Cronaca

Kosovo, le reazioni dopo Kumanovo

15/05/2015 -  Violeta Hyseni Kelmendi Pristina

Dopo gli scontri a Kumanovo le istituzioni kosovare prendono le distanze da qualsiasi coinvolgimento nella vicenda. Secondo le autorità macedoni i leader del gruppo armato sono cittadini del Kosovo. Ma per gli analisti di Pristina non sono stati chiariti i dubbi sull'identità e sugli obiettivi del gruppo armato

Montenegro: la terra promessa è la Bassa Sassonia

15/05/2015 -  Aida Skorupan

Sono molti i cittadini dei Balcani a tentare la via dell'emigrazione. In pochi mesi, dal nord del Montenegro, più di 3500 persone sarebbero partite per la Germania, ed in particolare per la Bassa Sassonia. Vijesti ha raccolto le testimonianze di alcuni di loro

La Serbia e la crisi in Macedonia

14/05/2015 -  Dragan Janjić Belgrado

Il recente scontro armato nella cittadina di Kumanovo, in Macedonia, viene sfruttato dal governo di Belgrado per spostare l’attenzione dell’opinione pubblica dal tema del Kosovo al supposto pericolo della Grande Albania. Un’analisi

Macedonia, dopo Kumanovo

12/05/2015 -  Ilcho Cvetanoski

La Macedonia tenta di fare i conti con gli scontri armati che sabato scorso hanno sconvolto la città di Kumanovo. Al centro del dibattito il nazionalismo pan-albanese, ma anche sospetti di un tentativo di distrarre l'opinione pubblica dagli scandali che scuotono il governo

Skopje: manifestazioni e scontri

06/05/2015

Dal pomeriggio di ieri manifestazioni e scontri nella capitale macedone Skopje a seguito di nuove rivelazioni del capo dell'opposizione. Le manifestazioni sono partite infatti a seguito della ventinovesima conferenza stampa del leader dell'opposizione Zoran Zaev, nel contesto dello scandalo intercettazioni telefoniche, durante la quale sono state rivelate informazioni relative all'omicidio di un giovane macedone, Martin Neškovski, nel 2011.

Gogna mediatica per l'Ombudsman serbo

05/05/2015 -  Dragan Janjić Belgrado

L'Ombudsman serbo, Saša Janković, da mesi è sotto attacco. Una campagna orchestrata dai circoli di governo e dai media ad essi vicini cerca di denigrarne la funzione e di colpirlo personalmente. Un'analisi della vicenda

Jasenovac: la grave assenza

30/04/2015 -  Jelena Lovrić

Domenica scorsa a Jasenovac si è ricordato il 70mo anniversario della liberazione del campo di concentramento ustascia. La presidente croata Kolinda Grabar Kitarović non si è presentata, senza darne ragione. Un commento

Yerevan, 24 aprile 2015

27/04/2015 -  Simone Zoppellaro Yerevan

Centinaia di migliaia di armeni provenienti da ogni parte del mondo hanno camminato fianco a fianco dal centro della capitale al Memoriale di Tsitsernakaberd, per ricordare il centenario del genocidio

Slovenia: processo Janša, tutto da rifare

27/04/2015 -  Stefano Lusa

Secondo la Corte costituzionale è tutto da rifare. Janez Janša, ex premier e tra i fondatori della Slovenia indipendente, si vede così cancellata la pena comminatagli nell'ambito del caso Patria, i blindati finlandesi venduti all'esercito sloveno. E torna sulla scena politica da martire

Albania: alle radici del caso Doshi

21/04/2015 -  Nicola Pedrazzi Tirana

Il cosiddetto “caso Doshi” chiama sia da parte albanese che da parte europea una seria riflessione di sistema: l’amara realtà a cui ci riconduce esula infatti dai singoli episodi che compongono quest’incresciosa vicenda: è la realtà della politica albanese. Un'analisi

Miracolo a Yerevan

17/04/2015 -  Simone Zoppellaro Yerevan

Le parole pronunciate da Papa Francesco domenica sul genocidio armeno hanno raggiunto una Yerevan in preda all'entusiasmo. Freddezza invece per il basso profilo che il governo italiano sembra riservare alle prossime celebrazioni del centenario

Armenia: il 25 aprile

15/04/2015 -  Maria Titizian Yerevan

Il giorno dopo la commemorazione del centenario del Genocidio armeno, inizierà un nuovo secolo. Facciamone il nostro secolo. Un commento

Svetozar Marović: 3,8 milioni di dollari in Svizzera

08/04/2015 -  Miranda Patrucić Dejan Milovac

Un team internazionale di giornalisti entra in possesso dei dati di una banca svizzera e scopre un conto corrente di 3,8 milioni di dollari intestato alla moglie del politico montenegrino Svetozar Marović. L’inchiesta giornalistica che sta scuotendo il Montenegro

Intercettazioni in Macedonia, un film senza happy end

03/04/2015 -  Ilcho Cvetanoski

Da mesi la politica macedone è sconvolta dallo scandalo delle intercettazioni illegali, portate alla luce dall'opposizione socialdemocratica. Una crisi profonda, non solo politica ma etica e sistemica. Un approfondimento

Turchia: morto il magistrato preso in ostaggio

01/04/2015

Mehmet Selim Kiraz, il magistrato preso in ostaggio nel Palazzo di Giustizia di Istanbul dal DHKP-C, è morto in ospedale poco dopo il blitz delle teste di cuoio turche. Nell'assalto sono stati uccisi anche i due sequestratori.

E la Găgăuzia vota per Mosca

27/03/2015 -  Danilo Elia

Con una campagna elettorale influenzata dallo scontro tra Russia e Occidente e dalla crisi in Ucraina, lo scorso 22 marzo si sono concluse le elezioni in Găgăuzia. Come da pronostico la poltrona di governatore della regione autonoma è andata alla candidata filorussa Irina Vlakh

Montenegro, il conto svizzero della famiglia Marović

23/03/2015 -  Luka Zanoni

Una recente inchiesta condotta dal team investigativo OCCRP e dalla ong MANS ha rivelato un conto segreto svizzero con 3,8 milioni di dollari intestato alla moglie di Svetozar Marović, uno dei politici di spicco del partito di governo. Intervista con Vanja Ćalović, direttrice di MANS

Macedonia: quel terribile "diploma" dai servizi segreti

18/03/2015 -  Meri Jordanovska

Da settimane in Macedonia il principale partito d'opposizione, l'SDSM, sta rivelando al pubblico le trascrizioni di intercettazioni telefoniche illegali che sarebbero opera del governo del premier Gruevski. Recentemente hanno consegnato a molti giornalisti alcuni faldoni contenenti le loro intercettazioni. Un editoriale

I ceceni e la guerra ucraina

18/03/2015 -  Giovanni Bensi

Isa Munaev, comandante a Grozny durante la seconda guerra cecena, recentemente è morto nel Donbass. Era a capo di un battaglione pro-ucraino titolato a Dudaev

Petrolio in Croazia, un referendum deciderà le sorti dell’Adriatico?

13/03/2015 -  Giovanni Vale Zagabria

Il premier croato apre ad un referendum sulle trivellazioni in Adriatico. Esultano gli ambientalisti ma chiedono un'adeguata campagna di informazione. Intanto Italia e Slovenia hanno chiesto alla Croazia di partecipare alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica

Albania: il caso Doshi scuote la politica

13/03/2015 -  Gjergji Kajana

La denuncia di un deputato che ha accusato il presidente del parlamento albanese Ilir Meta di essere il mandante di un tentativo di assassinio nei suoi confronti sta causando gravi ripercussioni sulla dinamica opposizione-maggioranza nel paese

Azerbaijan: oltre il luccichio dei Giochi europei

11/03/2015 -  Arzu Geybullayeva

A giugno Baku ospiterà la prima edizione dei Giochi olimpici europei. E' l'ennesimo grande evento internazionale ospitato dall'Azerbaijan nonostante nel paese i diritti umani vengano costantemente e pesantemente violati

Azerbaijan: il crollo del manat

26/02/2015 -  Nargiz Rashid *

Nonostante le rassicurazioni del potere anche l'Azerbaijan è stato colpito da una grave instabilità finanziaria. In un giorno solo il manat, moneta nazionale, è stato svalutato del 30% rispetto all'euro, con forti perdite per i risparmiatori e un conseguente aumento dei prezzi

Sarajevo più vicina a Bruxelles

24/02/2015

Il Parlamento della Bosnia Erzegovina ha adottato ieri mattina una dichiarazione di impegno a proseguire nel percorso di integrazione europea, adottando le riforme necessarie.

Serbia, le divergenze parallele

18/02/2015 -  Dragan Janjić Belgrado

Da settimane in Serbia è scontro aperto tra l’Ombudsman Saša Janković e il ministero della Difesa serbo. Quest’ultimo sembra ostacolare un'inchiesta sul pestaggio del fratello del premier serbo durante il Gay Pride 2014

Le parole del Papa

17/02/2015 -  Refik Hodžić* New York

La visita di Papa Francesco a Sarajevo potrebbe aiutare la Bosnia Erzegovina ad uscire dal limbo in cui è bloccata da 20 anni. Molto dipenderà dalle sue parole, e azioni

Glavaš libero, sarà anche assolto?

30/01/2015 -  Drago Hedl Osijek

Una sentenza della Corte costituzionale croata ha permesso a Branimir Glavaš di uscire dal carcere bosniaco dove scontava una pena per crimini di guerra. Martedì scorso il Tribunale di Zagabria ha tolto il mandato di cattura che gli impediva di fare ritorno in Croazia. Domenica 1 febbraio è atteso il suo rientro a Osijek

Armenia: la morte del piccolo Seryozha

26/01/2015 -  Simone Zoppellaro Yerevan

La strage perpetrata da un soldato russo di stanza nella base di Gyumri provoca un'ondata di indignazione nell'opinione pubblica armena, che si interroga sul delicato rapporto con Mosca e sulla crescente militarizzazione della società

Macedonia: gli studenti, strada del cambiamento?

21/01/2015 -  Artan Sadiku

Sono scesi nelle strade in novembre e poi, a migliaia, in dicembre. Gli studenti macedoni protestano contro alcune novità che il governo vuole introdurre nell'accesso allo studio. Ma la loro può trasformarsi nella protesta di un paese intero

Charlie e la Turchia

19/01/2015 -  Fazıla Mat Istanbul

L'attentato a Charlie Hebdo ha avuto forti ripercussioni in Turchia, paese dove le questioni legate a identità religiosa, laicità, censura e libertà di stampa sono da tempo sotto i riflettori. Un approfondimento