Sono in pieno svolgimento nuovi colloqui tra governo di Ankara e PKK alla ricerca di un compromesso in grado di fermare lo scontro trentennale tra governo turco e indipendentisti curdi. Nuove condizioni geopolitiche, impegno del premier Tayyip Erdoğan e coinvolgimento del leader storico del PKK Abdullah Öcalan danno vita a rinnovate speranze, anche se le difficoltà restano evidenti
In Croazia continua la parabola discendente dello storico partito HDZ. L’Unione democratica croata venerdì scorso ha estromesso l’ex leader e premier Jadranka Kosor. L’attuale guida del partito, Tomislav Karamarko, cerca di serrare le fila con il pugno di ferro
La Slovenia si è forse messa alle spalle la crisi politica apertasi nel gennaio scorso. Alenka Bratušek, di Slovenia positiva, è il nuovo primo ministro ed ha ora due settimane per formare il nuovo esecutivo
Ha saputo accreditarsi come il solo candidato che avrebbe potuto assumere la guida del paese in una fase così delicata. Nikos Anastasiadis, leader del partito DISY, si è imposto domenica 24 febbraio al secondo turno delle presidenziali su Stavros Malas, del Partito progressista dei lavoratori
Francesco Martino, giornalista di Obc, intervistato da Radio Radicale sulla situazione sociale e politica in Bulgaria. Una crisi istituzionale, ma anche sociale, dopo le dure proteste di piazza che hanno portato alle dimissioni del premier Boyko Borisov e del suo governo di centrodestra (28 febbraio 2013)
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L'opposizione di Raffi Hovannisian rifiuta di accettare i risultati ufficiali delle presidenziali, contestando la rielezione di Sargsyan. L'ex ministro degli Esteri prepara la “rivoluzione del ciao”, mentre i suoi sostenitori reclamano una primavera come nei paesi arabi
Turchia e Israele hanno congelato le relazioni bilaterali nel 2010, in seguito all'attacco alla Mavi Marmara, e dopo un progressivo peggioramento dei rapporti. Il dialogo tra i due paesi, sostiene però Gallia Lindenstrauss, ricercatrice presso l’Institute for National Security Studies di Tel Aviv, non si è mai interrotto, e potrebbe portare presto ad una normalizzazione. Nostra intervista
Nikos Anastasiades è il nuovo presidente della Repubblica di Cipro. Il leader del partito conservatore Unione Democratica (Disy) ha vinto il ballottaggio con lo sfidante Stavros Malas, sostenuto dal partito comunista (Akel).
Il premier serbo Ivica Dačić si è trovato di recente sotto i riflettori per presunti legami con la criminalità organizzata. Per ora le reazioni del vice premier e ministro della Difesa Aleksandar Vučić - assurto alle cronache come castigatore dei criminali - sono caute. Non si escludono però elezioni anticipate
Questa mattina il premier bulgaro Boyko Borisov ha annunciato nel parlamento di Sofia le dimissioni del governo da lui presieduto. Borisov ha poi dichiarato che il partito di centrodestra GERB, di cui è leader indiscusso, non intende partecipare al prossimo “governo elettorale” che, con tutta probabilità, porterà la Bulgaria a elezioni anticipate.
E' in corso a Bruxelles il quinto tavolo negoziale tra Belgrado e Pristina per risolvere la crisi kosovara. Il premier serbo Ivica Dačić si è presentato a sorpresa con una nuova formula per i serbi: l’unione di tutti i comuni serbi del Kosovo
“Boyko Borisov, dove sei? Scendi in strada con noi!”. In una sera uggiosa di metà febbraio, la folla che ha circondato il parlamento di Sofia chiama il suo primo ministro. Ma l'invito scandito alla luce dei lampioni ha il suono della minaccia. E sembra segnare la fine di un ciclo politico, a pochi mesi dalle prossime elezioni generali.
La Romania, in accordo con Fmi, UE e Banca Mondiale, si appresta a privatizzare i "gioielli di famiglia". Tra le grandi aziende statali ci sono la Transgaz, la Romgaz, la compagnia ferroviaria CFR Marfa e le Poste romene. L'ala liberale della coalizione di governo, però, si oppone a questo accordo e alle nuove misure di austerità
Il primo turno delle elezioni presidenziali tenute ieri a Cipro non è stato sufficiente ad eleggere il nuovo capo dello stato. Nikos Anastasiades, leader del partito conservatore Unione Democratica (DISY) ha ottenuto il 45,46%. Al secondo posto, col 26,91% si è piazzato Stavros Malas, sostenuto dal partito comunista (AKEL). I due andranno al ballottaggio domenica prossima.
Gli armeni si preparano ad eleggere il presidente che guiderà il paese nei prossimi 5 anni. Il candidato favorito è quello attuale, Serzh Sargsyan. Il bilancio del suo mandato, tuttavia, presenta notevoli ombre, mentre continua l'esodo dei giovani armeni spinti all'estero dalla crisi economica
Nel prossimo censimento della popolazione, il primo dopo la guerra, i cittadini bosniaci non potranno dichiararsi semplicemente tali, ma dovranno definirsi etnicamente come serbi, croati, o bosgnacchi.
Il primo censimento della popolazione dai tempi della Jugoslavia si terrà nel mese di ottobre. Lo ha deciso il Parlamento della Bosnia Erzegovina dopo un lungo balletto di rinvii. I principali partiti, tuttavia, temono questo appuntamento per la possibile affermazione di un concetto di cittadinanza civile, e non nazionale
Un uomo è morto durante una battuta di caccia alla quale partecipavano uomini d'affari, giudici, funzionari di governo e lo stesso procuratore generale. La notizia, diventata pubblica solo due settimane più tardi, ha portato a galla tensioni profonde all'interno della coalizione di governo
Nasce come piattaforma di associazioni culturali unite dalla richiesta di spazi destinati ai giovani di Zagabria. Ben presto, però, Pravo Na Grad (Diritto alla città) diventa il “cane da guardia” che difende gli spazi pubblici della Croazia
L’introduzione per legge delle doppie scritte in caratteri latini e in cirillico per le vie di Vukovar ha innescato forti proteste. Quanto però è veramente divisa la città di Vukovar? Quanto è opera invece dei partiti nazionalisti?
Recenti sondaggi di opinione hanno portato alla luce un certo ristagno nel gradimento politico della Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA), partito in grado di raggiungere il 26,89% delle preferenze alle politiche del giugno 2012, arrivando sfiorare una storica vittoria elettorale ai danni della destra di Nuova democrazia.
Negli ultimi anni l'interesse della Turchia verso il Continente nero è cresciuto rapidamente. Un interesse multidimensionale, fatto di imprenditoria, diplomazia, logistica, educazione, intervento sociale e filantropia. Anche le aspettative africane nei confronti di Ankara sono oggi estremamente alte, come dimostra il caso Somalia
Il negoziato tra Kosovo e Serbia ha fatto negli ultimi mesi molti passi in avanti. I serbi del Kosovo settentrionale, area "pomo della discordia" tra Pristina e Belgrado guardano però con preoccupazione all'accelerazione data alle trattative. Diffuso il timore che nonostante la retorica, il governo socialista sia disposto ad "abbandonare" il nord per raggiungere altri obiettivi strategici
In Serbia il sostegno all’UE è sceso al minimo storico, 41%. Ma questo non sembra preoccupare l'attuale esecutivo, che affrontando di petto la questione Kosovo sta spianando la strada verso l'Europa. E per ora accontenta Bruxelles senza perdere elettori
Col passare del tempo, le questioni legate a guerra e dopoguerra in Kosovo lasciano faticosamente spazio a temi diversi: spinte, dinamiche e fratture rimaste a lungo nel cono d'ombra del conflitto etnico.
Sarà la Slovenia a bloccare l'ingresso della Croazia nell'UE il prossimo luglio? Il rischio, seppur remoto, esiste. E la Croazia potrebbe pagare l'incertezza politica che aleggia a Lubiana
L’ultimo meeting dell’Eurogruppo a Bruxelles lunedì 21 gennaio non ha prodotto un accordo definitivo tra il governo della Repubblica di Cipro e la troika (UE, BCE, FMI) sul salvataggio dell’economia cipriota. Il confronto è rinviato a metà marzo, dopo le elezioni presidenziali e la formazione di un nuovo governo. Un approfondimento
L'inizio del 2013 in Grecia è stato segnato da una serie di attentati e intimidazioni violente, dirette alla politica ma anche a giornalisti accusati di essere "conniventi" col sistema. Violenze che vanno ad aggiungersi a quelle, ormai quotidiane, degli attivisti di "Alba dorata" contro gli stranieri. Un clima catturato dal noto giallista Petros Markaris nel suo ultimo romanzo