La triste e pericolosa eredità delle guerre spesso assume l'aspetto di mine e ordigni inesplosi. Le regioni intorno al Nagorno Karabakh sono contaminate da migliaia di mine antiuomo e anti carro, oltre a tutti gli ordigni inesplosi. Una questione urgente, ma lo sminamento richiede tempi lunghi
Venezia barnum, circo o museo? Spettacolo o installazione? Il dato demografico dovrebbe essere il punto di partenza di qualsiasi riflessione critica e argomentazione politica, perché a Venezia i residenti sono oggi meno di 50mila, poco più di un terzo di quelli del 1950, e per ognuno di loro c’è almeno un turista
Nel 2022 in Italia il livello di disponibilità idrica è stato il più basso di sempre a causa della siccità che ha colpito il paese. Dove ha colpito di più il fenomeno? Quale impatto sui territori locali, e cosa possono fare le amministrazioni?
RTM - Volontari nel Mondo ricerca cooperante per il progetto RURALBANIA finanziato dall'Agenzia per la Cooperazione allo sviluppo, iniziativa di sostegno e promozione di produzioni agricole tradizionali per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali albanesi
In Romania, anche grazie ai fondi europei dedicati, il numero di pannelli fotovoltaici installati sta crescendo rapidamente. Così in fretta, che alcuni programmi sono stati sospesi, visto che l'aumento di produzione di energia mette in difficoltà la rete di distribuzione, ancora obsoleta
La regione di Kassandra, Calcidica, è una delle aree tradizionalmente a rischio di incendio in Grecia. Dopo un'ennesima estate difficile - costata decine di morti e danni incalcolabili nel paese - il progetto FIRE-RES prova a contribuire alla lotta al fuoco selvaggio con un approccio olistico, che coinvolga ed educhi la popolazione alla prevenzione
Decarbonizzare, decentrare, democratizzare. Sono le tre D di una possibile rivoluzione energetica che alcuni cittadini stanno portando avanti sull’isola croata di Veglia (Krk) attraverso l'installazione di molti impianti fotovoltaici e l'istituzione di una comunità energetica. Un’intervista
Nei Balcani il calo delle temperature non annuncia solamente l’arrivo delle stagioni fredde, ma anche dell’inquinamento atmosferico. L’aumento del consumo energetico, del riscaldamento delle case, crea un pericoloso aumento delle sostanze inquinanti presenti nell’aria, rendendola in alcune città irrespirabile
La transizione verde è una delle più grandi sfide del nostro tempo. L’Ucraina, tuttavia, non solo deve decarbonizzarsi, ma deve farlo nel mezzo di una guerra. Nonostante ciò, il Paese è già in fase di ricostruzione e fervono le discussioni su come rendere più verde l’economia
Due anni fa, un granello radioattivo andò disperso in un campo nei pressi di Iđoš, in Vojvodina, rischiando di mettere in pericolo la popolazione locale. I fatti che seguirono alla dispersione del materiale radioattivo non sono mai stati resi noti all’opinione pubblica. Il Centro per il giornalismo investigativo della Serbia (CINS) ha indagato sulla vicenda
Le aree protette macedoni hanno una grande importanza ecologica, ma sono sempre più esposte – tra gli altri – al rischio di incendi. La frammentazione politica e la carenza di personale e risorse pongono sfide notevoli, ma si stanno registrando dei progressi incoraggianti. Un reportage dal parco dei Monti Šar
L'accesso all'acqua potabile è un diritto umano universale, ma in diverse parti del mondo non viene rispettato o viene minacciato. Un diritto che attiviste e attivisti dei Balcani si sono impegnati a difendere. In occasione della Giornata mondiale della Pace, abbiamo lanciato un percorso progettuale che prevede la realizzazione di podcast dedicati al tema
Lenta e difficoltosa la transizione energetica della Serbia: il carbone rappresenta ancora il 70% e l’idroelettrico quasi il 25%. Nonostante un notevole aumento registrato negli ultimi cinque anni, l’energia eolica e quella solare insieme superano appena il 3%. Un reportage
È salito a quindici il numero delle vittime accertate delle devastanti alluvioni che hanno sconvolto la Grecia centrale la settimana scorsa. Nella giornata di ieri, infatti, altri quattro corpi sono stati recuperati dalle acque. Al momento, almeno altre due persone risultano disperse.
Nel mese di agosto una devastante frana ha colpito la località turistica di Shovi, tra le montagne della Georgia. Un tragico evento che ha posto in risalto in maniera inequivocabile l'esigenza di migliorare la pianificazione ambientale e la preparazione per affrontare eventi catastrofici
Gli investimenti dell'Unione europea mirano a sostenere la transizione verde nei paesi dei Balcani occidentali, ma rimangono diverse criticità rispetto al tipo di progetti sostenuti e alla loro effettiva realizzazione
Il lago Masazyr è una meraviglia naturale, caratteristico per le proprietà curative del suo fango e per il suo colore rosa. Oggi l’incuria e la negligenza umana mettono a rischio il suo prezioso habitat
Gli attacchi russi su larga scala hanno provocato, tra le altre conseguenze, un forte aumento degli incendi di boschi e campi in Ucraina. La guerra rende più complicato contrastarli, tra carenza di risorse e pericoli legati alle mine
Per rigenerare e utilizzare la terra, gli abitanti del Delta del Danubio in Romania bruciano la vegetazione. Attualmente, la Romania è responsabile di quasi la metà di tutti gli incendi nelle aree protette in Europa
Anche la Bulgaria fronteggia incendi estremi, un fenomeno la cui portata viene resa sempre più imprevedibile a causa del cambiamento climatico. Per gli esperti della facoltà di Scienze Forestali di Sofia, la sfida passa attraverso un approccio integrato e il coinvolgimento delle comunità locali
Tra le conseguenze del cambiamento climatico ci sono anche i cosiddetti incendi estremi. In Croazia, uno dei problemi principali è rappresentato dai grandi incendi negli spazi aperti. Abbiamo incontrato l'Associazione croata dei vigili del fuoco per capire come si preparano ad affrontare le nuove sfide ambientali
In Grecia, colpita da temperature roventi, decine di nuovi incendi si sprigionano quotidianamente. Solo negli ultimi giorni 30mila persone sono state evacuate dall’isola di Rodi dove gli incendi sono ancora fuori controllo. Ong, scienziati e attivisti denunciano il mancato impegno dello stato nel prevenire una catastrofe annunciata
Nonostante la dichiarata necessità di invertire la rotta per salvaguardare ambiente e salute pubblica, le grandi e ormai datate centrali a carbone dei Balcani occidentali hanno inquinato di più nel 2022 che nel 2021
Economico e abbondante, ma nocivo per l'ambiente e la salute delle persone. Il carbone domina la scena energetica del Kosovo da decenni, e gli sforzi poco convinti del governo di Pristina di sviluppare fonti energetiche alternative fino ad oggi hanno portato ben pochi risultati
Per accedere all'Unione europea i Balcani occidentali devono allineare la loro legislazione a quella comunitaria, compresa la riduzione delle emissioni di gas serra e la decarbonizzazione. Tuttavia, per paesi che dipendono fortemente dai combustibili fossili si tratta di una sfida impegnativa
Per il periodo di programmazione 2014-2020, l’Unione europea ha stanziato circa 5,9 miliardi di euro nell’ambito della sua politica di coesione per realizzare progetti di energia rinnovabile. Una panoramica sui dati
I grandi carnivori tornano a popolare sempre più aree naturali del Vecchio continente: un successo per la conservazione degli ecosistemi, ma anche causa di conflitti con la popolazione. La convivenza si costruisce armonizzando leggi, buone pratiche e conoscenze scientifiche. Il progetto Interreg LECA si muove in questa direzione
Lo scorso anno la costa croata è stata investita da un’intensa ondata di incendi boschivi, una delle peggiori degli ultimi anni. Ma la Croazia ha iniziato ad attrezzarsi per far fronte agli incendi estremi, anche grazie a finanziamenti dell'Unione europea
Al pari di altre grandi città dei Balcani, di tanto in tanto Tuzla ricompare in cima alle classifiche delle città più inquinate del mondo. Oltre ai tumori e alle malattie cardiovascolari, sono in aumento anche i casi di allergie, bronchite cronica e asma
Il Nagorno Karabakh e un parte di Azerbaijan dipendono dall'approvvigionamento idrico del bacino di Sarsang, il primo per l'energia elettrica, il secondo per l'irrigazione dei campi agricoli. La siccità di questo periodo ma soprattutto il blocco del corridoio di Lachin hanno causato uno sfruttamento intensivo del bacino idrico