Tra meno di un mese la Turchia andrà a rinnovare il parlamento ed eleggere il presidente. Gli attori in lizza, alleanze e sondaggi in un paese che si appresta ad elezioni anticipate in stato di emergenza
Dal 1991 ad oggi Milo Đukanović è stato sei volte premier e una volta presidente della Repubblica. Con la vittoria al primo turno di domenica 15 aprile il leader del Partito democratico socialista si appresta a ricoprire il secondo mandato presidenziale.
L'11 aprile scorso si sono tenute in Azerbaijan le elezioni presidenziali anticipate. Ilham Aliyev, presidente uscente, si è guadagnato un quarto mandato con l'86% dei voti. La Commissione elettorale centrale ha reso noto che l'affluenza sarebbe stata del 74.5%.
Il 15 aprile prossimo si terranno le elezioni per eleggere il presidente del Montenegro, tuttavia fino a pochi giorni fa non si sapeva ancora chi fossero i candidati alla presidenza. Un’anomalia che la stampa locale ha bollato come reality show elettorale.
Secondo i dati preliminari, sulla base del 70% delle schede scrutinate, sono solo quattro le liste che hanno superato la soglia del 5% alle elezioni locali della capitale serba e si è imposto il partito del presidente della Serbia Vučić.
A meno di due settimane dalle elezioni per il sindaco di Belgrado, il Partito progressista serbo del presidente Vučić fa di tutto per non perdere quella che è considerata una delle cariche politiche più importanti del paese
Erano previste per il prossimo ottobre, ma a sorpresa il capo dello Stato con un decreto le ha anticipate all'11 aprile. Cosa ha spinto Ilham Aliyev a questo gesto apparentemente improvvisato?
Col 55,99% dei voti, il conservatore Nikos Anastasiades è stato rieletto ieri presidente della Repubblica di Cipro. Anastasiades (Raggruppamento democratico – DYSI) ha superato al ballottaggio Stavros Malas, appoggiato dal Partito progressista del Lavoratori (AKEL).
Come da pronostico l’ex calciatore del Milan ha vinto al primo turno le elezioni amministrative di sabato 21 ottobre, diventando così il primo cittadino della capitale georgiana
Domenica 25 giugno si è votato per il rinnovo dei 140 seggi del parlamento albanese. Il Partito socialista dell’attuale premier Edi Rama ha superato ogni previsione raggiungendo da solo i numeri per controllare la maggioranza
Tiene la destra croata e guadagna qualche contea, l’opposizione socialdemocratica si aggiudica Fiume e la regione quarnerina, mentre alla guida di Zagabria resta ancora Milan Bandić
Dopo più di 10 anni di governo VMRO-DPMNE i Socialdemocratici sono ora alla guida di una nuova compagine governativa. Ma quello della democrazia macedone resta un futuro incerto
Socialisti e democratici hanno infine trovato un accordo che consentirà lo svolgimento di elezioni regolari. Ma a quale prezzo? E davvero si è tornati alla “normalità”? Un commento
Domenica 21 maggio si sono tenute le elezioni amministrative in Croazia. I principali risultati delle contee e dei comuni più importanti, in attesa del ballottaggio del prossimo 4 giugno
Boicotta il parlamento da mesi e ha fatto scadere i termini per registrare le proprie liste alle elezioni politiche del 18 giugno. In Albania l'opposizione fa muro contro il governo
Migliaia di cittadini in piazza in tutta la Serbia per manifestare contro lo strapotere di Aleksandar Vučić, denunciano irregolarità commesse durante la tornata elettorale per le presidenziali
Tre sono i paesi non riconosciuti, o solo parzialmente riconosciuti, nel Caucaso del Sud: l’Abkhazia, l’Ossezia del Sud, il Nagorno-Karabakh. Per tutti, il 2017, è anno di elezioni. Una rassegna
Domenica 2 aprile l’Armenia ha rinnovato il suo parlamento. I risultati parziali, comunicati dalla Commissione elettorale centrale, riportano che il Partito Repubblicano del presidente Serzh Sarksyan ha ottenuto il 49,7 per cento dei voti mentre il partito di opposizione Armenia Prospera, di Gagik Tsarukyan si è fermato al 27,84 per cento.
Nessuna sorpresa alla tornata elettorale per le presidenziali di domenica 2 aprile. Aleksandar Vučić è stato eletto presidente della Serbia con il 55% dei voti
Ultimi giorni di campagna elettorale per le presidenziali in Serbia. Campagna dove non si sono risparmiati i colpi più bassi, attacchi alle famiglie e alle consorti dei candidati, minacce fisiche e verbali… Una campagna per le presidenziali che si è trasformata in uno spazio di lotta aperta, con un lottatore che la sta facendo da padrone, essendo in posizione di vantaggio: è il leader del partito che guida il governo ed è il primo ministro. La sua presenza sui media nazionali è stata schiacciante rispetto a quella degli altri candidati, ma la ciliegina sulla torta, si sa, è riservata al gran finale, all’ultimo giorno prima del silenzio elettorale.
Internet è uno strumento utile per gli elettori. Ma occorre districarsi tra censura, fake news e attacchi informatici. Share Foundation di Novi Sad ha monitorato le prossime presidenziali in Serbia
Il 2 aprile prossimo l’Armenia è chiamata a rinnovare il suo parlamento e lo farà con una contestata legge elettorale. Opinioni e aspettative in questa analisi
Secondo l'ex Ombudsman serbo Saša Janković, candidato alle elezioni presidenziali del 2 aprile, "L'Ue sta sacrificando la sicurezza di lungo termine per una stabilità di breve termine"
In vista delle imminenti presidenziali la scena politica serba si fa sempre più movimentata. Il conflitto emerso tra il premier Vučić e il presidente uscente Nikolić è l'inizio del calo di consensi per l'SNS?
È già partita, di fatto, la campagna elettorale per le presidenziali serbe che si terranno fra un paio di mesi. Noti i candidati dell’opposizione, ancora incertezze su quello della coalizione di governo
Vittoria netta per il Partito social-democratico romeno alle politiche di domenica scorsa. Sarà in grado il nuovo esecutivo di fare i conti con la corruzione che affligge il paese?
Domenica 11 dicembre in Romania si elegge il nuovo parlamento. Si vota nel paese al secondo posto per povertà nell'Ue, nonostante il tasso di crescita economica più alto dell'Unione
La prossima primavera si terranno le presidenziali in Serbia. Sia governo che opposizione stanno già pensando a chi candidare. E si profilano anche possibili candidati indipendenti
E' stato un vero e proprio trionfo per “Sogno georgiano” il ballottaggio dello scorso 30 ottobre con cui si sono chiuse le elezioni parlamentari in Georgia. Il partito di governo, fondato dal tycoon Bidzhina Ivanishvili ha conquistato ben 48 dei 50 seggi rimasti in lizza dopo il primo turno tenutosi l'8 ottobre.