriale dell'Europa Orientale. Anche l'analisi delle componenti naturali evidenzia una serie di costanti: il clima, le pianure, il bacino idrografico Danubiano, le catene montuose: non solo Balcani, ma anche Alpi Dinariche e Carpazi. La ricca dotazione di foto e cartografia tematica rende il lavoro di agile consultazione. Si tratta di un lavoro importante per capire meglio gli anni '90.
D.HALL, D.DANTA (1996), Reconstructing the Balkans. A geography of the New Southeast Europe - JOHN WILEY and SONS, Chichester, England, 260 pag.
L'opera fornisce una sintesi dei rapidi e complessi cambiamenti della geografia umana dei Balcani, occorsi dopo la frammentazione della Yugoslavia, i conflitti etnici, la creazione di nuovi stati come la Slovenia e la trasformazione di stati esistenti come l'Albania. Gli autori esaminano il ruolo del nazionalismo e dell'etnicità nella regione, e forniscono una spiegazione delle radici storiche e geografiche degli attuali conflitti. Insistono quindi molto sui concetti di distruzione, decostruzione, ricostruzione e ristrutturazione, sottolineando la necessità di un riconcettualizzazione, a partire dal definire cosa siano in realtà i Balcani.

F.W. CARTER, D.TURNOCK (1993), Environmental problems in Eastern Europe, ROUTLEDGE, London, England, 291 pag.
Il libro analizza le maggiori problematiche ambientali e il conseguente calo della qualità della vita a livello regionale e di singolo Paese. Esaminando l'inquinamento di aria, acqua, suolo e vegetazione, il problema dei rifiuti, dell'energia nucleare e delle scorie, gli autori valutano l'impatto sull'ambiente umano e il ruolo della legislazione, dei movimenti politici e delle ONG, della cooperazione internazionale e dell'educazione nella ricerca di soluzioni ai problemi ambientali.
Il testo fotografa con esemplare chiarezza la situazione ambientale della regione dei Balcani della prima metà degli anni '90, dopo la caduta del muro di Berlino e prima dei recenti conflitti, presentando casi studio di diversi paesi: Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia, Ungheria, ex-Yugoslavia.

UNEP, UNCHS (1999),The Kosovo Conflict, Consequences for the Environment and the Human Settlement, First published in Switzerland in 1999 by the United Nations Environment Programme and the United Nations Centre for Human Settlements (Habitat), 104 pag.
Il rapporto rappresenta il lavoro finale della Balkan Taske Force, voluta dall'UNEP e dall'UNCHS per realizzare una tempestiva e dettagliata valutazione degli impatti del conflitto in Kosovo sull'ambiente e sugli insediamenti umani.
La missione ha visto la partecipazione di circa sessanta esperti, provenienti da sei agenzie delle Nazioni Unite, 19 paesi e 26 ONG e istituzioni scientifiche.
Il team interdisciplinare e internazionale ha portato a termine quattro missioni sul campo e uno studio di impatto:
- conseguenze ambientali delle incursioni aree sui siti industriali;
- conseguenze ambientali sul fiume Danubio;
- conseguenze sulla biodiversità in aree protette;
- conseguenze per gli insediamenti umani e per l'ambiente in Kosovo;
- possibile uso di armi all'uranio impoverito in Kosovo.
Il lavoro è corredato da una dettagliata cronologia degli eventi del conflitto, un'interessante cartografia e un'esauriente bibliografia sull'argomento.
I risultati delle missioni sul campo e degli studi d'impatto sono disponibili in rete all'indirizzo http://www.grid.unep.ch/btf/final/index.html.

UNITED NATIONS ENVIRONMENT PROGRAMME (UNEP)/ OFFICE FOR THE CO-ORDINATION OF HUMANITARIAN AFFAIRS (OCHA) (a cura), Cyanide Spill at Baia Mare Romania, Assesment Mission, Romania, Hungary, Federal Republic of Yugoslavia, 23 February-6 March, REPORT, Geneva, March 2000, 57 pag.
Il 30 Gennaio 2000, in seguito a una falla nel bacino delle acque di scarto della miniera aurica di Baia Mare, si è verificata una consistente fuoriuscita di acque ricche in cianuro nel sistema fluviale della Romania nord occidentale. I contaminanti hanno viaggiato nel fiume Somes, nel fiume Tisza e nel Danubio, prima di raggiungere il Mar nero.
Dietro richiesta dei governi di Ungheria, Romania e Repubblica Federale Yugoslava, e dopo la consultazione del Commissario Europeo all'ambiente Margot Wallstrom e dell'ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari (OCHA), Klaus Toepfer, Direttore Esecutivo dell'UNEP, ha annunciato il 18 febbraio 2000 la creazione di un team di esperti internazionali con il compito di valutare i danni ambientali del disastro.
La missione si è svolta dal 23 febbraio al 6 marzo e i risultati sono disponibili all'indirizzo WEB http://www.unep.ch/roe/baiamare.htm.

THE REGIONAL ENVIRONMENT CENTRE (REC) FOR CENTRAL AND EASTERN EUROPE (a cura) Goverment and Environment, A directory of Governmental Organizations with Environmental Responsibilities in Central and Eastern Europe, Fifth Edition, edited by O.Gjigas, Szentendre, Hungary, July 2000, 168 pag.
Database che raccoglie informazioni e indirizzi sugli enti amministrativi con competenze ambientali - disponibile al sito http://www.rec.org/REC/Databases/GovDir/, in formato PDF per i seguenti paesi: Albania, Croazia, Ungheria, Macedonia, Slovacchia, Bosnia Erzegovina, Repubblica Ceca, Latria, Polonia, Slovenia, Bulgaria, Estonia, Lituania, Romania, Yugoslavia.Vi si trovano anche informazioni riguardo ad enti ed istituti di ricerca che collaborano con istituzioni governative.

THE REGIONAL ENVIRONMENT CENTRE (REC) FOR CENTRAL AND EASTERN EUROPE (a cura) EC-NGO Dialogue Group. Summary of the Second Meeting, Szentendre, Hungary, June 17-19, 2000, 69 pag.
Nel dibattito sull'espansione dell'Unione Europea ai paesi dell'Europa centro-orientale, le ONG dei paesi interessati in rappresentanza delle popolazioni locali risultano non sufficientemente partecipi e informate, nonostante il loro ruolo nell'implementazione delle agende politiche internazionali sia riconosciuto dalla Commissione Europea. Per supplire a tali lacune la DG XI ha incaricato il REC di organizzare un forum di dialogo tra istituzioni europee e ONG locali.
I lavori del secondo meeting sono reperibili in rete all'indirizzo http://www.rec.org/REC/Publications/EC-NGO_Dialogue/PDF/EC-NGO_Dialogue.PDF

A.GRAZIOSI (1999), Dai Balcani agli Urali. L'Europa orientale nella storia contemporanea, Donzelli, Roma. 120 pag.
Il volume raccoglie due saggi scritti come lezioni per il "Manuale Donzelli di Storia contemporanea": il primo è dedicato a Imperi e nazionalismi nell'Europa orientale, il secondo al Comunismo sovietico. Gli eventi che da qualche anno insanguinano i Balcani, e le vicende dei attraversate dalla Russia e dagli altri paesi dell'ex URSS, costituiscono l'evoluzione di fenomeni che hanno origine comune nel disfacimento di tre grandi imperi - russo, ausburgico e ottomano - sotto la pressione del processo di formazione dello Stato nazionale moderno. Gli sforzi di modernizzazione e di nazionalizzazione si sono scontrati con un grado eccezionale di compenetrazione di comunità linguistiche e religiose diverse, caratterizzate da un differente insediamento sociale.
P.GARDE (1996), I Balcani. Un manuale per capire. Un saggio per riflettere, Il Saggiatore, Milano, titolo originale: Les Balkans, traduzione e realizzazione Norma snc, Parma, 126 pag.
Per Paul Garde, esperto dello scacchiere balcanico, i conflitti che scuotono la regione diventano intelligibili solo se si tiene conto del peso della storia e della posta in gioco sul piano globale.
L'autore condensa in un'agile volume di 126 pagine, un ottima guida sintetica per capire la regione, toccando con efficacia diversi temi secondo un approccio spaziale e temporale: l'evolversi delle relazioni tra gruppi etnici e religiosi diversi, la storia della regione dagli imperi agli stati nazionali, dalle guerre fino al comunismo.

A Ventimiglia si parla di eco-sviluppo nei Balcani

01/05/2002 -  Anonymous User

Alcuni ecologisti croati ospiti del Club Pasolini di Ventimiglia. Per parlare in compagnia di rappresentanti del GEVAM di sviluppo ecosostenibile nei Balcani.

Cattive condizioni dell'ambiente a Nis

30/04/2002 -  Anonymous User

La situazione ambientale a Nis non è incoraggiante, occorre incrementare i controlli e recuperare maggiori fondi.

Montenegro: vivere in mezzo alle discariche

30/04/2002 -  Luka Zanoni

Riprendiamo un articolo pubblicato sul numero del 26 aprile del settimanale montenegrino "Monitor" riguardante l'allarmante situazione delle discariche del paese.

Si stringe il cerchio attorno ai cacciatori di frodo italiani

26/04/2002 -  Anonymous User

Il turismo venatorio nella ex-Jugoslavia da parte di cacciatori in gran parte italiani è una pratica che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni. E la deregolamentazione in cui sono piombati molti paesi Balcanici certo non ha contribuito a limitarla.

Montenegro: discariche e rischio epidemie

26/04/2002 -  Tanja Bošković

I cittadini di Budva bloccano la vecchia discarica. "Le condizioni sanitarie sono divenute insostenibili" denunciano "occorre al più presto costruire una discarica nuova e bonificare l'intera area".

La realtà delle armi all'uranio impoverito

05/04/2002 - 

Molto di quello che non si conosce sull'uranio impoverito. Recentemente pubblicata una dettagliata ricerca curata da Dai Williams, psicologo specialista in condizioni del lavoro e ricercatore indipendente britannico

Le Nazioni Unite trovano tracce di uranio impoverito in FRY

29/03/2002 - 

Un'indagine in sei città della Serbia e del Montenegro. In cinque di queste si riscontra radioattività, non intensa ma diffusa. "Occorre comunque prendere le dovute precauzioni" sottilineano gli esperti ONU