Reportage dal confine tra Serbia, Ungheria e Romania. L'attraversamento di notte a fianco dei rifugiati là dove l'Unione europea geograficamente inizia ma dove moralmente sembra finire
Confina per centinaia di chilometri sia con la Serbia che con l'Ungheria. La Romania non è per ora paese di transito per le migliaia di persone in fuga dal Medio oriente. Ma potrebbe diventarlo
Con i due arresti effettuati ieri 1 settembre in Bulgaria ed Ungheria, è salito a sette il numero di sospetti fermati per traffico di persone in relazione alla morte di 71 persone, probabilmente rifugiati siriani, i cui cadaveri sono stati rinvenuti lo scorso 27 agosto in un camion abbandonato in Austria lungo l'autostrada A4, non lontano dalla capitale Vienna.
Su Radio Rai3 "Fahrenheit" il tema dei migranti lungo la rotta balcanica con Dimitri Bettoni, di OBC; George Kakuk, giornalista ungherese; Massimo Congiu, giornalista del Manifesto; Elisa Galli, capoprogetto MSF in Grecia (26 agosto 2015)
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Nella puntata di Radio3 Mondo dedicata alla situazione in Grecia dal punto di vista politico, sociale ed economico è intervenuto, tra gli altri, Fabrizio Polacco (OBC) in diretta da Kos, approdo dei profughi in viaggio verso il nord Europa (26 agosto 2015)
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Nel servizio di Radio Inblu, Francesco Martino di OBC fa un quadro della situazione dei migranti, soprattutto al confine tra Serbia e Ungheria, dove il governo di Orbàn ha quasi completato la barriera di filo spinato (26 agosto 2015)
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Le immagini delle scorse settimane dal confine greco-macedone hanno riportato la “rotta balcanica”, utilizzata da decine di migliaia di persone – soprattutto rifugiati e richiedenti asilo in fuga da Siria, Afganistan, Iraq – al centro dell'attenzione internazionale.
Il quadro della situazione in Bulgaria rispetto ai migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Per voce di Francesco Martino, di OBC, in diretta da Sofia ai microfoni di "Popsera" condotta da Chawki Sinouci (25 agosto 2015)
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La crisi migranti in Macedonia, il comportamento delle autorità e lo stato di emergenza. Cosa dovrebbe fare Skopje e cosa fanno i cittadini. Un commento
L'incontro sull'isola di Kos con il giovane Numan, diciassettenne indiano del Punjab, in viaggio ormai da due anni. Come molti altri suoi compagni di viaggio spera di poter presto salpare
Dopo l’apertura delle frontiere della Macedonia, prosegue il viaggio dei migranti lungo la cosiddetta rotta balcanica. Sull’apertura dei confini di Serbia e Macedonia, l’analisi di Francesco Martino, di OBC, per Radio Vaticana (24 agosto 2015)
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L'isola greca di Kos, una delle mete preferite dai turisti, è diventata l'approdo di migliaia di profughi in fuga, soprattutto siriani. Il racconto in diretta dall'isola di Fabrizio Polacco (OBC) ai microfoni di Radio Popolare (24 agosto 2015)
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Le autorità della Serbia hanno allestito un nuovo campo profughi temporaneo al confine con la Macedonia, a seguito del grande afflusso di rifugiati avvenuto durante il fine settimana.
Sono migliaia ogni mese i richiedenti asilo nell'Ue provenienti dall'Albania. Un fenomeno migratorio articolato a cui le istituzioni rispondono esclusivamente con appelli e maggiori controlli. Un'analisi
Su Radio 24 il quadro della situazione per voce, tra gli altri, di Eloisa D'Orsi in diretta da Gevgelija, Fabrizio Polacco di OBC dall'isola di Kos e Gianfranco Schiavone del direttivo nazionale dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (21 agosto 2015)
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Cronaca di un viaggio lungo la frontiera che separa Ungheria e Serbia tra fine giugno e inizio luglio, a una settimana dalla costruzione di un nuovo muro in Europa. Il terzo episodio
Le autorità macedoni hanno proclamato ieri lo stato d'emergenza a seguito dell'intensificarsi del numero di migranti che, provenienti dalla Grecia, passano attraverso il paese nella loro rotta verso l'Ue.
Mentre lo stato macedone dichiara l'emergenza ed invia l'esercito al confine con la Grecia il portale BIRN ha raggiunto alcuni dei volontari che trascorrono le loro notti ad aiutare e assistere i migranti
Isola di Kos, Grecia, uno dei lembi più orientali dell'UE e teatro quest'estate della tragica epopea di migranti provenienti da Siria, Pakistan e Afghanistan. L'incontro con alcuni di loro
Cronaca di un viaggio lungo la frontiera che separa Ungheria e Serbia tra fine giugno e inizio luglio, a una settimana dalla costruzione di un nuovo muro in Europa. Il secondo episodio
Cronaca di un viaggio lungo la frontiera che separa Ungheria e Serbia, a una settimana dall’inizio della costruzione di un nuovo muro in Europa – prima puntata
Centinaia di migranti dormono ogni notte nelle strade di Belgrado, soprattutto nel piccolo parco adiacente alla Stazione degli autobus. Le iniziative cittadine di solidarietà si moltiplicano, insieme ai presidi degli attivisti di “No borders”
Akçakale, Suruç, villaggi e campi profughi al confine siriano. Ultime tappe del viaggio nella Turchia dei rifugiati. Terza ed ultima parte del reportage
Per il momento si parla di fase “sperimentale”: poche centinaia di metri di rete e filo spinato. Il primo passo però è compiuto e – di fatto – lunedì 13 luglio l'Ungheria ha cominciato a costruire l'annunciata barriera “anti-migranti” sul confine con la Serbia.
Secondo le ultime stime dell’UNHCR, circa 1.770.000 rifugiati hanno raggiunto la Turchia dal 2011 ad oggi. Alla loro situazione dedichiamo un reportage, tra Istanbul, Diyarbakir e Urfa. La prima puntata
L'ungheria ha approvato la legge che prevede una procedura accelerata per l’espulsione degli immigrati irregolari e la costruzione di una barriera di filo spinato al confine con la Serbia. Francesco Martino, di OBC, ai microfoni di Radio Vaticana (8 luglio 2015)
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