Tra chi cerca di sfuggire al conflitto in Siria vi sono anche migliaia di membri della diaspora armena e circassa che si erano stanziati in medio oriente a partire dal XIX secolo. Guardano ad Armenia e Russia in cerca di tranquillità. Un processo che può avere molte implicazioni
L'Armenia è isolata geograficamente. L'Iran è isolato politicamente. Facendo di necessità virtù, i due Paesi stanno aumentando le relazioni bilaterali. Lo sviluppo dello snodo armeno-iraniano nell'asse Mosca-Yerevan-Teheran e nel contesto regionale
L'Azerbaijan continua ad aumentare le spese militari e ad acquistare armi all'estero per “liberare i territori occupati”, ovvero il Nagorno Karabakh. Ma acquisti di armi da Israele preoccupano Tehran, con cui Baku ha rapporti non privi di tensioni
Il prolungato processo elettorale in Ossezia del Sud assomiglia sempre più a un requiem all’autoproclamata sovranità dell’Ossezia meridionale. La colpa non è del mancato riconoscimento internazionale, della dipendenza dalla Russia o dalle accuse di Tbilisi, ma della stessa incapacità di Tskhinvali di portare a termine l’elezione del proprio presidente
In Ossezia del Sud, alle recenti presidenziali, sconfitto il candidato sostenuto dal Cremlino. Ma è uscita di fatto sconfitta anche la vincitrice del ballottaggio, Alla Dzhioeva, che si è vista annullare il voto dalla locale Corte suprema. Dopo questa tornata elettorale l'Ossezia del Sud è ben lontana dall'essere uno Stato indipendente e democratico
Domenica 13 novembre è giorno di elezioni in Ossezia del Sud. Si vota un referendum sulla lingua russa e per le presidenziali. 17 i candidati in queste ultime, un numero elevato che fotografa - più che pluralismo politico – frammentazione di cricche e interessi. Nel frattempo, voci a favore dell’unificazione dell'Ossezia del Sud con Ossezia del Nord e Russia si fanno sempre più insistenti
Treni, ponti, strade, gasdotti, gallerie, acquedotti, antenne televisive... si sviluppano nuovi progetti per quanto riguarda le infrastrutture in Georgia e nei territori riconosciuti come indipendenti da Mosca in seguito al conflitto del 2008, Abkhazia e Ossezia del Sud. Infrastrutture realizzate per unire e per dividere. A livello regionale, rimane l'Armenia la grande esclusa
Acting President Aleksandr Ankvab won the 26th of August elections in the self-proclaimed Republic of Abkhazia. The reactions in Moscow, the statement of the new President on the future relations with Georgia
Nonostante la legislatura appaia ancora solida, l'emergere dell'opposizione extraparlamentare guidata dall'ex Presidente Ter-Petrosyan ha prodotto una generale aspettativa di rinnovamento e di elezioni anticipate. L'attuale scenario politico di un'Armenia distratta dal turismo, ma nella morsa della crisi economica
Un piccolo arcipelago al largo dell'Australia, la repubblica di Vanuatu, ha riconosciuto recentemente l'indipendenza dell'Abkhazia. O forse no, perché le voci che arrivano dall'Oceano Pacifico sono contraddittorie. Per il momento però, ben più pressante per l'Abkhazia è l'elezione di un nuovo presidente, in seguito alla recente morte di Sergej Bagapsh
Nell'ultimo mese, rappresentanti UE si sono occupati di Caucaso meridionale in più occasioni, ponendo frequentemente attenzione a questioni relative alla difesa dei diritti umani. Il quadro di un'Unione che cerca di esserci, senza immischiarsi nelle lotte politiche interne dei Paesi della regione
Le de facto autorità abkhaze cercano di stabilire rapporti con Paesi vicini e lontani, per rompere il proprio isolamento e ridurre la dipendenza da Mosca. La Turchia, accessibile direttamente via mare e con una ricca minoranza abkhaza, è il candidato ideale per ricevere le attenzioni di Sukhumi
La congiuntura negativa è data da un alto tasso di emigrazione, un periodo protratto di scarsa natalità, un bacino demografico di partenza di dimensioni limitate. Sempre più importante quindi il ruolo della diaspora, che potrebbe diventare una risorsa politica interna. Un approfondimento
Il 4 marzo scorso si è tenuta la quindicesima sessione delle Discussioni di Ginevra, il difficile esercizio diplomatico che cerca di trovare risposta politica alla guerra dell’agosto 2008 in Georgia. Sul terreno non si registrano scontri, tutto sembra stabile. Ma la situazione nelle due entità secessioniste è in continua evoluzione
Due decenni dopo la scomparsa dalla scena mondiale di una delle due superpotenze del XX secolo, si analizza il percorso seguito dal cuore di essa, la Federazione Russa, nel suo assetto politico-territoriale e nelle sue implicazioni sulla sovranità.
L'affermazione sul campo delle forze militari russe lascia scoperti alcuni interrogativi sulla reale dimensione della vittoria di Mosca. Significative aperture del ministro degli Esteri Lavrov verso Bruxelles
La risolutezza russa e l'indecisione euroatlantica dopo il 7 agosto. I conflitti "scongelati" del Caucaso, la nuova geografia regionale e la partita sul Mar Nero, nostro commento
La dichiarazione d'indipendenza unilaterale del Kosovo, avallata dal riconoscimento degli Stati Uniti e di numerosi altri paesi, anche europei, ha determinato nel Caucaso l'inizio dello "scongelamento" della situazione in Alto Karabakh, Abkhazia e Ossetia meridionale
L'interessamento della Russia nella regione caucasica si esplicita attraverso varie azioni non mosse, certo, da capricci, dogmi ideologici o da singoli antagonismi politici, ma che vanno ascritte in una strategia di controllo del territorio di antica data
Nella Repubblica Autonoma Agiara in Georgia diversi strati della popolazione vivono con disagio il governo di Tbilisi e rimpiangono il periodo russo. Un'analisi