Quando abbiamo analizzato i dati sulla provenienza degli atleti che hanno vinto medaglie alle recenti Olimpiadi di Parigi, la Romania era una delle regioni d’Europa che saltava all’occhio. Nonostante una gloriosa tradizione sportiva, gran parte del territorio romeno si è ritrovato senza alcun atleta medagliato a Parigi – un’eccezione piuttosto notevole tra i Paesi più popolosi dell’Unione europea.
Il Presidente romeno Klaus Iohannis ha rimandato in Parlamento la legge n° 255/2024, che era stata approvata dalla Camera dei Deputati nell’ultima seduta prima della pausa estiva. La legge obbligherebbe le famiglie che hanno installato o intendono installare impianti fotovoltaici a dotarsi anche di batterie per l’accumulo dell’energia prodotta in eccesso. Le batterie finora non erano obbligatorie, e l’energia in eccesso poteva essere direttamente immessa nella rete.
Doppio colpo per la Croazia, che entrerà nell'area Schengen e nella zona euro il 1° gennaio 2023. Un vero successo per l'ultimo arrivato nell'Unione Europea, con l'accordo unanime dei ministri degli Interni riuniti a Bruxelles lo scorso 9 dicembre.
Situata nel centro di Bucarest, la chiesa ortodossa di Sant'Antonio (Biserica Sfântul Anton) è con tutta probabilità l'edificio religioso più antico conservato oggi nella capitale rumena. Fondata da Mircea Ciobanul, principe di Valacchia, nel 1559, è stata poi distrutta e ricostruita più volte in seguito ad incendi e terremoti.
Consacrata nel 2018, ma ancora non completata, la cattedrale della Salvezza del Popolo nel centro di Bucarest si prepara a divenire la più grande chiesa ortodossa al mondo a rompere non pochi record nel campo dell'architettura religiosa.
In occasione dell’uscita del nuovo film Bad Luck Banging or Loony Porn, il Trieste Film Festival e MioCinema hanno reso disponibile, previa registrazione online, una retrospettiva delle pellicole del regista romeno Radu Jude.
Predeal, località montana non lontano da Brașov, nella Transilvania rumena. Uno sciatore isolato plana nervosamente lungo la pista innevata. C'è una massa bruna che lo insegue da vicino: è un orso, lanciato a tutta velocità alle sue spalle lungo il pendio.
Le violenze della polizia croata al confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia nei confronti dei migranti, più volte denunciate da numerose organizzazioni internazionali, sembrano aver sortito il loro drammatico effetto ed aver mutato la rotta balcanica.
Come spesso capita, per illustrare i risultati delle elezioni parlamentari tenutesi lo scorso 6 dicembre in Romania, molti media hanno utilizzato mappe descrittive del voto colorando le diverse regioni con la tinta corrispondente al partito più votato in ciascuna. È un buon modo per mostrare i risultati nei paesi dove si vota con un sistema maggioritario puro, ma in Romania invece si usa un sistema elettorale proporzionale.
Nicușor Dan, 50 anni, è il nuovo sindaco di Bucarest. Ha ottenuto il 42,7% dei voti, contro il 37,9% della sindaca uscente Gabriela Firea (PSD) e l'11% di Traian Băsescu (PMP). Candidato indipendente, è la seconda volta che concorreva per la capitale. Nel 2016 perse contro Gabriela Firea ma quest'anno è riuscito a ribaltare il risultato grazie all'alleanza tra USR-PLUS e il Partito Nazionale Liberale (PNL).
Lo scorso luglio l'ong ambientalista rumena Tășuleasa Social aveva annunciato il completamento dei tratti della Via Transilvanica nelle contee di Mures e Harghita. In settembre è stata invece la volta della contea di Sibiu.
Ieri ha preso avvio la scuola non solo in Italia ma anche in Romania. Sono circa 2.8 milioni i bambini delle scuole dell'infanzia e gli scolari dalle elementari alle superiori ad aver iniziato.
Un voto di sfiducia avviato dall'opposizione rumena guidata dai socialdemocratici ha rovesciato - mercoledì - il governo di minoranza di centrodestra guidato da Ludovic Orban, a soli tre mesi dalla sua creazione.
In Romania successo al primo turno delle presidenziali del capo di Stato uscente, il conservatore Klaus Iohannis con il 36,6% dei voti. Al secondo posto la ex premier socialdemocratica Viorica Dăncilă alla quale è andato il 23,8% delle preferenze.
Migliaia di romeni sono scesi in strada domenica scorsa a Bucarest e altre città romene per protestare contro il disboscamento illegale in Romania e la mancanza di una reazione governativa.
Călin Popescu-Tăriceanu, a capo dell'Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa (Alde) ha annunciato, lunedì 2 settembre, le dimissioni dalla presidenza del Senato. Una mossa giustificata da disaccordi sulla gestione del budget ma che di fatto segna la volontà di allontanamento dal Partito social-democratico (Psd) con il quale sino ad ora l'Alde ha condiviso la responsabilità di governo.
L'autorità nazionale romena per il trattamento dei dati personali ha annunciato di avere inflitto le prime multe in applicazione del nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati personali (GDPR).
I parlamentari europei eletti in Romania e Bulgaria fanno valere il loro peso molto più dei colleghi di tanti altri paesi, comprese l’Italia e la Francia. A dirlo è un indicatore messo a punto da VoteWatch Europe , il principale sito di riferimento per il monitoraggio dell’attività degli europarlamentari.
L'ex presidente romeno Ion Iliescu sarà processato per crimini contro l'umanità, insieme ad alti membri della leadership politica e militare che guidò la rivoluzione romena del 1989 contro il dittatore comunista Nicolae Ceaușescu.
Il Partito Socialdemocratico, al potere in Romania, ha rimosso dal loro incarico sette ministri del proprio governo. È stato annunciato ieri. Di fatto la mossa è un tentativo da parte del leader del partito, Liviu Dragnea, di rafforzare la sua presa sul potere mettendo ai margini le voci che in passato hanno criticato il suo operato.
La più grande distesa di foreste primarie dell'Unione europea si trova in Romania. Vi sono ospitate più di 13.000 specie tra cui la popolazione più numerosa del continente di orsi. Ma di questi circa 120.000 ettari solo 20.000 sono sotto una rigida protezione.
In Romania è fallito il referendum, organizzato su iniziativa della Coalizione per la Famiglia e appoggiato dalle chiese ortodossa, romano-cattolica e greco-cattolica, per vietare i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
La procura militare rumena ha formalizzato oggi 17 aprile l'accusa di crimini contro l'umanità a carico dell'ex presidente rumeno Ion Iliescu. Sarebbero stati commessi durante il dicembre del 1989, durante la rivoluzione, in cui vi furono oltre 1000 morti e 2500 feriti.
Lo scorso 24 gennaio il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha chiesto al governo rumeno di “rivalutare” la riforma della giustizia, ritenendola “pericolosa per lo stato di diritto". Martedì 30 gennaio sulla questione è intervenuta anche l'ex eurodeputata ed attuale Commissaria europea per le politiche regionali Corina Creţu che ha confermato che Bruxelles sta discutendo l'opzione di condizionare la concessione di fondi europei al rispetto dello stato di diritto.
I tre principali partiti ungheresi di Romania hanno sottoscritto, lo scorso 8 gennaio, una dichiarazione comune domandando più autonomia per le regioni della Transilvania dove sono maggioritari. La dichiarazione fa seguito ad un progetto di legge a proposito depositato in Parlamento lo scorso 22 dicembre.
Nonostante la crescente influenza dei movimenti e dei partiti razzisti in Europa, nel complesso la xenofobia non è in aumento nelle città europee. Anzi, tra il 2009 e il 2015 l’atteggiamento dei cittadini nei confronti degli stranieri è migliorato nella media - anche se esistono eccezioni e controtendenze notevoli (e non va dimenticato che i contesti urbani sono spesso più aperti rispetto alle altre zone).
Sette settimane in mare, rinchiusi in cabina, in un viaggio di andata e ritorno senza fine tra le coste della Turchia e quelle dell'Ucraina. Pensavano di essersi imbarcati da Istanbul su un traghetto diretto in Romania i dodici migranti ora reclusi sul traghetto “Kaunas Seaways”. La nave, invece, opera sulla rotta che collega la megalopoli sul Bosforo a Odessa, in Ucraina.
Liviu Dragnea, a capo del Partito social-democratico e presidente della Camera dei deputati ha annunciato lo sorso 2 settembre, durante il congresso nazionale del suo partito che, quest'autunno, si terrà un referendum per la “ridefinizione della famiglia”.
Spinto soprattutto dal forte sviluppo dei flussi turistici, il traffico sul "Ponte del Danubio", che supera il grande fiume tra le città di Ruse e Giurgiu, rispettivamente in Bulgaria e Romania, ha conosciuto negli ultimi anni un vero boom.