Da più di un mese gli autotrasportatori stanno bloccando alcuni passaggi di confine, provocando non poche tensioni nelle relazioni tra Varsavia e Kyiv. I motivi della protesta e la situazione generale in Ucraina in diretta con Claudia Bettiol, corrispondente di OBCT, a "Buongiorno inBlu 2000" (20 dicembre 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Nervosismo crescente al confine tra Polonia e Ucraina: gli autotrasportatori polacchi bloccano il traffico in ambo le direzioni a causa di una protesta in corso dai primi di novembre. Un evento che sta provocando non poche tensioni nelle relazioni tra Varsavia e Kyiv
Con la sua recente visita a Washington, il premier romeno Marcel Ciolacu ha ribadito che Bucarest guarda ad una stretta collaborazione con gli Stati Uniti come elemento chiave per la sicurezza nell'area del Mar Nero, soprattutto dopo l'invasione russa dell'Ucraina
Armenia e Azerbaijan hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che ha sorpreso anche i commentatori più esperti. Anche se non è chiaro se questa possa essere la tanto attesa svolta nei negoziati, la comunità internazionale è stata unanime nell’accogliere favorevolmente l’iniziativa
Una guerra quasi dimenticata ma che prosegue senza sosta, dove gli ucraini continuano a resistere, in condizioni molto difficili, e dove è in corso una crisi politica interna. L'aggiornamento di Claudia Bettiol, corrispondente di OBCT da Kiyv, alla trasmissione "EstOvest" (10 dicembre 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Dopo la guerra lampo di settembre, che ha decretato la fine del Nagorno Karabakh armeno e secessionista, l'amministrazione di uno stato che oggi non esiste si è spostata in massa in Armenia. Il futuro di questa struttura politica resta oggi senza prospettive certe
Il sostegno alla guerra in Ucraina tra i cittadini russi continua ad essere alto: il perché, per molti analisti resta un vero mistero. Un contributo importante alla comprensione viene dall'ultima ricerca del Public Sociology Laboratory, che evidenzia la centralità di fatalismo e disorientamento nella società russa
Per la prima volta dall’invasione russa, la maggior parte dei cittadini statunitensi è contraria all’invio di aiuti a Kyiv. Il supporto all’Ucraina mostra crepe non indifferenti anche al Congresso e potrebbe essere definitivamente compromesso in vista delle presidenziali del 2024
Mentre i negoziati tra Armenia e Azerbaijan sembrano essere in fase di stallo, le commissioni di frontiera di entrambe le parti si sono incontrate il 30 novembre. Incontro simbolico o reale volontà di progresso?
Da tempo Viaggiare i Balcani è impegnata in un progetto di recupero e valorizzazione della storia e della memoria del Campo di concentramento di Chiesanuova. Qui tra 1942 e 1943 sono stati internati migliaia di sloveni e croati. Ora è il momento della ricerca storica, che necessita del prezioso sostegno di tutti per la pubblicazione di un volume sul tema
“L’incapacità di affrontare pienamente le atrocità della guerra e le cause profonde dei conflitti negli anni ’90 continua ad avere conseguenze devastanti sul rispetto dei diritti umani, sullo stato di diritto e sulla coesione sociale nella regione”. Lo ha affermato Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, alla diffusione di un rapporto sullo stato di avanzamento della giustizia di transizione nei paesi dell'ex-Jugoslavia
Diventa sempre più aggrovigliata la questione degli stati de facto nell'area post-sovietica, territori secessionisti sotto la protezione di Mosca spuntati nelle aree in cui il Cremlino ritiene di avere interessi strategici, e che con il tempo sono diventati sempre più esplicitamente presidi militari russi
In diretta da Kyiv Claudia Bettiol, corrispondente di OBCT, ha raccontato alla trasmissione “Mondo” di Radio Rai le condizioni di vita nella capitale ucraina e in altre zone del paese, dove la guerra prosegue a provocare morti e feriti oltre che situazioni di fame e freddo (28 novembre 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
La Serbia si è astenuta dal prendere una posizione ferma sulla guerra di Israele a Gaza, ma a Novi Pazar, nel sud-ovest del paese, le bandiere palestinesi sono ovunque
Dopo l'intervento militare dell'Azerbaijan in Nagorno Karabakh che a settembre ha provocato l'esodo di oltre 100mila armeni di quella regione, in assenza di un accordo tra Armenia e Azerbaijan, permane il rischio di nuovi scontri. L'analisi di Giorgio Comai di OBCT, alla trasmissione "EstOvest" (26 novembre 2023)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
La Serbia è l’unico paese europeo che non ha adottato sanzioni contro la Russia dopo l’aggressione all’Ucraina lanciata da Putin nel febbraio 2022. La decisione di non aderire alle misure adottate da Bruxelles dall’inizio del conflitto è però controversa
Di fronte alla guerra in Israele e alle notizie che stanno giungendo dalla Striscia di Gaza, la Croazia, così come il resto del mondo, è più spaccata che mai. Ma c'è veramente dell'empatia da parte dei croati? E a chi è diretta? Il commento di Boris Dežulović
Mentre la comunità internazionale si trova ad affrontare la sfida di far arrivare aiuti umanitari a Gaza nonostante le restrizioni in vigore, Cipro ha proposto la creazione di un corridoio marittimo per raggiungere i civili in difficoltà. L'UE è a favore, ma le difficoltà non mancano
A Kyiv lo scorso 26 ottobre Claudia Bettiol ha incontrato Vjačeslav Bondarenko - in arte "Slava Bo" - artista della regione di Luhans’k ed editore della rivista +/- Infinito (+/- Neskinčennist’), per parlare di arte, cultura e democrazia in tempo di guerra
Il 9 novembre del 1993 Lo Stari Most, il Ponte Vecchio, simbolo di Mostar, veniva distrutto dall'esercito croato-bosniaco che teneva la parte est della città sotto assedio. Costruito nel 1557 dall’architetto Hajrudin, discepolo di Sinan, padre dell’architettura ottomana classica. Sono trascorsi trent'anni da quel giorno e lo ricordiamo con alcune foto di quegli anni scattate da Mario Boccia.
Con la guerra lampo dello scorso settembre, il Nagorno Karabakh armeno ha cessato di esistere, e decine di migliaia di persone l'hanno abbandonato in tutta fretta per trasferirsi in Armenia, dove li aspetta un futuro pieno di incertezza
A seguito del conflitto Hamas-Israele in Caucaso settentrionale si sono verificati alcuni episodi violenti di antisemitismo. In Daghestan si è assistito ad una vera e propria caccia all'ebreo nell'aeroporto della capitale Makhachkala, dove la folla il 29 ottobre ha preso d'assalto un volo proveniente da Tel Aviv
Nei giorni scorsi la Georgia ha ospitato di nuovo il Tbilisi Silk Road Forum, un evento con taglio economico. Quest'anno per la prima volta un leader armeno ha parlato ad un evento di così alto livello a Tbilisi, e sullo stesso palco si sono trovati i premier di tutti e tre i paesi del Caucaso meridionale
La politica turca è stata sempre estremamente sensibile al conflitto israelo-palestinese. L’attacco di Hamas ad Israele e la successiva operazione militare israeliana a Gaza hanno riaperto dibattito e scontro anche in Turchia
Dopo che è saltato l'incontro tra i due leader caucasici al vertice di Granada lo scorso 5 ottobre, non c'è stato alcun altro incontro mediato dall'UE. Con sorpresa di molti sono stati però avviati colloqui regionali in Georgia e in Iran. Bruxelles non demorde e spinge per un incontro tra Aliyev, Pashinyan e Michel
Dal 15 al 19 novembre l'associazione Viaggiare i Balcani propone un viaggio verso Vukovar, nei giorni della commemorazione dell’assedio e del suo epilogo, per tentare di comprendere passato, presente e destino della comunità che abita questo territorio
Slavoj Žižek, pop star della filosofia mondiale e icona della sinistra ha acceso la scena della Fiera del libro di Francoforte. Al centro della polemica la sua posizione sulla questione israelo-palestinese
Ora che l’esodo di praticamente tutta la popolazione del Nagorno Karabakh è terminato, molti di quelli che sono costretti a rifarsi una vita ricominciando da zero riflettono su cosa – e chi – hanno lasciato indietro
Il rapporto particolare che Parigi ha con l'Armenia, per via della diaspora armena che vive in Francia, è sempre stato percepito da Baku come troppo di parte. L'Azerbaijan ritiene quindi la Francia un mediatore poco credibile nel processo di pace dopo la guerra del Karabakh
La transizione verde è una delle più grandi sfide del nostro tempo. L’Ucraina, tuttavia, non solo deve decarbonizzarsi, ma deve farlo nel mezzo di una guerra. Nonostante ciò, il Paese è già in fase di ricostruzione e fervono le discussioni su come rendere più verde l’economia