L'analisi di dati che abbiamo realizzato nell'ambito dello European Data Journalism Network mostra le differenze nelle velocità medie delle connessioni a internet in oltre 30 paesi europei, scendendo anche al livello delle regioni e dei singoli comuni e coprendo circa 86.000 diverse località. Emergono forti differenze fra i vari paesi, e anche al loro interno.
Dopo Albin Kurti premier, Vjosa Osmani presidente. Con l'elezione in parlamento di domenica, attesa ma non scontata, la trasformazione generazionale della politica kosovara sembra portata ora a termine.
Gli accordi Ue-Turchia vanno applicati e Ankara deve permettere il ritorno sul proprio territorio dei migranti arrivati in Grecia ed a cui è stato negato il diritto d'asilo. Tra questi vi sono i cittadini siriani, per i quali la Turchia viene considerata “paese sicuro”.
Rimandato ancora una volta, causa pandemia. Il censimento nazionale in Macedonia del Nord, che doveva svolgersi dal 1 al 21 aprile, dopo due decenni di attesa, verrà rinviato al prossimo settembre. La decisione è arrivata ieri dopo un incontro tra il premier Zoran Zaev e il leader dell'opposizione di centro-destra Hristijan Mickoski.
Le autorità serbe sono sulla difensiva e stanno tentando di minimizzare le critiche contenute nella relazione sul paese adottata dal Parlamento europeo lo scorso 25 marzo.
Il 22 marzo Albin Kurti, leader del movimento Vetevendosje (autodeterminazione) è stato eletto primo ministro del Kosovo con 67 voti a favore e 30 contrari sui 120 deputati eletti nelle elezioni anticipate del 14 febbraio scorso.
Il 22 marzo, alle 3 del mattino, un camion con targa della Serbia si è ribaltato sull’autostrada A3 Belgrado-Zagabria nei pressi di Okučani in Croazia. Nel tir vi erano nascosti 24 cittadini siriani, tra i quali anche dei minori. Quattro sono morti, 19 sono rimasti feriti, sei sono in gravi condizioni.
Una recente analisi dell'agenzia Onu UNFPA, firmata dalla ricercatrice Alida Vračić e dal giornalista Tim Judah, evidenzia come la pandemia abbia aperto inaspettate opportunità per le aree rurali, anche nel sud-est Europa.
Più di 706.000 persone hanno ricevuto la cittadinanza di uno dei paesi dell'UE nel 2019, e tra i "nuovi europei", circa uno su dieci proviene dai Balcani occidentali, per un totale di circa 74.000.