Tra Armenia ed Azerbaijan è conflitto armato lungo il confine dell’autoproclamata repubblica del Nagorno Karabakh. Quali le cause e gli interessi esterni coinvolti nell'analisi di Giorgio Comai di OBCT in onda su Radio Onda d'Urto (28 settembre 2020)
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Da domenica 27 settembre è conflitto aperto tra Armenia ed Azerbaijan lungo la linea di contatto che divide l’Azerbaijan dall’autoproclamata repubblica del Nagorno Karabakh. Uno scontro iniziato quasi 30 anni fa. L'analisi di Giorgio Comai di OBCT, ai microfoni di Radio InBlu (28 settembre 2020)
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Dalla mattina del 27 settembre è di nuovo scontro armato tra Armenia e Azerbaijan lungo la linea di contatto tra quest'ultimo e l’autoproclamata repubblica del Nagorno Karabakh. Già decine i morti tra i quali alcuni civili. In diretta a Rai Radio3 Mondo, Giorgio Comai di OBCT (28 settembre 2020)
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In Bosnia Erzegovina i cittadini che abitano nei villaggi attorno alla città di Prijedor stanno manifestando contro il progetto di un tratto autostradale che collegherebbe quest'ultima a Banja Luka. A loro avviso un progetto che andrebbe a penalizzare solo la comunità bosgnacca
Una riflessione dettata dalla recente morte di Momčilo Krajišnik, alto funzionario della Republika Srpska e criminale di guerra condannato dal Tribunale dell’Aja
Una sosta in porto “per lavori di manutenzione” che potrebbe allungarsi strategicamente per dare un'opportunità alla diplomazia di dipanare – almeno in parte – i nodi dello scontro in atto tra Atene ed Ankara, divise da opposte rivendicazioni sullo sfruttamento delle risorse energetiche sui fondali del Mediterraneo orientale.
E' morto ieri Momčilo Krajišnik, criminale di guerra condannato dal Tribunale dell'Aja per persecuzione, deportazione e trasferimento forzato dei non serbi dalla Republika Srpska durante il conflitto. Se ne è andato nel giorno della controversa “Giornata dell’unità serba, della libertà e della bandiera nazionale”
La crisi nelle acque di Cipro si è allargata all'Egeo, coinvolgendo la Grecia. La ricerca di giacimenti di idrocarburi influisce direttamente sulla situazione geopolitica che diventa incandescente. Bruxelles si è schierata con Cipro e la Grecia contro Ankara, la motivazione però è discutibile
Kosovo e Serbia hanno firmato a Washington un accordo di normalizzazione economica: l'entusiasmo del presidente USA Donald Trump - che l'ha definito "storico" - non riesce però a risolvere i numerosi dubbi sull'efficacia e sulle potenziali ricadute negative dell'intesa
Uno scontro dalle radici antiche, riattizzato dalla scoperta di ingenti risorse energetiche sui fondali marini: durante tutta l'estate Turchia e Grecia hanno mostrato i muscoli nel Mediterraneo orientale. Ma è davvero concreto il rischio di un conflitto aperto? Un'analisi
Il recente accordo di Washington tra Serbia e Kosovo come riedizione di "The Truman Show", a uso e consumo della campagna elettorale di Donald Trump, con Vučić e Hoti nel ruolo di comparse. Un commento
Nei sondaggi d'opinione effettuati in Georgia l'integrità territoriale è sempre stata uno dei temi più sentiti. Ma i dati di un sondaggio del 2019 di Caucasus Barometer mostrano che sempre più cittadini in Georgia sono aperti al compromesso con i territori separatisti
Campi informali sgomberati, famiglie deportate e lasciate senza assistenza sul ciglio di una strada, manifestazioni violente anti-migranti. In Bosnia Erzegovina - denuncia Silvia Maraone di Ipsia - si è raggiunto l'abisso
La Georgia non può continuare a vedersi esclusivamente come vittima nei conflitti separatisti che la riguardano. Occorre ripartire dal riconoscere le proprie responsabilità e dallo sforzarsi di guardare il conflitto con gli occhi di chi sta dall'alta parte del confine
Nel 1997 Milan Levar aveva volontariamente testimoniato al Tribunale dell’Aja contro il proprio esercito, quello croato, su crimini commessi nei confronti di cittadini serbi e croati e prigionieri di guerra in Krajina. Dopo la sua testimonianza, il TPI aveva chiesto al governo croato di metterlo sotto protezione, invano. Più volte minacciato, il 28 agosto del 2000 veniva ucciso. Oggi si terrà la commemorazione
Nel Donbas, lungo la linea di contatto tra esercito ucraino e separatisti, vi sono ettari di territorio minato. Per metterli in sicurezza - a conflitto terminato - servirà più di mezzo secolo. Una tragedia nella tragedia
Per capire quello che potrebbe accadere in Bielorussia e per comprendere i rapporti tra Mosca e Minsk occorre fare un passo a ritroso di due anni spostandoci in Armenia. Un commento
Due volte rimandato, si tiene oggi e domani 26 agosto il processo d’appello di Ratko Mladić, condannato all’ergastolo in primo grado nel novembre del 2017 per genocidio e complicità in genocidio per i fatti di Srebrenica, crimini contro l'umanità, deportazione, persecuzione nel conflitto 1992-1995 in Bosnia Erzegovina.
La crisi in Bielorussia divide i Balcani e sono in molti a mantenere buone relazioni con il regime di Minsk. Su tutti Serbia, Montenegro e Milorad Dodik, membro serbo della presidenza tripartita bosniaca, che ha accolto con entusiasmo la contestata rielezione di Lukashenko
Perché gli scienziati sociali non sono riusciti a capire con anticipo che si rischiava la fine violenta della Jugoslavia? E cosa tutto questo può insegnarci per interpretare il nostro presente?
Secondo i programmi, già nel 2019 non vi sarebbero più dovute essere mine in Bosnia Erzegovina. Non è così, ve ne sarebbero ancora più di 79.000. Dalla fine della guerra ad oggi le vittime sono state 728
C'è preoccupazione in Serbia dopo che la Direzione per la prevenzione del riciclaggio di denaro in seno al ministero delle Finanze ha avviato una serie di controlli sui dati bancari di giornalisti e ong locali, la maggior parte dei quali rappresentano le voci critiche al regime
Una “ferita dolorosa per i nostri cittadini” e “un insulto per il nostro stato”. Sono parole pesanti quelle con cui la ministra degli Esteri kosovara Meliza Haradinaj si è rivolta nei giorni scorsi alla compagnia americana Apple Inc., attraverso una lettera ufficiale riportata interamente sul suo profilo Twitter .
Anche quest’anno, il 2 agosto, si ricorderanno i 2.897 prigionieri rom del campo di concentramento di Auschwitz portati alle camere a gas di Birkenau in quel giorno d’estate del 1944. Nel 2015, la data venne proposta come European Roma Holocaust Memorial Day dal Parlamento Europeo, riconoscendo la giornata internazionale di commemorazione promossa nel 2009 dal Roma National Congress e dall’International Romani Union.
Dopo il naufragio di un controverso intervento statunitense e uno stallo durato venti mesi, il negoziato per la normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo, facilitato dall’Unione europea, è ripartito nei giorni scorsi da Bruxelles. Nelle prossime settimane le trattative continueranno lontano dai riflettori
Selma Musić scomparve nel 1995 durante la presa di Srebrenica, all’età di 7 anni. Il 12 luglio, la madre era a Potočari davanti alla base dei Caschi blu, in cerca di salvezza assieme a centinaia di altri civili. Con quattro figli piccoli in mezzo alla folla perse di vista Selma. Per 25 anni non ne seppe più nulla, fino all’apparizione di una foto nel 2019, scattata in territorio libero nel Cantone di Tuzla. Ora emerge un’altra prova, trovata da Tv Živinice.