Kenan e Haris Hasanagić hanno cercato per anni tracce di Amer e Alen Ljuša, i due cugini che nel 1992 partirono da Sarajevo per essere accolti in Italia assieme ad altri bambini dell'orfanotrofio di Bjelave. Invece di essere riportati in Bosnia alla fine della guerra, vennero dati in adozione. Si sono ritrovati l'estate scorsa, con l'aiuto di OBCT. L'intervista a Kenan Hasanagić
Un romanzo e un autore caduti nell'oblio, e ora riscoperti: con "Duemila anni" Mihail Sebastian racconta le persecuzioni della Romania sotto il regime fascista di Antonescu
Continua la nostra inchiesta sul drammatico caso dei 46 bambini dell'orfanotrofio di Bjelave, a Sarajevo. La seconda parte di un'intervista all'attivista per i diritti umani Jagoda Savić, che dal 2000 si sta occupando del caso
A meno di un anno dalla prematura scomparsa, l’Albania celebra Alessandro Leogrande. Il Comune di Tirana gli dedica una via nel Parco Grande e il suo editore albanese ricorda l’opera da lui pubblicata. Qui lo ricordiamo attraverso una conversazione avuta con l’amico Nicola Lagioia
Durante l'assedio 46 bambini dell'orfanotrofio di Sarajevo vennero accolti in Italia. Non tutti erano orfani e nonostante questo, non sono stati rimpatriati ma dati in adozione. Alcuni dei genitori biologici li hanno cercati per anni. Un'intervista all'attivista per i diritti umani Jagoda Savić, che dal 2000 si sta occupando del caso
Da mesi Ong e associazioni di volontari attivi in aiuto dei migranti concentrati in Bosnia tra Bihać e Velika Kladuša, denunciano le violenze perpetrate ai confini dalla polizia croata. Il 6 settembre, 22 eurodeputati hanno presentato un'interrogazione parlamentare chiedendo l'intervento delle istituzioni europee
Il 18 luglio 1992 da Sarajevo sotto assedio partì verso l'Italia un convoglio di bambini. 46 tra quelli prelevati dall'orfanotrofio di Bjelave, non sono mai rientrati in Bosnia: sono stati dati in adozione, nonostante genitori biologici in vita. Una tragica storia, riemersa dal buio
Le donne costituiscono quasi la metà dei siriani che si trovano sotto protezione temporanea in Turchia. Ma oltre alle difficoltà derivanti dalla propria condizione di profughe si trovano spesso a fare i conti con violenze sessuali e una realtà patriarcale
Guram Kashia, capitano della squadra nazionale di calcio georgiana, era sceso in campo nell’ottobre 2017 in una partita contro la squadra olandese di prima divisione dell'SBV Vitesse, sostituendo la tradizionale fascia da capitano con una fascia arcobaleno, in supporto alla comunità LGBT.
"Non ho mai considerato il teatro come un “mezzo” da utilizzare per altri scopi… ma è altrettanto evidente che il contesto in cui mi sono trovato a vivere mi ha spinto verso un approccio e un'attitudine alla scena fortemente politici". Un'intervista con l'attore, autore e regista teatrale Giyasettin Şehir
L'Azerbaijan cerca, dopo la crisi del petrolio, di differenziare l'economia puntando sulla produzione del cotone. Un tempo fiorente industria del paese, oggi questo settore impiega lavoratori in nero e sottopagati che lavorano in condizioni estreme
Radio24 ha dedicato un focus alla Bosnia Erzegovina: dai migranti ammassati ai confini con la Croazia che tentano la via dell'Ue all'uso strumentale del tema migrazione nella campagna per le prossime politiche. Sono intervenuti Juan Matias Gil, capo missione di MSF per Serbia e Bosnia e Alfredo Sasso, collaboratore di OBCT (27 agosto 2018)
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La storia di Muhammad Yasir, giornalista pakistano fuggito dal suo paese perché sotto minaccia per il suo lavoro e oggi rifugiato in Bosnia Erzegovina nel campo di Velika Kladuša
Nel 2015 la Germania ha adottato un regolamento sui Balcani occidentali grazie al quale un cittadino proveniente da quest'area geografica può, a certe condizioni, ottenere un posto di lavoro. Una politica che ha ridotto le richieste di asilo e cambiato la vita a migliaia di cittadini balcanici
Il 3 agosto scorso un cittadino ceceno è stato trovato morto in una prigione in Siberia. Scontava una pena di 15 anni per aver ucciso un ex soldato russo. Una morte sospetta che ha sollevato interrogativi e proteste su come i ceceni vengono trattati nelle prigioni russe
Una grande manifestazione antigovernativa della diaspora romena con 100.000 partecipanti si è conclusa con 450 feriti. Si prepara un’inchiesta sull’immotivata violenza delle forze di polizia. La testimonianza da Bucarest di Giorgio Comai
Un progetto interessante e inusuale, visitare la capitale croata guidati da senzatetto, alla scoperta dei luoghi invisibili della città. Il tutto grazie al progetto Invisible Zagreb (Zagabria Invisibile)
La mattina del 6 agosto nel centro di Lubiana sono state poste le prime due pietre d'inciampo dell'artista tedesco Gunter Demnig. In totale ne verranno poste 23, per ricordare il dramma della Shoah che colpì la locale comunità ebraica
Secondo i dati dell’Agenzia nazionale del lavoro, in Armenia ci sono oltre 82mila di disoccupati. Il numero di disoccupati nelle aree rurali rappresenta il 18,3% del totale, segnando un incremento del 2,66% rispetto all’anno scorso
Da cinque anni il governo azero conduce una dura repressione contro tutte le voci dissenzienti. Ora attorno ai partiti di vera opposizione c'è terra bruciata
Nel silenzio mediatico la cosiddetta rotta balcanica continua ad essere usata da migranti e rifugiati, si è solamente spostata più a ovest verso la Bosnia Erzegovina. Gravi violenze sui migranti al confine con la Croazia
"Se fossi un ragazzo" è il titolo di un romanzo scritto da Haki Stermilli nel 1936, che esplora il mondo interiore di una ragazza e il suo pensiero rivoluzionario sull'emancipazione delle donne nella società patriarcale albanese
Un centro culturale semi-informale, dove, ogni giorno, ci si aspetta l'arrivo della polizia. Un incontro con Halin e Ardin, del centro Pale Huner di Diyarbakır
Il controverso sgombero del Camping River a Roma ha riacceso l’attenzione sulla presenza dei rom in Italia, che resta contenuta rispetto a molti paesi europei ma è oggetto di intense discriminazioni
È cambiata molto negli ultimi anni anni la situazione dei diritti LGBT nei Balcani, ci sono però ancora paesi, tra cui la Bosnia Erzegovina, dove la sola idea del Pride è di difficile realizzazione
Continua il flusso di arrivi di migranti al campo di accoglienza di Lesbo, attrezzato per 3mila persone ma che ad oggi ne accoglie 8mila. Le condizioni di vita sono durissime, come denuncia Medici Senza Frontiere
Al confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia, centinaia di persone in fuga da paesi come Afganistan, Iraq, Siria, Pakistan dormono in palazzi abbandonati o per strada. Una rete solidale di associazioni locali e italiane assicura loro un minimo di sussistenza. La testimonianza di una volontaria