Il progetto WOMEN - Women of the Mountains Empowerment Network – a cui anche OBCT/CCI ha dato il proprio contributo, è stato selezionato dall’Unione europea per essere presentato come buona pratica agli European Development Days il 18 e 19 giugno a Bruxelles
Dopo la schiacciante vittoria di Pashinyan alle politiche dello scorso dicembre la precedente classe dirigente dell'Armenia si è unita con un gruppo di forze omofobe e di estrema destra, tentando di muovere la società contro il nuovo corso nel paese
Prima di lasciare la poltrona presidenziale al neo eletto Volodymyr Zelensky, Petro Porošenko ha firmato una nuova legge sulla lingua. Che mette sotto forte pressione i diritti delle minoranze
Gjimi ha lasciato le sue montagne da ragazzo, assieme ai genitori. Ma sia a Tirana che lontano dall'Albania ha trovato solo fatica e sfruttamento. Ed ha deciso, con coraggio, di tornare nella sua terra d'origine
Il 31 maggio 1992 le autorità serbo-bosniache di Prijedor imposero ai cittadini non-serbi di portare al braccio una fascia bianca. In migliaia vennero poi rinchiusi nei lager, più di 3mila uccisi. Dal 2013, ogni 31 maggio si tiene a Prijedor e in altre città europee come Trento, la "Giornata internazionale delle fasce bianche", per manifestare contro ogni discriminazione
Nel mese di giugno diverrà operativa in Turchia la diga Ilisu. Spariranno per sempre sott'acqua un centinaio di villaggi. Tra questi anche il simbolo di questo disastro sociale ed ambientale, la città di Hasankeyf e le sue millenarie architetture. Un reportage
A Ginevra le istituzioni Onu danno la pagella all'Albania sul rispetto dei diritti umani. E l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, insieme a Operazione Colomba, riesce grazie al proprio impegno pluriennale in Albania e ad un side event a porre l'attenzione sulla vendetta di sangue
Nonostante le apparenti aperture nella prima decade degli anni 2000 gli aleviti, in Turchia, rimangono una comunità discriminata. Un'intervista a Müslüm Metin, vicepresidente della Federazione degli Aleviti-Bektaşi
Negli ultimi vent'anni troppo poco si è investito in giustizia transizionale, una delle chiavi per uscire dalle narrative nazionaliste. Un cambio di passo non può prescindere dall'appoggio convinto dell'Unione europea. Una tesi di laurea. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Tante le candidature albanesi alle plurime elezioni di fine maggio in Italia (europee e comunali). In queste settimane i nostri partner di Albanianews.it hanno approfondito il fenomeno
Küçükarmutlu è un quartiere di Istanbul. Ha una tradizione di autonomia e autogestione di cui - data la continua repressione del regime di Recep Tayyip Erdoğan - sembra rimanere ora ben poco. Un reportage
Le richieste di aiuto per raccogliere fondi per una persona malata o per sostenere una famiglia bisognosa si stanno moltiplicando in Bosnia Erzegovina. Ma per gli attivisti per i diritti umani queste donazioni via SMS riflettono, soprattutto, i fallimenti dello stato
Esperto di Balcani ed Europa orientale, professore presso l'Università di Graz, Florian Bieber traccia un profilo dei rapporti tra Balcani e Unione europea, spiegando perché Bruxelles sostiene leader autoritari
Fuggiti dalle loro terre in Kosovo nel 1999, per loro il Montenegro è stato un rifugio, prima di diventare un vicolo cieco, una trappola. Venti anni più tardi, non hanno ancora alcun diritto e sopravvivono come ombre amministrative, respinti da Pristina, Podgorica e Belgrado. Reportage
Le associazioni LGBT della Bosnia Erzegovina hanno annunciato che il prossimo 8 settembre si terrà a Sarajevo il primo Gay Pride della storia del paese. Le reazioni di disappunto non hanno tardato ad arrivare
Dopo l'inizio dei bombardamenti della Nato, il 24 marzo 1999, centinaia di migliaia di albanesi del Kosovo vennero cacciati dalle loro case e molti si rifugiarono nei paesi vicini. In Macedonia, le condizioni di vita nel campo di Blace erano terribili. Un racconto
Da Verona a Chişinău, in Moldavia, il mondo dei movimenti che si oppongono al World Congress of Families, associazione statunitense che si prefigge il compito di perorare, a livello internazionale, istanze di stampo conservatore relative alla famiglia. Un commento
“In Bosnia Erzegovina il Pride avverrà spontaneamente, come espressione di insoddisfazione di un gruppo sociale e una forma di lotta. Le persone scendono in strada quando sentono la necessità di denunciare i problemi con cui sono costrette a confrontarsi”, così spiegava Emina Bošnjak, direttrice del Sarajevski otvoreni centar, organizzazione non governativa impegnata nella promozione e nella difesa di gruppi vulnerabili, tra cui donne e minoranze sessuali e di genere, in un'intervista riportata sulle pagine di Deutsche Welle . A qualche mese di distanza, lo scorso lunedì, è stato annunciato alla stampa bosniaca che il prossimo 8 settembre Sarajevo ospiterà il primo Pride nella storia del paese.
Dal 1995 i familiari di numerosi "desaparecidos", scomparsi durante il conflitto curdo in Turchia, chiedono giustizia e verità in piazza Galatasaray. L'estate scorsa i loro sit-in sono stati vietati, ma la loro lotta continua
Dalla Serbia alla Spagna – passando per l’Italia – il dibattito sui vaccini è acceso. Un uso distorto e troppo superficiale di cifre e percentuali non aiuta però il dibattito su una tematica complessa
2.260 migranti sono entrati in Bosnia Erzegovina tra gennaio e febbraio ed i flussi stanno aumentando rapidamente con la fine dell’inverno. Le autorità del paese vogliono rinforzare la polizia di frontiera. “Solidale”, l’Ungheria di Orban, offre 60 uomini e propone del filo spinato
I partiti candideranno abbastanza donne, e le metteranno in posizioni eleggibili in lista? Non bastano infatti i sistemi elettorali: per incentivare la rappresentanza femminile contano mentalità e azioni concrete. Numeri alla mano, da est a ovest dell'Europa, vediamo da che punto si parte
Ogni anno a Bleiburg, cittadina austriaca, vengono commemorati con una messa i collaborazionisti dei nazisti e i civili - in ritirata - uccisi dai partigiani nel maggio 1945. Quest’anno però la Chiesa austriaca ha detto stop
Ieri il MICT (Meccanismo residuale per i tribunali penali internazionali) ha condannato in appello all'ergastolo l'ex leader dei serbo bosniaci durante la guerra degli anni '90. Mentre Karadžić sconterà la pena in uno stato per ora sconosciuto, le sue idee purtroppo continuano a circolare
Presto le donne cecene potranno usufruire di taxi guidati da donne e per sole donne. Un'iniziativa sponsorizzata da un fondo d'investimento arabo che ha provocato reazioni molto diverse tra loro
Uno studio dell'OSCE appena pubblicato raccoglie una lunga serie di dati sulle violenze subite da circa 16 milioni di donne nei paesi dell’est e del sud-est Europa
Per anni Marija Lukić ha subito molestie sessuali dal suo capo, Milutin Jeličić Jutka sindaco di Brus. Marija ha trovato la forza di denunciarlo, ma è stata licenziata ed ha subito ulteriori minacce. La giustizia per ora latita, Jeličić gode di protezione dall'alto