Nonostante le proibitive condizioni meterologiche, con temperature che da giorni restano di molti gradi sotto lo zero, migliaia di migranti, rifugiati e richiedenti asilo continuano a percorrere la cosiddetta “rotta balcanica” che corre attraverso la penisola, nel tentativo di raggiungere l'Europa centro-settentrionale.
La Macedonia chiude i confini meridionali ed è sempre più difficile per i profughi proseguire verso nord, mentre le temperature sfiorano i -15 ed è emergenza umanitaria. Giovanni Vale, corrispondente di OBC da Zagabria, ne ha parlato su WDR Radio Colonia (21 gennaio 2016)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
In diretta alla trasmissione "Piazza InBlu" l'aggiornamento di Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, sulla situazione dei profughi lungo la rotta balcanica (21 gennaio 2016)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Molti dei migranti che rischiano, e talvolta perdono la vita per approdare sulle spiagge greche sono bambini non accompagnati, rimasti soli o mandati avanti dalle famiglie nella speranza di donare loro un futuro migliore
“Abbiamo visto la macchina della polizia e abbiamo cominciato a correre. Un ragazzo ha urlato e quando ci siamo girati abbiamo visto il cane che lo mordeva, trascinandolo per almeno 15 metri. Poi sono arrivati otto poliziotti, che hanno iniziato a picchiarlo […]. Poi un altro poliziotto mi ha colpito sulla testa col calcio della pistola. Sanguinavo copiosamente […]. Ci hanno preso due telefonini, i soldi e le scarpe nuove. Poi ci hanno trasportato fino al confine, e a forza di bastonate ci hanno fatto riattraversare il confine con la Turchia”.
L'anno si apre come si era chiuso. Con il continuo esodo di migliaia di persone attraverso la rotta balcanica. Un racconto da Dobova, Slovenia. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il presidente del partito HDZ e probabile prossimo vicepresidente del nuovo governo di coalizione, Tomislav Karamarko, ha dichiarato che si prenderà in considerazione la chiusura dei confini croati per fermare il flusso dei profughi. Giovanni Vale, corrispondente di OBC, ne ha parlato a Radio Popolare (18 gennaio 2016)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Sempre meno seguita dai media internazionali, la "rotta balcanica" continua a portare migliaia di profughi e migranti verso l'Europa centrale. E il freddo dell'inverno è alle porte. Un reportage
L'aggiornamento su Radio Beckwith del corrispondente di OBC dalla Slovenia, Stefano Lusa, al ritorno da un viaggio lungo la rotta balcanica seguita dai profughi che dalla Turchia sbarcano in Grecia e poi proseguono lungo la penisola balcanica il loro viaggio verso il nord Europa (24 dicembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Lo scorso 20 dicembre la comunità di Kostel, in Slovenia meridionale, ha manifestato contro la barriera di filo spinato eretta dal governo sloveno alla frontiera con la Croazia per fermare profughi e migranti
A partire da metà 2016 niente più visti Ue per i cittadini di Georgia e Ucraina. Per i kosovari invece l'epoca delle lunghe code ai consolati non è ancora finita
La solidarietà in risposta alle inondazioni del 2014, i Plenum, ora l'assistenza a profughi e migranti. Da questa solidarietà si può ripartire per un futuro migliore dei Balcani?
Unione europea e Turchia rilanciano le proprie relazioni con un accordo sui flussi migratori. Ma senza una visione di lungo periodo, sia la gestione della crisi umanitaria che il processo di adesione di Ankara restano problematici
Da alcune settimane la Macedonia consente l’ingresso solo ai profughi provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan. Inoltre pochi giorni fa ha iniziato a costruire una barriera di filo spinato al confine con la Grecia. Ne parla Francesco Martino a Radio Onda d'Urto (30 novembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
In Turchia si assiste ai primi effetti dell'accordo sui migranti con l'Ue: le autorità hanno arrestato 1.300 rifugiati che si preparavano ad attraversare il mar Egeo per raggiungere le isole greche. L'analisi di Fazıla Mat (OBC) in diretta da Istanbul ai microfoni di Radio Rai3 Mondo (1 dicembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Luisa Chiodi interviene in diretta nella trasmissione "L'Altra Europa" di Radio 24 sulla conferenza internazionale "TransEuropa. Reti di società civile" e la festa per i 15 anni di OBC organizzati a Rovereto (21 novembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Comincia la costruzione della barriera di filo spinato ai confini tra la Macedonia e la Grecia, mentre si blocca il passaggio alle persone considerate 'migranti economici' perché originarie di paesi ritenuti non a rischio. Ne parla Francesco Martino alla trasmissione "Il Vaso di Pandora" di Radio Capodistria (20 novembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
In un’indagine del Centro per i diritti umani di Belgrado e di Oxfam basata sulle testimonianze di siriani, afghani, iracheni raccolte a Dimitrovgrad, emergono gravi violazioni dei diritti umani perpetrati dalla polizia bulgara. Appello al Governo bulgaro per una ferma condanna dei fatti denunciati e all’Ue per il rispetto dei diritti umani all’interno dei suoi confini
Mentre l'attenzione internazionale sulla rotta balcanica è andata progressivamente scemando, Zagabria si è trovata per la prima volta nella sua giovane esistenza di stato nazionale a confrontarsi con un massiccio afflusso di profughi provenienti da paesi extra-europei
In diretta dalla Slovenia alla trasmissione "Radio Anch'io", il corrispondente di OBC e giornalista di Radio Capodistria, Stefano Lusa, interviene sulla crisi dei profughi lungo la rotta balcanica e il vertice di Malta sull'immigrazione (13 novembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Da ieri poliziotti e soldati sloveni hanno cominciato a posare filo spinato al confine con la Croazia. Dal posto di confine di Rigonce Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, fa il quadro della situazione ai microfoni di Radio Popolare (11 novembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Da ieri poliziotti e soldati sloveni hanno cominciato la posa di filo spinato al confine con la Croazia per 'rallentare' il passaggio dei profughi. L'approfondimento di Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, in "Esteri" su Radio Popolare (11 novembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Continuano ad arrivare, e a morire in mare, i rifugiati che attraversano l'Egeo per raggiungere le coste greche. E ora la questione migranti si intreccia anche con i difficili negoziati sul debito ellenico
Alla politica di apertura verso i rifugiati siriani, la Germania affianca oggi un atteggiamento severo nei confronti dei richiedenti asilo che vengono dai Balcani. Nuove e stringenti norme, approvate di recente da Berlino, potrebbero portare al rimpatrio forzato per decine di migliaia di “balcanici” arrivati in Germania in cerca di una nuova vita.
In Svizzera gli albanesi rappresentano una minoranza rilevante. Ed aspirano ad essere una "minoranza modello". Ma questo concetto, se assunto come categoria, è un mito ed ha come contraltare la stratificazione sociale e l'ineguaglianza
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati sarebbero circa 20mila i profughi e migranti attualmente sulle isole, il che mette a dura prova le limitate strutture di accoglienza presenti. L'UNHCR ha sostenuto il governo nel suo tentativo di incrementare la capacità di accoglienza, tuttavia tale capacità continua ad essere estremamente limitata.
Dopo l'Austria ora è la Slovenia a voler posare filo spinato al confine con la Croazia. Stefano Lusa, corrispondente di OBC e giornalista di Radio Capodistria, ne ha parlato al Gr delle 19.30 di Radio Popolare (7 novembre 2015)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.