L'Ucraina è uno dei pochi paesi dove la maternità surrogata è legale e commerciale. Agenzie e cliniche private offrono questi servizi alimentando il cosiddetto “turismo dell’utero in affitto”. Molte donne ucraine lo fanno per denaro, ma a quale prezzo?
La più grande ed importante organizzazione internazionale per la sicurezza regionale si è trovata da un giorno all'altro senza i suoi dirigenti. Dalla scorsa settimana, per via del veto di Azerbaijan Turchia e Tajikistan, l'OSCE è senza vertici
La rete “RiVolti ai Balcani” è nata per rompere il silenzio sulla “rotta balcanica” e denunciare quanto sta avvenendo in quei luoghi. Composta da oltre 36 realtà e singoli, di recente ha presentato in conferenza stampa il Dossier dedicato
Nei primi anni '90 nella sua veste di parlamentare europeo, Alexander Langer intensifica il suo rapporto con i territori della ex Jugoslavia partecipando a diverse iniziative nella ricerca di soluzioni al conflitto in corso. A 25 anni dalla sua scomparsa, avvenuta pochi giorni prima della caduta di Srebrenica, la Fondazione Langer di Bolzano ha organizzato alcuni eventi per ricordarlo
Mentre in Serbia esplode l'epidemia da coronavirus e si tenta di far ripartire i negoziati per la normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina, proteste spontanee contro il governo vengono represse con spropositata violenza
Sabato 11 luglio Rai Radio3 dedica la propria programmazione a Srebrenica, nel 25esimo del genocidio. Mentre al Memoriale di Potočari sarà in corso la commemorazione delle vittime, con un numero ridotto di presenze a causa delle misure di sicurezza dovute alla pandemia Covid-19
Grazie a RTM Volontari nel Mondo molte donne del Kosovo hanno trovato rifugio in centri antiviolenza. Con percorsi di reiserimento sociale e lavorativo hanno trovato non solo una "casa" ma anche la possibilità di un nuovo futuro per sé e i propri figli
Quali parole dobbiamo abbandonare e quali dobbiamo invece riscoprire per ridare voce nel dibattito pubblico a coloro che non si arrendono a odio e intolleranza? Quali cornici interpretative sono più efficaci per veicolare discorsi che vogliono trasmettere valori come eguaglianza, rispetto ed empatia verso il prossimo? Ne abbiamo parlato con esperti di migrazione e comunicazione delle migrazioni, attivisti, giornalisti, a partire dall'esperienza di RiVolti ai Balcani, una rete in difesa dei diritti delle persone migranti lungo la Rotta balcanica
Selma Musić scomparve nel 1995 durante la presa di Srebrenica. Allora aveva 7 anni. Da allora i genitori ne hanno cercato le tracce, sebbene si cominciasse a pensare che fosse stata uccisa dai soldati di Ratko Mladić. Ma nel 2019 hanno scoperto in una foto che era arrivata sana e salva sul territorio della Federazione. Una speranza per continuare la loro ricerca, per la quale Elvira, sorella di Selma, chiede aiuto
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E’ iniziata il 7 luglio la campagna “Insieme contro il virus della negazione” promossa da “SENSE Centro per la giustizia transizionale” con il coinvolgimento di realtà della società civile di Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro e Kosovo
Metodo Srebrenica è uno sconvolgente romanzo documentario edito da Bottega Errante in cui il suo autore, Ivica Đikić, non intende spiegare perché è successo il genocidio di Srebrenica ma come è successo. Recensione
Il Montenegro ha approvato una legge che consente unioni civili tra persone dello stesso sesso. “Un passo verso la famiglia delle democrazie più sviluppate", ha commentato il presidente montenegrino Milo Đukanović.
Nel Donbas i minatori sono scesi in sciopero per mancato pagamento dei salari. Le autorità locali hanno risposto con la repressione: isolamento degli scioperanti, taglio delle linee telefoniche, arresti e multe. Intanto il conflitto, seppur nel silenzio internazionale, continua
E' una rete composta da 36 organizzazioni che si battono per i diritti lungo la cosiddetta “Rotta balcanica”, per denunciare quanto sta avvenendo e per stare al fianco di chi è più vulnerabile
BIRN ha dedicato una serie di approfondimenti alle vittime dimenticate del conflitto in Bosnia Erzegovina, tra queste le vittime civili nel villaggio di Šušanj, vicino a Zenica, uccise nel 1993
Mentre il mondo si indigna e protesta dopo la morte di George Floyd per denunciare la violenza istituzionalizzata, lungo la Rotta balcanica sono anni che i migranti vengono picchiati e persino torturati. Una pratica brutale spesso taciuta, anche dalla stessa UE
In carcere da innocente dopo un processo farsa, condannato solo per aver fatto il suo lavoro di giornalista, Nedim Türfent deve tornare libero: lo chiedono più di 40 organizzazioni per la libertà di stampa e i diritti umani in un appello aperto alle adesioni di tutti
Grazie al lavoro di verifica realizzato da Amnesty International sono state confermate le uccisioni di due uomini al confine tra Grecia e Turchia avvenute ad inizio marzo, così come le violenze nei confronti dei rifugiati da parte delle forze schierate dalla Grecia alla frontiera
L'Ordine degli psicologi dell'Albania ha deciso di mettere al bando la cosiddetta "terapia di conversione", ovvero il tentativo di cambiare l'orientamento sessuale di una persona. Ma in Albania molto resta da fare sui temi Lgbt
Una recente ricerca condotta da BIRN e Share Foundation ha messo in luce una serie di casi di violazione dei diritti digitali in Serbia, Bosnia Erzegovina, Ungheria, Croazia, Romania e Macedonia del Nord
Non è legittimo eseguire le riammissioni dei migranti in Slovenia senza un previo esame delle situazioni individuali ed un effettivo coinvolgimento delle persone interessate. Lo denuncia l'Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione che chiede alle istituzioni italiane di interromperle immediatamente
Il 31 maggio 1992 le autorità serbo-bosniache di Prijedor imposero ai cittadini non-serbi di portare al braccio una fascia bianca. In migliaia vennero poi rinchiusi nei lager, più di 3 mila uccisi.
Dietro alle luci sfavillanti di molti edifici di Baku, capitale dell'Azerbaijan, c'è il sudore e a volte letteralmente il sangue di migliaia di moderni schiavi. Con il coinvolgimento anche di criminali di guerra bosniaci. Un'inchiesta OCCRP
Come riappropriarsi delle libertà pubbliche sospese durante l'epidemia di coronavirus? È il compito che attende i media e la società civile del Montenegro. Intervista
Venticinque anni fa poco prima del coprifuoco decine di ragazzi decisero di stare insieme, in un giorno qualsiasi, pur in mezzo alla guerra, presso la Tuzlanska kapija (portico di Tuzla), luogo del centro città da sempre punto di incontro dei giovani. Alle 20.55 l’esercito serbo-bosniaco lanciò granate sul gruppo uccidendo 71 ragazzi e ferendone 240. Oggi, viene aperto un memoriale.
Nidžara Ahmetašević è una giornalista ma anche attivista da anni impegnata nel fornire assistenza ai rifugiati e ai migranti in Bosnia Erzegovina e in altri paesi della regione, e nel denunciare le violenze su di loro perpetrate. Nell'intervista racconta di alcuni fatti accaduti di recente
Più di cento eurodeputati, tra i quali sette italiani, hanno inviato una lettera alla Commissione europea chiedendo l'immediato avvio di un’indagine sull’uso di armi da parte della polizia al confine greco-turco, che ha provocato tra i migranti sette feriti gravi di cui uno in seguito deceduto
"Slovo" è un complesso residenziale, costruito negli anni 20 del '900 nella ex capitale dell'Ucraina Charkiv, con appartamenti per i letterati ucraini. Il garantire un'abitazione dignitosa era solo una preoccupazione marginale: si trasformò presto in un incubo di controllo, delazioni e arresti