Deluso chi si aspettava grandi manifestazioni di piazza in Kosovo dopo il pronunciamento della Corte Internazionale di Giustizia. La soddisfazione non manca, ma a Pristina l'attenzione è concentrata anche sul caso Haradinaj e sugli ultimi arresti eccellenti per corruzione
Il ruolo centrale e le molteplici sfide dello sviluppo rurale in Bosnia Erzegovina: come si muovono la Cooperazione Italiana e le ONG del nostro Paese in questo settore
"Mai più con la Georgia. Anche perché l'Abkhazia può vantare più argomenti di Pristina per aspirare a diventare uno vero Stato". Parla Sergei Shamba, da febbraio 2010 premier della repubblica secessionista de facto. Affacciata sul mar Nero e, all'indomani della sentenza Onu all'Aja, su un futuro non impossibile
La diplomazia internazionale all'indomani dell'intervento Nato del 1999 rinunciò a sciogliere nodi importanti. E ora il parere dell'Aja accentua il carattere non negoziale del futuro del Kosovo. Una nuova brusca virata su una questione sensibile. Che accentuerà instabilità e rancore
23/07/2010 -
Dopo la sentenza
La dichiarazione di indipendenza di Pristina, proclamata nel febbraio 2008, “non viola le norme internazionali”. Lo ha deciso giovedì 22 luglio la Corte Internazionale di Giustizia, rispondendo ad una richiesta di “parere consultivo” avanzata dalla Serbia.
Una decisione accolta con animo diametralmente opposto a Pristina e Belgrado. “Questo è un giorno storico”, ha dichiarato il premier kosovaro Hashim Thaci. “Continuiamo la nostra lotta”, ha replicato Vuk Jeremić, ministro degli Esteri serbo, annunciando l'intenzione di portare a settembre la questione in Assemblea generale dell'Onu.
La battaglia si sposta, ancora una volta sul piano politico. Pristina tenterà in questi mesi di assicurarsi quanti più riconoscimenti possibili, Belgrado di limitarli, per avere i numeri sufficienti a veder passare una risoluzione a suo favore. Prospettiva che però, al momento, appare piuttosto improbabile.
Le conseguenze a breve del "parere" espresso dalla Corte di giustizia sull'indipendenza di Pristina, il possibile effetto domino, gli schieramenti in gioco. Ecco titoli e commenti dalla stampa italiana, Usa ed europea
L'indipendenza del Kosovo non è illegale, ma non si dice se è legittima. La Corte dell’Aja, schierandosi a larga a maggioranza (10 a 4), si è attenuta strettamente al parere tecnico. La risposta politica arriverà a settembre dall’Assemblea generale Onu. Ma per Bruxelles è già scampato pericolo
“Alhemija 1970-2010". Questo il titolo della grande esposizione personale di Edo Numankadić chiusa a metà giugno a Sarajevo. Una dichiarazione di autonomia dell’arte: 370 opere tra tele, carte e installazioni, 40 anni di attività in mostra. I racconti di una vita in questa intervista con l'artista sarajevese. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Con la partecipazione del primo ministro turco Erdoğan a fianco del presidente bosniaco Silajdžić e di quello serbo Tadić alla commemorazione del genocidio di Srebrenica e la firma a Belgrado di sei accordi di cooperazione tra Serbia e Turchia, Ankara esporta la sua politica di “zero problemi coi vicini” anche nei Balcani
Apre domani la sedicesima edizione del Sarajevo Film Festival, palcoscenico che nel corso di questi anni ha rivelato talenti, opere e personaggi dal cuore dei Balcani. Un'edizione ricca di ospiti e film importanti e che si concluderà sabato 31 luglio con la consegna dei premi
Virtuoso clarinettista di fama internazionale, con la sua "Wedding band" Ivo Papazov Ibrjama è un vero biglietto da visita della musica bulgara. Lo abbiamo incontrato per parlare della tradizione dei grandi matrimoni in Tracia, della famiglia e della donna bulgara
Al via per Armenia, Georgia e Azerbaijan l'iter per l'accordo di associazione con l'Unione europea, un'intesa politico-commerciale destinata ad essere perfezionata nei prossimi due anni. Ma il filo con il Caucaso del sud è riannodato
A party in which everything (and nothing) has changed. It is the Socialist Party of Serbia (SPS), today the pillar of a pro-European government, yesterday Milošević’s political creature. At its helm is Ivica Dačić, the man who succeeded in bringing the socialists back to the center of the Serbian political system without explicitly disowning the legacy of the 90s
In autunno la Bosnia va al voto. E i costi sono per lo più sulle spalle dei cittadini. Ogni anno pagano circa 10 milioni di euro per i partiti politici e le campagne elettorali. Esclusi stipendi e compensi degli eletti. Senza nessuna trasparenza e con continue violazioni di legge
Una serata a Pristina. Un gruppo di persone al bar, durante i recenti mondiali di calcio. Un incontro fra giovani di Bosnia Erzegovina, Kosovo e Serbia. Un seminario sulla memoria e l'elaborazione del conflitto. Riflessioni a margine di un percorso difficile, non solo nei Balcani
In North Ossetia, an increasing number of people are able to fulfil the dream of owning their own home. A deeper journey into Vladikavkaz's real-estate market winds through construction scandals, bank offers, new mansions, and Stalinist apartments
Se ne parlava da un decennio, senza risultati concreti. Alla fine, a portare a Trieste i presidenti di Italia, Slovenia e Croazia per un gesto di riconciliazione sul tormentato passato del confine orientale è riuscito, grazie alla sua fama e un po' per caso, il maestro Riccardo Muti
Un fenomeno in crescita, favorito da fattori economici, politici, ma anche culturali. È il razzismo, che trova radici sempre più profonde in Italia e in Europa, e a cui il Vecchio continente fatica a dare risposte sostanziali. OBC ne ha parlato con l'antropologa Annamaria Rivera
Vidovdan, il giorno di "San Vito". In Kosovo molto più che una ricorrenza religiosa, un anniversario fondante per la comunità serba. Quest'anno però le celebrazioni a Gazimestan, pur condite da qualche incidente, sembrano aver avuto una carica politica meno marcata
In early July, a series of political incidents in Mitrovica resulted in a death and several injured people. After ten years of conflict over Serbian-controlled north Kosovo, the divided city of Mitrovica emerges again on the Kosovo and international political agenda