Una delegazione di europarlamentari italiani sarà in missione tra oggi e lunedì 1° febbraio sul confine italo-sloveno, in Croazia e Bosnia Erzegovina, per incontrare autorità locali e realtà della società civile che opera sul campo in azioni a sostegno di migranti e rifugiati
Con l’attenzione focalizzata sulla pandemia, rifugiati e migranti senza documenti sono scomparsi dai radar. Ma l’emergenza che li ha cancellati dall’agenda politica li ha colpiti in modo sproporzionato: scarso, se non inesistente accesso alle cure e rallentamenti delle procedure di richiesta di asilo. Un'analisi basata sui dati di un’inchiesta dell’OMS
L'applicazione dell'Accordo di riammissione tra Italia e Slovenia è illegittimo. Lo ha sancito il Tribunale di Roma riconoscendo il ricorso di un cittadino pakistano, arrivato a Trieste attraverso la rotta balcanica e poi respinto sino in Bosnia Erzegovina
E' possibile inviare le proprie candidature al Servizio Civile Universale fino al 15 febbraio. Ipsia, Caritas, Focsiv e VIS Volontariato internazionale per lo Sviluppo cercano volontari per Albania, Bosnia Erzegovina, Kenya, Mozambico e Senegal. In Bosnia Erzegovina si tratta di operare nell'ambito di interventi a sostegno di migranti accolti nei centri di accoglienza
94.000 euro spesi in una sola notte, per una cena in un ristorante. A pagare il conto Frontex, agenzia europea per il controllo dei confini terrestri e marittimi dell'Unione europea. È avvenuto nel 2015 a Varsavia nell'ambito di un evento di una giornata promosso da quell'anno sino al 2019 denominato “European Border and Coast Guard Day ” descritto da Frontex come “un'opportunità di condividere esperienze e buone pratiche”.
Qual è la situazione dei campi per migranti in Bosnia Erzegovina? E perché in Republika Srpska non ci sono campi per migranti? Ne parlano in questa doppia intervista, condotta da Omer Karabeg, due giornalisti: Nidžara Ahmetašević da Sarajevo e Dragan Bursać da Banja Luka
Domani, 16 gennaio, dal ponte della nave di soccorso Mar Jonio, la rete RiVolti ai Balcani e Mediterranea Saving Humans presentano il dossier “La rotta balcanica. I migranti senza diritti nel cuore dell’Europa”. Intervento di Alessandro Metz, armatore sociale di Mediterranea e di diversi rappresentanti della rete RiVolti ai Balcani, in diretta Facebook
La rete “RiVolti ai Balcani”, di cui fa parte anche OBCT, chiede l’immediato e urgente intervento di istituzioni europee, internazionali e locali nell’area di Bihać, e una soluzione di sistema a lungo termine che assicuri a migranti, richiedenti asilo e rifugiati il rispetto dei diritti umani fondamentali. Un appello e una petizione da firmare
Il 23 dicembre è stata chiusa la tendopoli di Lipa a 30 km da Bihać e centinaia di migranti sono qui rimasti sotto la neve, altre centinaia vagano nei boschi. Cosa sta accadendo in Bosnia e lungo la rotta balcanica per voce di Silvia Maraone della Ong Ipsia che opera sul campo, della collaboratrice di OBCT Azra Nuhefendić e di Nello Scavo, giornalista di Avvenire (29 dicembre 2020)
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Crisi umanitaria nel Cantone di Una Sana senza soluzione. Centinaia di migranti vengono sfollati dall’accampamento di Lipa, a 30 km da Bihać, e mentre bruciano le tende alcuni gruppi di cittadini stanno preparando presidi per evitarne l’arrivo in città.
Il peggioramento della situazione umanitaria nel Cantone Una Sana ha spinto alcune realtà della rete "RiVolti ai Balcani" a organizzare una spedizione di aiuti per migranti, rifugiati, richiedenti asilo e popolazione in condizione di bisogno. Il carico è arrivato a destinazione il 13 dicembre, grazie all'apporto organizzativo dell'Ong italiana Ipsia e della Croce Rossa di Bihać
Con una dura lettera Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, sollecita le autorità della Bosnia Erzegovina a farsi carico della grave crisi umanitaria in corso nel cantone Una-Sana, dove sono ormai centinaia i rifugiati e migranti che dormono all'addiaccio
Una tavola rotonda con la partecipazione di ricercatrici e attivisti di associazioni per i diritti dei migranti organizzata in occasione della Notte europea dei ricercatori 2020 nell'ambito del Network Jean Monnet "Transnational political contention in Europe" dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, in collaborazione con OBC Transeuropa
Lo scorso 5 novembre esperti di diritti umani delle Nazioni Unite hanno chiesto al governo bosniaco di indagare sulla campagna diffamatoria e sulle minacce di morte contro Zehida Bihorac, locale attivista per i diritti umani impegnata nel sostegno a rifugiati, migranti e richiedenti asilo
A seguito delle proteste e della conseguente drammatica repressione del regime in Bielorussia sono molti a decidere di lasciare il paese. Tra questi numerosi informatici che stanno partendo per la vicina Ucraina
"Trattamento inumano, pestaggi selvaggi e un caso di violenza sessuale", sono queste le gravi violazioni nei confronti dei migranti che avrebbe commesso la polizia croata. A denunciare i fatti il britannico The Guardian sulla scorta della documentazione raccolta dal Danish Refugee Council
La registrazione della presentazione del "Dossier Statistico Immigrazione 2020", curato dal Centro Studi e Ricerche Idos e Centro Studi Confronti. Nell'incontro, moderato da Luisa Chiodi, si è presentato il quadro migratorio nazionale e trentino
La proposta di un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, elaborata dalla Commissione europea e ancora in fase negoziale, contempla un meccanismo di monitoraggio indipendente in grado di vigilare sulle violazioni dei diritti dei migranti. Vi è già l'ostruzione da parte di gruppo di Visegrád, Croazia, Bulgaria e Romania
Cosa ci fa nella cittadina di Zaliznyčne una statua di Lenin in vestiti tradizionali bulgari? E perché uno dei principali vini della regione storica della Bessarabia si chiama Kolonist? E' da circa 150 anni che una rilevante comunità bulgara vive in regioni dell'attuale Ucraina. La loro storia
Ha pochi giorni di vita la proposta della Commissione europea su come riorganizzare in seno all'Ue la gestione dell'accoglienza e dei flussi migratori ma, a parte le prevedibili resistenze di alcuni stati membri, anche gli esperti stanno mettendo in rilievo numerose perplessità
Un tatuatore, il creatore di un'azienda tecnologica, un ristoratore vegano, un gallerista e un ottico: tutti loro hanno contrastato la tendenza all'emigrazione aprendo attività nella capitale bosniaca
Dieci organizzazioni in undici paesi europei hanno avviato una partnership con l’obiettivo di denunciare e contrastare l’uso illegale di respingimenti e altre violazioni dei diritti alle frontiere europee. La rete chiede responsabilità: la Commissione europea svolga un ruolo decisivo nel ritenere gli Stati membri responsabili e garantisca l’inclusione di meccanismi di solidarietà nel Nuovo Patto sulla migrazione
Un ennesimo muro, questa volta tra Serbia e Macedonia del Nord, sta prendendo forma. Viene giustificato con l'emergenza migranti, ma in realtà nasconde altre agende politiche. Mentre le persone in fuga lungo la rotta balcanica proseguono il loro disperato cammino
A seguito degli incendi al Centro registrazione e identificazione di Moria e le aree circostanti che hanno lasciato migliaia di persone per strada, decine di organizzazioni della società civile europea chiedono ai governi degli stati membri dell’Ue l'urgente ricollocamento degli sfollati fuori dalla Grecia. Prosegue la raccolta delle firme
Dopo l'incendio che ha devastato il campo di Moria sull'isola di Lesbo, più di 11mila profughi sono rimasti senza alloggio, bloccati dalla polizia che ha impedito loro di raggiungere il porto di Mitilene
L'incendio che ha devastato il campo migranti di Moria, sull'isola di Lesbo, nella notte tra lunedì e martedì, ha riportato drammaticamente alla luce il fallimento della politica migratoria dell'Unione europea.
Mercoledì 2 settembre un somalo di 40 anni è risultato positivo al coronavirus nel campo di Moria, a Lesbo. Le ong temono una catastrofe umanitaria e invitano le autorità a evacuare il campo, dove 13mila persone vivono ammassate l’una sull’altra in condizioni precarie
Campi informali sgomberati, famiglie deportate e lasciate senza assistenza sul ciglio di una strada, manifestazioni violente anti-migranti. In Bosnia Erzegovina - denuncia Silvia Maraone di Ipsia - si è raggiunto l'abisso
Dal mese di giugno più di 11.200 rifugiati rischiano in Grecia di essere espulsi dagli alloggi sociali e dai campi dove soggiornano. A Piazza Vittoria, nel centro di Atene, centinaia si trovano per strada