Gli ultimi sei mesi hanno registrato alta tensione nel Mar Egeo tra Grecia e Turchia. In questo approfondimento gli elementi di un contenzioso che è sempre sul punto di sfociare in scontri armati
Mentre in Armenia proseguono le proteste di piazza dell'opposizione con la richiesta di dimissioni del premier Pashinyan, in Georgia, con un'irruzione della polizia nella sede del suo partito, è stato arrestato il principale leader dell'opposizione. Ne parlano la collaboratrice di OBCT Marilisa Lorusso e l'esperto di Armenia Simone Zoppellaro (3 marzo 2021)
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L'Armenia sta attraversando un periodo drammatico. Il primo ministro Nikol Pashinyan ha denunciato lo scorso giovedì un tentativo di colpo di stato. Ma se una guerra civile resta improbabile, non lo sono le misure coercitive nei confronti della società civile
Nei giorni scorsi la Crimea è stata colpita da un'eccezionale nevicata. Non basterà a risolvere il problema di approvvigionamento di acqua dolce. La penisola ne è sostanzialmente priva ed i condotti provenienti dall'Ucraina sono stati chiusi dopo l'occupazione del territorio da parte della Russia
La Spagna è uno dei cinque paesi dell'UE che ancora non riconosce il Kosovo. La questione catalana incide pesantemente sul futuro di Pristina, in particolare per quanto riguarda le relazioni con l'Unione europea
Delusi, disincantati, esausti. Sono queste spesso le sensazioni dei sopravvissuti ai conflitti degli anni '90 in ex Ju e delle famiglie delle vittime. Ritengono che la giustizia tradizionale abbia fallito e che anche in merito alla cosiddetta giustizia di transizione si sia fatto troppo poco. Se ne è discusso in un recente convegno
5 mila euro per compensare i traumi psicologici per aver assistito al massacro. A beneficiarne i militari olandesi che indossavano i caschi blu dell'Onu in quel luglio del 1995. I Paesi Bassi e le responsabilità del genocidio
"Racconti ad orologeria" di Faruk Šehić fa parte di quei libri di rielaborazione post-bellica: ma è uno dei pochi a concentrarsi sull’interiorità del protagonista. Prendendo in prestito le immagini surreali del sogno e il linguaggio effimero della poesia l'autore riesce a restituire almeno parte di quel tragico vissuto
L'accordo che ha posto fine ai 44 giorni di conflitto tra Azerbaijan e Armenia sembra tentare la via della pace tramite lo sviluppo economico. Ma convince le comunità che più di altre ne saranno condizionate?
Secondo la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo a seguito del conflitto in Georgia nel 2008 la Russia ha violato la Convenzione sui Diritti dell’Uomo. La sentenza del 21 gennaio scorso stabilisce che Mosca esercitava l’effettivo controllo sui territori secessionisti e che a lei sono quindi imputabili le violenze contro le persone e le proprietà
L’arrivo della nuova amministrazione a Washington significa prima di tutto un riavvicinamento tra Stati Uniti e Unione europea. I Balcani occidentali e il riallineamento transatlantico in un nostro approfondimento
Dopo la guerra per il Nagorno Karabakh il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev è più forte che mai. L'opposizione è stata quasi interamente assorbita nella nuova retorica associata alla vittoria bellica sul campo. Ma non tutto è perduto, il dissenso è ancora possibile
Era il 1991 e Mira Furlan fu costretta, per il suo cosmopolitismo e per il rifiuto della guerra e della violenza, all'esilio. Prima di lasciare il suo paese scrisse però una lettera ai propri concittadini. Che ora riproponiamo, ricordando così la recente scomparsa dell'attrice
25 anni dopo Dayton, si discute delle possibilità di una riforma costituzionale in Bosnia Erzegovina, sulla discriminatorietà della carta costituzionale, ma anche di possibili idee alternative per un cambiamento del sistema istituzionale nel paese. Ne parliamo con Nenad Stojanović
Un antropologo, che si occupa tra l'altro di mascolinità queer nel Caucaso, ha studiato attraverso i social media l'impatto della propaganda sulle comunità pacifiste di entrambe le parti in conflitto durante la guerra in Nagorno Karabakh
Il nostro Filippo Cicciù ha visitato alcune delle regioni recentemente al centro del conflitto per il Nagorno Karabakh. Le sue impressioni dalla città fantasma di Agdam svuotata della sua popolazione - prevalentemente azera - durante la guerra degli anni '90 e ora riconquistata dall'Azerbaijan
Il 2021 per la Macedonia del nord dovrebbe essere l’anno del nuovo censimento generale, dopo il fallimento di quello del 2011. Molte questioni restano però irrisolte: a preoccupare soprattutto l’inclusione degli emigrati e il delicato capitolo degli equilibri etnici
È il primo lungo metraggio alla regia di Daniele Babbo. Partendo da quegli attimi di volo precipitoso verso la Neretva, ha raccontato l'amore per una città e la difficoltà di conciliarlo ad un'esistenza possibile. Un'intervista
Nel settembre 1995 un convoglio di civili serbi scappava da Donji Vakuf in Bosnia Erzegovina, in direzione Banja Luka. Il convoglio cadde in un agguato mentre attraversava il villaggio abbandonato di Bravnice, 81 persone rimasero uccise. I sopravvissuti chiedono giustizia
Dopo la guerra in Bosnia Erzegovina si è arrivati ad una giustizia socio-economica? Secondo l'analisi della politologa Daniela Lai ne siamo molto lontani e parte della responsabilità è della comunità internazionale. Un'intervista
Sono oltre 100.000 le persone obbligate durante e dopo i recenti combattimenti in Nagorno-Karabakh ad abbandonare le proprie case. Chi ha trovato rifugio in Armenia descrive la solidarietà ricevuta ma anche la sofferenza di vite segnate per sempre dalla guerra
Il cessate il fuoco in Nagorno Karabakh firmato tra Armenia, Azerbaijan e Russia il 9 novembre scorso ha stabilito che l'Armenia deve cedere anche la regione del Kelbajar. In quel territorio si trova un’importante miniera d’oro ora divisa dal confine: una parte si trova in Azerbaijan, l'altra in Armenia.
Un graffito dedicato a Slobodan Praljak, suicidatosi dopo essere stato condannato per crimini di guerra dal Tribunale dell'Aja, riporta la discussione in Bosnia Erzegovina su revisionismo storico e glorificazione dei criminali come ostacolo al processo di riconciliazione
Con la guerra in Nagorno Karabakh si sono ridefiniti gli equilibri regionali. In tutto ciò l'UE è rimasta a guardare ma potrebbe esserci ancora spazio di manovra per rientrare in gioco. Bruxelles saprà farlo?
L'Accordo quadro generale di pace in Bosnia Erzegovina, firmato nella base militare di Dayton, nell'Ohio, il 21 novembre e poi formalizzato a Parigi il 14 dicembre 1995, ha decretato la fine della guerra in Bosnia Erzegovina. La capitale, Sarajevo, è stata tenuta sotto assedio 1452 giorni, dal 5 aprile del 1992 al 29 febbraio 1996. Il racconto di quegli anni attraverso gli scatti del fotografo e giornalista Mario Boccia, gentilmente concesse a OBCT
Odio, bullismo, minacce e insulti. La nostra corrispondente Arzu Geybullayeva nelle ultime settimane è stata esposta a una serie ripetuta di attacchi sui social media. Il motivo è semplice, ha deciso di schierarsi per la pace durante la recente guerra in Nagorno Karabakh
La webzine Kaleydoskop ha guardato alla crisi diplomatica tra Parigi e Ankara, seguita all'omicidio dell'insegnante francese Samuel Paty, con gli occhi dei vignettisti turchi
Un libro fotografico - ma non solo - che guarda alla città di Sarajevo dagli occhi dei cecchini. È uscito l'11 novembre scorso per Bottega Errante Edizioni "Shooting in Sarajevo", firmato da Luigi Ottani e curato da Roberta Biagiarelli