Scoppia in Serbia il caso del presunto colpo di stato per rovesciare il premier Vučić. Una storia poco credibile e che rivela i movimenti sotterranei nella politica serba. Un’analisi
L'omicidio dell'avvocato e attivista non violento Tahir Elçi è l'ennesima, sanguinosa lacerazione in un'area che da mesi vive in uno stato di guerra civile
I piloni dell’alta tensione che portano la corrente dall’Ucraina alla Crimea sono stati fatti saltare. Gli attivisti che da mesi bloccano le merci in transito verso la penisola dicono che non è opera loro e il governo resta a guardare. Intanto la Russia procede con l’integrazione delle reti
L'omicidio di due militari mercoledì sera a Sarajevo è stato qualificato come atto terroristico dalla Procura della Bosnia Erzegovina, ma non è ancora chiaro se l'assalitore abbia agito da solo o se ci sia un collegamento con le reti del radicalismo islamico.
La doppia visita di Aleksandar Vučić a Sarajevo e Srebrenica è stata accolta con favore dai media e dal pubblico della Bosnia Erzegovina. Ma per valutare i risultati concreti del nuovo corso del premier serbo occorrerà ancora tempo
Dopo le prime manifestazione di protesta al governo Đukanović, con intervento pesante della polizia, domenica scorsa i cittadini sono scesi di nuovo in piazza. L’opposizione chiede di andare al voto
Dopo la recente visita del premier serbo Aleksandar Vučić a Mosca, la Serbia si trova ancora di più tra due mondi: vorrebbe migliorare i rapporti con la Russia ma rimane strettamente legata a Bruxelles e Washington
Nella notte di venerdì un incendio in una discoteca della capitale ha causato decine di morti, tutti giovanissimi. Il paese è in lutto e si dibatte del perché non era stata rispettata alcuna elementare norma di sicurezza
Questa mattina intorno alle 8.30 è stato arrestato presso l'aeroporto internazionale di Dortmund Hanefija Prijić (Paraga), cittadino bosniaco di 52 anni.
Nel 1990 i minatori arrivarono nella capitale Bucarest per reprimere manifestazioni di protesta contro l'allora presidente Iliescu. Vi furono morti e feriti. Ora riaperte le indagini su quanto accaduto
Uniformi militari nere, in fila sull’attenti. Un tremendo déjà-vu della Germania di Hitler. Accade in Croazia ed è la milizia del partito di Branimir Glavaš, già condannato per crimini di guerra e candidato nelle prossime parlamentari
40 feriti tra dimostranti e poliziotti durante gli scontri di sabato sera in Montenegro. L'opposizione chiede le dimissioni del governo Đukanović e la tenuta di libere elezioni, in un paese dove il primo ministro è al potere dai primi anni '90
Annullata la condanna in primo grado per corruzione a carico dell’ex premier croato Ivo Sanader. Libertà su cauzione e si riparte col processo da capo. Il tutto alla vigilia delle politiche dell’8 novembre
Breve, intensa e piena di retorica bellicosa. Così è stata la piccola guerra commerciale scoppiata la settimana scorsa tra Croazia e Serbia, sull’onda lunga della crisi dei rifugiati. Un’analisi
Le relazioni con Bruxelles e Washington da un lato e Mosca dall'altro è la principale - ma non la sola - "questione aperta" fra il premier Aleksandar Vučić e il presidente Tomislav Nikolić. Un'analisi
La crisi dei rifugiati ha colpito anche la Croazia, che dopo soli due giorni dall'arrivo dei primi profughi ha chiuso la frontiera con la Serbia, prolungando così la loro agonia nel loro viaggio verso Austria, Germania e altre destinazioni dell’Europa settentrionale
Con l'avvio del nuovo anno scolastico sono riprese in Bosnia Erzegovina le polemiche sulla lingua curricolare utilizzata per l'insegnamento alla minoranza bosniaco musulmana in Republika Srpska. Il caso di Nova Kasaba
Il 15 settembre rischia di essere ricordato come l'ennesima data drammatica per i profughi che stanno attraversando i Balcani per raggiungere i paesi dell'Ue.
Il recente accordo tra Belgrado e Pristina siglato a Bruxelles viene interpretato diversamente dalle parti in causa. La posizione della Serbia in questa analisi
La recente iniziativa popolare, indirizzata alla presidente della Repubblica, per l'introduzione nell’esercito croato del saluto ustascia “Per la patria pronti” ha sconvolto l’opinione pubblica del paese, confermando ancora una volta quanto sia persistente il retaggio fascista
Si è tenuto nella capitale austriaca il secondo incontro del cosiddetto "processo di Berlino", una serie di incontri per rilanciare l'economia del sud-est Europa. Migranti, cooperazione regionale e infrastrutture i temi affrontati
Le autorità macedoni hanno proclamato ieri lo stato d'emergenza a seguito dell'intensificarsi del numero di migranti che, provenienti dalla Grecia, passano attraverso il paese nella loro rotta verso l'Ue.
Sembra ci sia fretta di condannarla. Il processo a carico di Khadija Ismayilova, tra le principali giornaliste investigative azere, in carcere dal dicembre scorso, è iniziato lo scorso 24 luglio e potrebbe chiudersi già questa settimana
Isola di Kos, Grecia, uno dei lembi più orientali dell'UE e teatro quest'estate della tragica epopea di migranti provenienti da Siria, Pakistan e Afghanistan. L'incontro con alcuni di loro
In conflitto continuo con il presidente Klaus Johannis, dopo essere stato sconfitto alle presidenziali, ed in difficoltà con il suo stesso partito social-democratico, il premier romeno Victor Ponta sembra ora intenzionato a giocare la carta del nazionalismo per rilanciarsi.
La celebrazione del ventennale dell'operazione militare Oluja (Tempesta) non ha solo inasprito le relazioni tra Zagabria e Belgrado, ma ha persino creato delle divisioni all'interno della stessa Croazia
Due dei cinque giganti petroliferi, l’americana Marathon Oil e l’austriaca OMV, rinunciano alle trivellazioni in Adriatico. La prima vittoria del fronte "SOS per l'Adriatico"
In Croazia il giorno in cui furono cacciati oltre 200.000 serbi si celebra con una parata militare, in Serbia invece è lutto nazionale. Se il governo di Zagabria tace sulle vittime, a Belgrado non è mai stato confermato ufficialmente il loro numero
Al governo dell'entità della Federazione di Bosnia Erzegovina pressano per una riforma della legge sul lavoro. I sindacati però non ci stanno, e sono scesi in piazza a Sarajevo