A due anni dalla tragedia di Lampedusa, il 3 ottobre si tiene a Bolzano un'iniziativa promossa da Commissione diritti umani del Senato, Regione Trentino Alto Adige e Comune. Previsti una tavola rotonda e diversi eventi culturali
Nella piccola isola greca di Tilos in due anni sono sbarcati 5500 profughi, soprattutto da Siria e Afganistan. E la comunità locale si è fatta carico dell'accoglienza in prima persona
La Turchia accoglie attualmente più di due milioni di profughi siriani ma non concede loro lo status di rifugiati. Questo e la dura vita che conducono li spinge a tentare la strada verso l'Europa
Mentre continua l'afflusso massiccio di rifugiati, la Macedonia si chiede se costruire l'ennesimo muro. Le istituzioni arrancano e sono i cittadini a fornire assistenza e sostegno a chi fugge
La crisi dei rifugiati ha colpito anche la Croazia, che dopo soli due giorni dall'arrivo dei primi profughi ha chiuso la frontiera con la Serbia, prolungando così la loro agonia nel loro viaggio verso Austria, Germania e altre destinazioni dell’Europa settentrionale
Tanti muri e filo spinato in quest'Europa a più di 25 anni dal crollo del Muro di Berlino. Ma non saranno le barriere a salvare gli europei, ma la capacità di dare risposte comuni e immediate alla crisi dei profughi. Un dossier co-prodotto da Osservatorio Balcani e Caucaso e la rivista Il Mulino
Un milione e mezzo di persone, più dell’intera popolazione di Milano. È questa la dimensione dell’emergenza degli sfollati della guerra in Ucraina. Una crisi che non lambisce le nostre coste, non minaccia i nostri confini ma non per questo richiede meno attenzione da parte dei paesi occidentali
La Serbia ha avuto sino ad ora un atteggiamento accogliente nei confronti delle migliaia di profughi che stanno attraversando il paese. Ma se i paesi vicini sigillano le loro frontiere, molto potrebbe cambiare
Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, alla trasmissione "Caterpillar" racconta in diretta dal confine tra Slovenia e Croazia la situazione delle migliaia di profughi che seguendo la rotta balcanica tentano di raggiungere il nord Europa (18 settembre 2015)
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Ai confini tra Croazia, Ungheria e Slovenia sono migliaia i profughi in transito: soprattutto famiglie con bambini piccoli, al freddo e sotto la pioggia. Il racconto in diretta dalla Slovenia di Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, in "Esteri" di Radio Popolare (18 settembre 2015)
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L'aggiornamento del corrispondente di OBC e giornalista di Radio Capodistria, Stefano Lusa, sull'emergenza profughi ai confini tra Slovenia e Croazia, al GR di Radio Popolare (18 settembre 2015)
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La Slovenia si trova in una difficile situazione, o applica severamente le regole di Schengen, venendo meno ad un approccio umanitario, oppure lascia passare i profughi, rischiando le ire europee
Il muro ungherese, al confine con la Serbia, cala un primo sipario sulla rotta dei Balcani, costringendo i rifugiati a dirottare sulla Croazia rendendogli ancora più difficile il viaggio. Settima e ultima puntata del diario del nostro inviato
Mersiha Smailovikj, è tra i fondatori dell'ong Legis, tra le poche in Macedonia ad essere attiva sul tema delle migrazioni. Un ampio quadro della situazione in quest'intervista
Prosegue il viaggio del nostro inviato in compagnia dei profughi che attraversano la Rotta balcanica. Belgrado è per molti un momento di riposo, dopo le fatiche del lungo viaggio. Sesta puntata
L’Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sollevato pesanti accuse nei confronti dell’Unione europea dopo il fallimento del Consiglio dei ministri degli Interni degli stati membri dello scorso lunedì. Guterres è stato lapidario: “In Europa regnano confusione e caos”.
Dalla Macedonia al confine con la Serbia. I rifugiati in marcia attraversano la frontiera e si dirigono verso Preševo. Quinta puntata del diario di viaggio del nostro inviato sulla Rotta balcanica
Attraverso il confine con la Serbia fino a Budapest e poi oltre, in marcia verso l'Austria. Una giovane volontaria ha seguito alcune settimane fa un gruppo di rifugiati nel loro viaggio e ci racconta la sua esperienza. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il 15 settembre rischia di essere ricordato come l'ennesima data drammatica per i profughi che stanno attraversando i Balcani per raggiungere i paesi dell'Ue.
Decine di autobus privati attendono i profughi al confine tra Grecia e Macedonia, per far loro attraversare il paese, sino in Serbia. Quarta puntata del nostro viaggio lungo la rotta balcanica
Intervista a Luka Zanoni sulla rotta balcanica dei migranti nella trasmissione "EstOvest", settimanale di attualità dedicato ai rapporti fra l’Italia e l’Europa centro-orientale, curata da Giovanni Stefani (13 settembre 2015)
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Prima di arrivare nella cittadina di Gevgelija, in Macedonia, il nostro inviato fa tappa a Salonicco per parlare col sindaco della città della situazione relativa ai rifugiati. Terza puntata del viaggio lungo la rotta balcanica
Intervista a Pavle Kilibarda, ricercatore del Belgrade Centre for Human Rights, sulla situazione dei rifugiati in Serbia, il ruolo del Centro e la risposta di governo e cittadini all’emergenza
Centro di Atene, un piccolo giardino gremito di persone nel traffico della capitale greca. È qui che incontriamo Said, ragazzo afghano dal sorriso contagioso. Seconda puntata del diario di viaggio del nostro inviato
Rifugiati e migranti attraversano ogni giorno la penisola balcanica per poter raggiungere l’Unione europea. Le tappe di un viaggio difficile e faticoso nel diario del nostro inviato. Dalla Grecia, la prima puntata
Nel 2015 è la Grecia, con 205mila arrivi, ad aver sopportato il peso più grande degli sbarchi, l’Italia con 100mila, rimane il secondo paese. Il settore Immigrazione ed Europa di Caritas Italiana ha preparato un dossier di approfondimento sulla situazione esistente nel Mediterraneo e nei Balcani
Oggi si tiene la presentazione dell’iniziativa che si terrà l'11 settembre a Venezia e in tutta Italia, che in pochi giorni ha registrato l’adesione di moltissime associazioni, artisti, politici, religiosi. Il regista Andrea Segre spiega l'origine dell’idea e avverte: non può restare un atto simbolico
Cronaca di un viaggio lungo la frontiera che separa Ungheria e Serbia tra fine giugno e inizio luglio, a una settimana dalla costruzione di un nuovo muro in Europa. Il quarto episodio
Un miliardo di euro di aiuti dall'Unione europea. Questa, secondo il governo ad-interim greco, la somma di cui Atene avrebbe bisogno per fronteggiare la crisi rifugiati e richiedenti asilo nel paese. Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia Nikos Christodoulakis, aggiungendo, però che le speranze di ricevere un aiuto di tali proporzioni sono piuttosto scarse.