La vicenda dell'azero Safarov, graziato in patria dopo aver ucciso un ufficiale armeno, sta provocando una delle più destabilizzanti crisi degli ultimi anni tra Yerevan e Baku. Le ripercussioni sul dialogo per il Nagorno Karabakh, i rischi di un'escalation
E' la rivelazione della recente tornata elettorale. In pochi mesi "Pozitivna Crna Gora" è diventato un partito ed ha ottenuto 7 seggi al parlamento montenegrino. I suoi elettori sono in prevalenza giovani. Nostra intervista con Dritan Abazović, membro della presidenza del partito, editorialista e politologo
Đukanović vince le elezioni ma non potrà governare da solo. Decisivo il ruolo delle minoranze nazionali. Luka Zanoni e Francesco Martino di Obc ai microfoni di Radio Vaticana 105/live (23 ottobre 2012)
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Visar Ymeri è il presidente del gruppo parlamentare di Vetevendosje! presso l'Assemblea del Kosovo. Lo abbiamo intervistato poco prima delle proteste di piazza con cui Vetëvendosje ha manifestato contro l'incontro, a Bruxelles, tra il premier kosovaro Hashim Thaci e quello serbo, Ivica Dačić
Dopo le parlamentari della scorsa settimana il futuro politico del Montenegro dipende dai partiti delle minoranze. Probabile, ma non certa, la collaborazione con la maggioranza uscente, guidata dal DPS di Đukanović. Il nostro inviato ha intervistato Genci Nimanbegu, eletto nelle fila del partito albanese "Forca"
La coalizione dell’ex premier Milo Đukanović ha vinto le elezioni parlamentari del Montenegro lo scorso 14 ottobre, ma non può governare da sola. Decisivo ora il ruolo dei partiti delle minoranze nazionali
Una boccata di ottimismo per la Macedonia, che vede ricomparire nel rapporto della Commissione europea l'aggettivo “macedone” e soprattutto, la proposta di avvio dei negoziati d'accesso prima della soluzione della disputa sul nome
Il presidente georgiano Mikheil Saakashvili ieri ha ufficialmente dato l’incarico di formare il governo al vincitore delle recenti elezioni parlamentari Bidzina Ivanishvili. Tra i nomi, persone note nel proprio campo che potrebbero fare bene, ma anche qualche figura vicina a Ivanishvili sostanzialmente priva di esperienza rilevante per il nuovo incarico.
Zatvoreno, chiuso. Due assi di legno impediscono l'ingresso al Museo Nazionale, a Sarajevo. Fondato nel 1888 non è sopravvissuto al "dopoguerra freddo" che mina ogni istituzione comune in Bosnia Erzegovina
Ex ambasciatore e ministro degli Esteri, docente alla Sapienza e alla Luiss di Roma, Miodrag Lekić oggi è alla guida della coalizione che cercherà, in Montenegro, di rovesciare il ventennale potere di Milo Đukanović alle elezioni di domenica 14 ottobre
Domenica scorsa era giorno di elezioni, a Srebrenica come a Sarajevo. Con una differenza notevole: mentre gli elettori della capitale, nella maggior parte dei casi, hanno dovuto fare pochi passi per andare al seggio, circa metà degli aventi diritto al voto a Srebrenica hanno dovuto affrontare un viaggio di diverse ore. Un reportage e una breve intervista al candidato sindaco Ćamil Duraković
In Georgia, il miliardario Bidzina Ivanishvili si è imposto alle urne sul partito guidato dal presidente Saakashvili, fino a pochi mesi fa saldamente al governo. Ecco come sono andate le cose in Georgia in questi 12 mesi che hanno reso possibile l'inimmaginabile
Il 14 ottobre in Montenegro si terranno le elezioni parlamentari, le terze da quando il paese è diventato indipendente. In molti si chiedono se vi saranno finalmente significativi cambiamenti sulla scena politica dopo 22 anni di dominio assoluto del partito di Milo Đukanović
La Commissione Elettorale Centrale della Bosnia Erzegovina ha pubblicato sulla propria pagina internet i risultati provvisori relativi alle elezioni amministrative di domenica per 125 municipalità su 139.
“Quando non eravamo ancora liberi, eravamo nelle condizioni di produrre un’informazione più indipendente di quanto non si faccia ora”. In quest'intervista l'amara analisi di Agron Bajrami, caporedattore del quotidiano kosovaro "Koha Ditore", sullo stato della libertà di stampa nel paese
Domenica 7 ottobre si terranno le elezioni amministrative in Bosnia Erzegovina. Nel Paese, che da mesi attraversa un difficile momento di crisi politica ed economica, i riflettori sono puntati su Srebrenica dove, per la prima volta, potranno votare solo gli attuali residenti e non quanti vi risiedevano prima della guerra
In vista delle elezioni parlamentari georgiane del 2008, avevo preparato uno schemino per mostrare ai lettori di Osservatorio come vari partiti e movimenti si fossero uniti per costituire coalizioni pre-elettorali.
Sacchi pieni di milioni di euro, false società in Olanda, garanzie date da uno scrittore di gialli. E un giornalista-uomo d'affari che tenta la scalata al potere. La paradossale vicenda del tentativo di privatizzazione della maggiore azienda chimica del paese
Prima ancora che i dati definitivi del voto fossero resi pubblici, il presidente georgiano Mikheil Saakashvili in un messaggio video ha riconosciuto la sconfitta del proprio partito nelle contese elezioni legislative di ieri, 1 ottobre.
In Turchia, con l'escalation di violenza degli ultimi mesi, la questione curda torna al centro dell'attenzione di Ankara. L'ombra del conflitto in Siria sul riacutizzarsi degli scontri. Le aperture del premier Recep Tayyip Erdoğan sembrano lasciare strada al ritorno alla soluzione militare, appoggiata anche dagli elementi oltranzisti del CHP, principale forza di opposizione. Ma il nodo resta politico
Gli hanno perquisito casa, uffici del comune e le aziende di famiglia. Non è stato un giovedì facile per il sindaco di Lubiana Zoran Janković. Lui palesa tranquillità ma le accuse che gli potrebbero essere mosse alla fine dell'inchiesta sembrano gravi. Un nostro approfondimento
Dopo più di otto anni di governo ininterrotto di Saakashvili, caratterizzato da luci e ombre, le elezioni politiche del primo ottobre potrebbero essere l'inizio di una nuova fase per la Georgia. In cui l'opposizione sogna di vincere alle urne e non di fare la rivoluzione
Il 7 ottobre in Bosnia Erzegovina si va alle urne. La campagna elettorale mostra tratti tragicomici e non molto differenti dalle passate edizioni. Tra slogan e spot, una breve panoramica pubblicata da Radio Slobodna Evropa. Nostra traduzione
365 imputati, tutti militari dell’esercito turco, accusati del tentato golpe del 2003, nome in codice “Martello”. Venerdì scorso la sentenza: 325 le condanne, tra cui alti ufficiali. In attesa dell'appello, c'è chi definisce il processo la "Norimberga turca" e chi solleva dubbi e critiche
Dal prossimo primo ottobre in Moldavia falce e martello e tutti gli altri simboli comunisti saranno vietati. Entrerà infatti in vigore una legge approvata dal parlamento moldavo quest'estate che condanna i crimini del comunismo e dei regimi totalitari. Acceso il dibattito nel Paese tra liberaldemocratici e comunisti
La Turchia è il principale partner commerciale della Georgia. Una questione che a Tbilisi entra fortemente anche nel dibattito politico, in particolare in periodo pre-elettorale. Perché c'è chi paventa l'invasione economica e chi agli "ottomani" preferirebbe i russi
Il premier serbo Ivica Dačić si dichiara allergico nei confronti di Bruxelles, mentre cresce sempre più l'entusiasmo del nuovo governo per Mosca. I dati però mostrano che da un punto di vista economico la Serbia è legata a doppio filo all'Unione europea, mentre la russofilia è fondata sul populismo
In Kosovo l'ICO se ne va, ma molti altri restano. Un'analisi delle maggiori questioni diplomatiche sul tappeto, con un'attenzione particolare al diritto internazionale e al precedente bosniaco