Diciannove anni. Tanto ci metterà la Bulgaria a vaccinare almeno il 70% della propria popolazione dal Covid-19 con l'attuale ritmo delle vaccinazioni. È questo il calcolo fatto da Politico e pubblicato nei giorni scorsi.
I due membri dell'UE sono allarmati dal repentino aumento dei casi di contagio da coronavirus. Entrambi i paesi hanno iniziato ad introdurre misure più restrittive per il contenimento dell'epidemia.
La Corte di Appello di Baku ha ordinato venerdì scorso il trasferimento del leader dell'opposizione Tofig Yagublu agli arresti domiciliari. La conferma è arrivata dal suo avvocato.
Una “ferita dolorosa per i nostri cittadini” e “un insulto per il nostro stato”. Sono parole pesanti quelle con cui la ministra degli Esteri kosovara Meliza Haradinaj si è rivolta nei giorni scorsi alla compagnia americana Apple Inc., attraverso una lettera ufficiale riportata interamente sul suo profilo Twitter .
Stamattina, alla clinica universitaria per le malattie respiratorie di Sarajevo (KCUS), è morto di Covid-19 il ministro per i Veterani e i Disabili della Federazione, Salko Bukvarević. Era stato ospedalizzato dieci giorni fa, a seguito del peggioramento del suo stato di salute.
Un gommone, con 26 persone a bordo, si avvicina alle coste dell'isola di Samo in Grecia, dopo aver lasciato la Turchia. Mentre la sagoma dell'isola si fa sempre più marcata all'orizzonte, ecco comparire una motovedetta della Guardia costiera greca.
Dopo il caso del centro geriatrico di Niš, dove decine di anziani sono risultati positivi al COVID19 – secondo la magistratura serba per responsabilità dirette del direttore - il virologo Predrag Kon, a capo della task-force di Belgrado sul coronavirus, ieri ha annunciato e poi ritirato le proprie dimissioni.
È stato attaccato con spranghe di ferro in pieno centro a Sofia: Slavi Angelov, caporedattore del settimanale “168 Chasa” è stato vittima ieri sera di un'aggressione violentissima, legata con tutta probabilità alla sua attività professionale.
Un fragoroso applauso ed esplosioni di gioia hanno salutato ieri il verdetto della Corte penale di Istanbul numero 30, che ha assolto nove dei sedici imputati nel processo Gezi, tra cui il filantropo Osman Kavala.
Un cittadino turco, residente in Bosnia Erzegovina da quindici anni, viene invitato a presentarsi nella stazione di polizia del cantone Una-Sava. Lì, in assenza di un avvocato, gli viene comunicato che il suo permesso di residenza è stato annullato, senza apparenti motivazioni. Segue trasferimento nel centro di detenzione di Lukovica e la probabile estradizione verso la Turchia.
All'indomani dell'operazione militare nel nord della Siria, chiamata dalle autorità Peace Spring, “Primavera di pace”, la Turchia stringe la morsa del controllo sui media e sull'opposizione. Una morsa che da qualche giorno colpisce giornalisti, emittenti, utenti dei social media e politici di opposizione.
Ce lo si aspettava sin dalle dimissioni del Primo Ministro Ramush Haradinaj, il 21 luglio scorso: il parlamento del Kosovo ha votato ieri a larga maggioranza per lo scioglimento, aprendo le porte alle elezioni anticipate.
Incapace di trovare un accordo unanime, il Consiglio dell'UE, ha annunciato ieri di posticipare, probabilmente almeno fino al prossimo ottobre, l'apertura dei negoziati di accesso all'UE con Albania e Macedonia del nord.
Il giocatore dell'Arsenal Henrikh Mkhitaryan non prenderà parte alla finale di Europa League di Baku contro il Chelsea per motivi politici legati alle sue origini armene.
L'ex presidente romeno Ion Iliescu sarà processato per crimini contro l'umanità, insieme ad alti membri della leadership politica e militare che guidò la rivoluzione romena del 1989 contro il dittatore comunista Nicolae Ceaușescu.
“Nei giorni scorsi ho ricevuto numerose minacce di morte. Ora mi trovo a Budapest, dove ho chiesto asilo politico alle autorità ungheresi. Sarò sempre fedele alla causa macedone, non mi arrenderò mai”.
Polizia e procura di Ruse, città Bulgara sul Danubio, lavorano “a tutte piste” per risalire all'assassino di Viktoria Marinova, conduttrice e direttrice amministrativa della tv locale TVN, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto sulle rive del grande fiume sabato 6 ottobre
La fabbrica di automobili Tofaş a Bursa, in Turchia, stabilimento che fa parte del gruppo Fiat Chrysler Automobiles, ha deciso di sospendere la produzione per 9 giorni ad ottobre a causa della diminuzione della domanda nel mercato interno. La fabbrica aveva già annunciato per i mesi di luglio ed agosto 18 giorni di interruzione per lavori di ristrutturazione annuale.
Con un colpo di scena degno dei migliori film gialli, il reporter di guerra russo Arkady Babchenko, dato per morto ieri a Kiev da tutti i media ucraini e internazionali (OBCT compreso) si è presentato, vivo e vegeto, ad una conferenza stampa dei servizi di sicurezza ucraini.
Il Tribunale dell'Aja è parzialmente tornato sui suoi passi relativamente all'assoluzione del marzo 2016 di politico serbo Vojislav Šešelj. Lo ha infatti condannato ieri a 10 anni di detenzione, che non dovrà scontare dato che ha trascorso all'Aja già un periodo superiore: dal 2003 al 2014, quando è rientrato in Serbia per motivi di salute.
Mercoledì 21 febbraio un attentatore solitario ha gettato una bomba nel cortile dell'ambasciata americana a Podgorica, per poi morire in una seconda esplosione, in quello che sembra un suicidio.
“Orgogliosa, infinitamente felice e grata a tutti i sostenitori! Questa è la Bosnia Erzegovina che vince!” Così Dunja Mijatović ha commentato su Twitter la sua elezione a Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa.
I professori Nuriye Gülmen e Semih Özakça sono stati arrestati con l’accusa di essere parte di un’organizzazione terroristica, dopo 75 giorni di sciopero della fame: contestano il proprio licenziamento, parte delle purghe massive in atto nella Turchia dello stato di emergenza.
Nella notte del 2 novembre un incendio si è sviluppato dentro l’antico monastero di Vardzia, in Georgia. Ora nel paese si discute di come tutelare il proprio patrimonio culturale.
Le nuove linee guida approvate giovedì scorso a Zagabria dai responsabili delle polizie dei paesi balcanici hanno avuto come conseguenza, negli ultimi giorni, una forte contrazione del numero di migranti che hanno attraversato il confine nel sud della Macedonia.
Sono morte congelate nella neve nei pressi dalla cittadina di Malko Tarnovo, poco dopo aver attraversato il confine tra Turchia e Bulgaria. Una donna e una ragazza di forse quindici anni, probabilmente afgane, sono state rintracciate – quando già era troppo tardi – da pattuglie della polizia di frontiera bulgara nel tardo pomeriggio di sabato 6 febbraio.
L'omicidio di due militari mercoledì sera a Sarajevo è stato qualificato come atto terroristico dalla Procura della Bosnia Erzegovina, ma non è ancora chiaro se l'assalitore abbia agito da solo o se ci sia un collegamento con le reti del radicalismo islamico.
Questa mattina intorno alle 8.30 è stato arrestato presso l'aeroporto internazionale di Dortmund Hanefija Prijić (Paraga), cittadino bosniaco di 52 anni.
Il 15 settembre rischia di essere ricordato come l'ennesima data drammatica per i profughi che stanno attraversando i Balcani per raggiungere i paesi dell'Ue.