A Belgrado un murales dedicato a Ratko Mladić, ex generale dell’esercito serbo-bosniaco condannato per genocidio dal Tribunale dell'Aja - e la relativa protesta degli attivisti per i diritti umani contro il graffito - ha dimostrato quanto sia divisa l’opinione pubblica serba su alcune questioni riguardanti il passato
Ad un anno dalla fine della guerra per il Nagorno Karabakh, le relazioni tra Armenia e Azerbaijan rimangono molto tese e difficili. A ciò si aggiungono i piani di attori come Russia, Turchia e Iran. Ciononostante alcuni analisti vedono qualche spiraglio di possibile miglioramento
Un anno fa scoppiava la cosiddetta guerra dei 44 giorni tra Azerbaijan, Armenia e i secessionisti del Nagorno Karabakh. Qual è la situazione sul campo ad un anno di distanza? E che nome dare a questa fase di non pace?
Un viaggio in bici, svolto lo scorso agosto, raccontato alla maniera di una volta. Iniziamo con una prima lettera e con una mappa interattiva che raccoglie le prime dieci cartoline
E' un grido di allarme quello lanciato da Svetlana Broz, direttrice dell'associazione Gariwo di Sarajevo. I territori dei Balcani occidentali vengono lasciati in mano a politici criminali, con una comunità internazionale troppo attendista. Una flebile speranza resta nei giovani, se ancora non se ne sono andati all'estero
Costruttore di pace e attivista convinto, Georgi Vanyan è morto a soli 58 anni il 15 ottobre scorso. Di lui si ricorda soprattutto l'enorme sforzo per portare al dialogo azerbaijani e armeni
Marta Verginella dirige il progetto di ricerca ERC Eirene, un’indagine sulle conseguenze sociali dei conflitti nel nord Adriatico. L'abbiamo incontrata a Gorizia dove è intervenuta alla rassegna èStoria
Dopo due settimane di tensioni crescenti tra Iran e Azerbaijan sembrava che finalmente che si fosse ridato voce alla diplomazia, ma Baku rilancia le accuse contro Teheran. Al centro della crisi le rotte commerciali che passano attraverso il Nagorno Karabakh
La scorsa settimana la notizia di scontri tra la polizia kosovara e gli abitanti serbi del nord del Kosovo è rimbalzata sulle pagine internazionali. La tensione nell'area era altissima. A pochi giorni di distanza però, paradossalmente, i cittadini del Kosovo sono andati al voto per le amministrative come se nulla fosse accaduto
A fine settembre il Consiglio di Europa ha votato una risoluzione che ha fatto il punto sulla situazione umanitaria nel Nagorno Karabakh. Una panoramica
Oltre 1000 soldati armeni sono diventati invalidi durante la seconda Guerra del Nagorno Karabakh. Molti stanno ricevendo assistenza statale per la riabilitazione, altri però sembrano essere stati dimenticati dalle istituzioni statali
E' arrivato nel pomeriggio, anche grazie alla mediazione Ue, l'atteso accordo tra Kosovo e Serbia, ai ferri corti da dieci giorni a causa della mancata intesa sulla circolazione dei veicoli che aveva scatenato proteste e barricate nella minoranza serba in Kosovo. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [30 settembre 2021]
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Continua il braccio di ferro tra Kosovo e Serbia scatenato dalle norme introdotte da Pristina sulle targhe provvisorie che le auto serbe devono montare per circolare in Kosovo. L'Ue tenta di portare le due parti al compromesso, ma fatica a ottenere risultati. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [30 settembre 2021]
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Dopo trent'anni di indipendenza l'Armenia si trova più disorientata che mai: istituzioni corrotte, politica polarizzata, sicurezza nazionale in mano alla Russia. E con l'Azerbaijan che continua a premere ai confini
Resta tesa la al confine tra Serbia e Kosovo, con barricate e nervosismo palpabile. Al centro della contesa, le nuove norme introdotte da Pristina sulle targhe provvisorie che le auto serbe devono montare per circolare in Kosovo. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [25 settembre 2021]
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Di nuovo tensioni al confine tra Kosovo e Serbia. Il vero motivo risiede nella polemica sulle targhe automobilistiche e una questione di reciprocità tra Belgrado e Pristina. Ciò a cui non si bada è la possibilità che da una piccola scintilla divampi un drammatico incendio
I comuni di Preševo, Bujanovac e Medveđa, sud della Serbia - abitati in maggioranza da albanesi - sono da anni argomento retorico cruciale nei negoziati tra Serbia e Kosovo. Nonostante i proclami però le divisioni tra le due comunità, quella serba e quella albanese, restano e l'unica cosa che sembra accomunarle è la povertà
E' entrata nella sua fase culminante la vasta esercitazione militare congiunta “Zapad 2021” tra gli eserciti russo e bielorusso, che ha sollevato preoccupazione in vari paesi Nato. Assente la Serbia, nonostante le aspettative della vigilia. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [11 settembre 2021]
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In questo articolo - parte di un progetto che indaga il fenomeno di trauma collettivo attraverso le storie delle persone che hanno vissuto la guerra in Nagorno Karabakh – una donna anziana, costretta a fuggire dalla sua casa tre decenni fa, racconta come quel conflitto ha plasmato la vita della sua famiglia
Una storia "piccola", ma di grande impegno, forza e solidarietà. Di sei ragazzi e ragazze, di Germania, Slovenia, Singapore, Italia, Francia e Spagna, che, indomiti, sono riusciti a far evacuare da Kabul la loro ex compagna di studio al Collegio del Mondo Unito di Mostar
Vendersi al sistema, vivere nella disillusione, emigrare o andare fuori di testa. Sono queste le opzioni che - secondo un gruppo di ricercatori - si trovano ad affrontare molti cittadini dei Balcani. Un'intervista al politologo Ljupcho Petkovski
Sono arrivati a Tirana nella notte tra venerdì e sabato. Sono i primi 121 rifugiati afgani arrivati in Albania a seguito del ritiro internazionale dall'Afghanistan
In questa tesi di laurea viene analizzato come il recente conflitto in Nagorno Kharabakh sia conseguenza diretta delle difficoltà interne dei paesi coinvolti
Decenni dopo la fine della guerra in Bosnia, i rapporti internazionali con il paese rimangono improntati ad un approccio manageriale amorale, finalizzato alla pacificazione, anche a costo di radicare ulteriormente l'oligarchia delle "persone che contano". Un commento
"Di dove sei? Sono nata a Sarajevo. Come ti chiami? Fioraia". Mario Boccia, fotografo e giornalista, considera queste due risposte ricevute da una sarajevese nel febbraio 1992, una lezione di vita. Da quell'incontro è nato il libro "La fioraia di Sarajevo", con suoi testi e illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini. Lo abbiamo intervistato
Le immagini dei civili stipati all'aeroporto di Kabul in cerca di salvezza hanno colpito l'opinione pubblica europea che si chiede come poter aiutare. In Croazia una risposta concreta arriva da chi da anni si occupa di richiedenti asilo, in maggioranza afghani
Dopo la modifica della legge sulla cittadinanza croata, entrata in vigore nel gennaio 2020, si è finalmente sbloccata la situazione dei serbi di Croazia che dopo la dissoluzione della Jugoslavia non erano riusciti ad ottenere la cittadinanza croata. Ma alcune discriminazioni restano
Tre paesi balcanici, Albania, Kosovo e Macedonia del nord si sono detti disponibili ad ospitare temporaneamente civili afgani in fuga dal paese dopo la caduta di Kabul nelle mani dei talebani vittoriosi. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [16 agosto 2021]
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Mario Boccia, fotografo e giornalista che ha seguito tutti i conflitti della dissoluzione della Jugoslavia, tra il 1991 e il 2001, ricorda Gino Strada con una foto scattata nel 1993 durante l’assedio di Sarajevo e finora inedita