"Oggi, mentre preme sempre di più l’urgenza di un dialogo con l’Islam, come europei e come cittadini del mondo dovremmo renderci conto di aver sprecato questa città, Mostar era ed è un’occasione per capire che l’Islam è parte della cultura europea"
La questione della località balneare di Varosha, abbandonata dall'invasione turca di Cipro nel 1974, torna a creare divisioni e polemiche: il piano turco di riaprirla è stato respinto sia dai greco ciprioti che dall'ONU. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [8 agosto 2021]
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26 anni fa l'esercito croato con l'operazione Tempesta (Oluja) riconquistava la Krajina. Circa 200mila civili serbi di Croazia furono costretti alla fuga, vennero commessi uccisioni e crimini di guerra. Mauro Barisone, era lì come volontario dell'Operazione Colomba
E' piena crisi istituzionale in Bosnia Erzegovina, dove il parlamento dell'entità serba, la Republika Srpska, ha respinto gli emendamenti di legge voluti dall'Alto rappresentante che puniscono chi nega il genocidio di Srebrenica. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [1 agosto 2021]
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La provincia armena di Syunik è al centro di nuove tensioni tra Armenia e Azerbaijan: la sua posizione strategica stimola appetiti e rivendicazioni contrastanti, creando nuove tensioni tra Yerevan e Baku dopo il conflitto armato in Nagorno Karabakh
Nonostante la vicinanza al conflitto del Donbass, a Mariupol, in Ucraina, si respira un'aria di normalità. Ma quella stessa aria è pesantemente inquinata dallo storico complesso metallurgico della Metinvest
L'Alto rappresentante uscente per la Bosnia Erzegovina, l'austriaco Valentin Inzko, ha imposto venerdì scorso emendamenti che proibiscono e puniscono ogni negazionismo del genocidio di Srebrenica: una decisione che divide profondamente il paese. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [25 luglio 2021]
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Abkhazia, Ossezia del sud, Nagorno Karabakh. Sono numerose nel Caucaso del Sud le dispute territoriali aperte. Quali le conseguenze di confini non riconosciuti da tutte le parti in causa?
A cinque anni dal fallito golpe contro il presidente Recep Tayyip Erdoğan, la Turchia deve ancora fare i conti con questa pagina sanguinosa della sua storia, un processo che coinvolge anche i paesi vicini. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [18 luglio 2021]
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In un articolo pubblicato di recente a firma di Vladimir Putin si ripercorrono le relazioni di Russia e Ucraina. Toni pacati, ma la pressione messa su Kiev è enorme
Dopo un’attesa di sei anni, il primo processo alla Corte Speciale per il Kosovo presso l’Aia avrà luogo il 15 settembre, all’ex comandante dell’Esercito di Liberazione del Kosovo (UÇK), Salih Mustafa, accusato di detenzione illegale, tortura e omicidio
Domenica, a Srebrenica, si commemorerà il genocidio avvenuto nell'estate del 1995. E c'è chi ha il coraggio di denunciare i crimini compiuti dalla propria comunità
Oc Media ha intervistato una serie di analisti politici sulle implicazioni della "Dichiarazione di Shusha", sottoscritta recentemente da Azerbaijan e Turchia
Nell'estate del 1991 spariscono i turisti in quella che allora era la Jugoslavia e inizia la presenza di militari e carri armati. E' l'inizio di un decennio di guerre
Trent'anni fa la Slovenia proclamava la propria indipendenza. Ora il pendolo che ha portato Lubiana verso Occidente sembra accelerare all'indietro, e i modelli non sono più Parigi o Berlino, ma piuttosto Budapest e Varsavia, con le loro democrazie illiberali
Bombardamenti di obiettivi civili, omicidi extragiudiziali, torture. Una nuova indagine indipendente mette in rilievo gli orrori del secondo conflitto del Nagorno Karabakh
Le reazioni alla recente sentenza di condanna all'ergastolo per l'ex generale dell'esercito serbo-bosniaco Ratko Mladić hanno messo in evidenza come le società in Serbia e Bosnia Erzegovina siano ben lontane da un atteggiamento di tolleranza e riconciliazione. E ne sono responsabili le élite al potere
Il Meccanismo residuale del Tribunale penale internazionale dell'Aja ha confermato in appello a carico di Ratko Mladić, comandante di stato maggiore dell'esercito serbo-bosniaco, a sentenza di primo grado al carcere a vita. Il commento di Alfredo Sasso, al GR di Radio Popolare (8 giugno 2021)
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Alcuni ritenevano che la seconda guerra per il controllo del Nagorno-Karabakh avrebbe rivitalizzato l’Azerbaijan dal punto di vista psicologico, cancellato i sentimenti di revanscismo e alimentato l’orgoglio nazionale. Invece si è verificato nel paese un radicamento ancora più profondo della violenza, sia reale che simbolica
Non accenna a diminuire la crisi post guerra tra Armenia e Azerbaijan. A preoccupare le frequenti tensioni in luoghi di frontiera, ridisegnata dopo il conflitto. Ancora incerte le sorti dei prigionieri sulle quali è intervenuto recentemente il Parlamento europeo con una sua risoluzione
Il conflitto dello scorso anno per il Nagorno Karabakh e il conseguente status quo che ne è emerso per via militare hanno lasciato spazio ad ulteriori focolai di crisi tra Armenia e Azerbaijan. Il recente caso di Syunik
In Armenia le madri che hanno perso un figlio nella recente guerra in Nagorno Karabakh potranno accedere ad un programma speciale di fecondazione assistita
Dieci anni fa partivano i negoziati per la normalizzazione dei rapporti tra Kosovo e Serbia, facilitati dall'Unione europea. Cos'è cambiato in questo intenso e difficile decennio?
Il presidente sloveno Pahor e poi anche il primo ministro Janša avrebbero avanzato l'ipotesi che la soluzione dei problemi della Bosnia Erzegovina sarebbe la divisione di quest'ultima. Polemiche in tutta la regione e oltre. Non un buon viatico per la presidenza UE slovena che inizierà a luglio
Mosca ammassando truppe al confine con l'Ucraina sembra voler ammonire rispetto a mosse considerate anti-russe del presidente ucraino Zelensky e contrastare il recente avvicinamento tra Kiev e Washington. Ma nella regione "il rischio calcolato" può portare al conflitto aperto
Sale di nuovo la tensione tra Russia ed Ucraina: nelle ultime settimane Mosca ha ammassato truppe al confine, suscitando timori di una possibile escalation militare sia a Kiev che nelle capitali occidentali. Francesco Martino (OBCT) per il Gr di Radio Capodistria [10 aprile 2021]
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La Biblioteca nazionale di Belgrado, la più antica istituzione culturale della Serbia, fu distrutta il 6 aprile 1941 dalle forze dell’Asse su ordine esplicito di Hitler. La Serbia perse così in un sol giorno un inestimabile patrimonio culturale