A conclusione della prima udienza nel procedimento per diffamazione aggravata avviato nel 2021 dall’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nei confronti di Roberto Saviano, la Coalizione CASE di cui facciamo parte esprime la sua solidarietà al giornalista per il suo impegno a favore dell’interesse pubblico
In un paese dove la libertà e il pluralismo dell’informazione sono protetti da un solido quadro normativo, paradossalmente la possibilità di occuparsi di questioni relative allo stato di diritto non è del tutto garantita. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Bagnoli, giornalista di IrpiMedia
Nuove rivelazioni riaprono lo scandalo sorveglianza in Grecia: decine tra giornalisti, politici e imprenditori erano nel mirino di servizi segreti e spyware. Chi dava gli ordini?
A Strasburgo lo scorso 20 ottobre si è tenuta la prima conferenza europea per la lotta alle SLAPP, note anche come querele bavaglio o querele temerarie, organizzata dallo European Centre for Press and Media Freedom e dalla Coalizione contro le SLAPP in Europa. Il resoconto dell'evento
Un recente rapporto del Consiglio d’Europa punta il dito sul flusso di denaro che, in Romania, va dai partiti politici ai media. E sulla conseguente sudditanza
Insieme ad altre organizzazioni attive in Italia e in Europa per la libertà di stampa, OBCT esprime preoccupazione per la richiesta della procura di Lecce di una condanna a sei mesi di reclusione per tre giornalisti in relazione al loro lavoro su una causa associata ad un ex ministro
I giornalisti si preparano all'ennesino attacco alla loro sicurezza e libertà in vista delle elezioni del 2023, a seguito dell'approvazione di una nuova legge sulla disinformazione che minaccia di reprimere la critica e il dibattito. Questi i risultati di una missione internazionale per la libertà dei media in Turchia, di cui ha parlato Dimitri Bettoni di OBCT alla trasmissione "Mondo" (21 ottobre 2022)
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In questa lezione sul rapporto tra il giornalismo e le tecnologie di sorveglianza in una società post panottica, Dimitri Bettoni, ricercatore di OBC Transeuropa, racconta quali sfide, quali rischi e quali opportunità emergono per il giornalista, ma anche per il cittadino, dal progresso tecnologico, dai fenomeni culturali e dalle azioni politiche rese possibili dalla società della sorveglianza.
“Più di due decenni dopo il conflitto armato in Kosovo, la coesione sociale è ancora ostacolata dall'impunità per crimini di guerra, casi irrisolti di persone scomparse, mancanza di accesso alle riparazioni per tutte le vittime di guerra, ostacoli al ritorno sostenibile degli sfollati e divisioni etniche.”
Sebbene le disuguaglianze di genere riguardino tutte le dimensioni della vita delle donne, il lavoro è uno dei settori più colpiti. Vale anche per le donne impiegate nel settore dei mezzi di comunicazione. Un'analisi della situazione in Italia con uno sguardo anche al sud-est Europa
La recente legge sulla disinformazione è un nuovo macigno sulla testa dei giornalisti turchi, mentre dai dati raccolti dalla recente missione internazionale emerge anche l'aumento dell'uso della violenza fisica nei loro confronti. Da Istanbul, Dimitri Bettoni di OBCT a Radio Popolare (17 ottobre 2022)
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Dimitri Bettoni di OBCT, in missione internazionale in Turchia per monitorare la libertà di stampa, ai microfoni di Radio InBlu ha parlato dei nuovi rischi di censura, delle violenze sui giornalisti e della situazione generale nel paese (18 ottobre 2022)
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Il 16 ottobre di cinque anni fa la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia è stata brutalmente assassinata in un attentato con autobomba a Malta. Rivolgiamo i nostri pensieri alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi colleghi. Insieme a loro, continuiamo a lottare per ottenere una piena giustizia
Insieme ai partner del consorzio europeo Media Freedom Rapid Response (MFRR), abbiamo sostenuto l’appello a favore di un’indagine sistematica sulle intercettazioni dei cellulari dei giornalisti in Grecia, i quali sospettano di essere stati sottoposti a sorveglianza
Soso Gogashvili, ex vice capo dei servizi di sicurezza georgiani - e un tempo molto vicino al partito di governo Sogno georgiano - ha dichiarato di avere raccolto prove sui brogli elettorali di quest'ultimo durante le ultime presidenziali. Ora è in carcere e teme per sé e per la propria famiglia
L'International Press Institute (IPI) guida una missione internazionale in Turchia, da oggi al 14 ottobre. Previsti incontri istituzionali e con la società civile per analizzare e approfondire la drammatica situazione dei media nel paese
Venticinque organizzazioni internazionali impegnate per la libertà di stampa inviano un appello ai parlamentari turchi affinché votino contro il disegno di legge su disinformazione e fake news, presentato il 4 ottobre dall'alleanza di governo formata dal partito di Erdoğan AKP e dal Partito del movimento nazionalista
In Albania la procura ha intimato ai giornalisti di non pubblicare documenti resi pubblici da un recente attacco hacker a vari sistemi informatici del paese. Per varie organizzazioni internazionali i media devono però poter fare il loro lavoro su informazioni di interesse pubblico
La radio televisione della Slovenia dice no alle pressioni sui dipendenti del programma informativo, no alle minacce all'autonomia giornalistica e redazionale. La RTV e il sindacato chiedono il dialogo sociale e nuove trattative con al dirigenza di un ente che da tempo è in grave crisi. Riprendiamo il comunicato sindacale e quello della redazione informativa di Radio Capodistria che ha aderito allo sciopero
La professione giornalistica in Italia è sempre più a rischio. Alla crisi economica del settore - acuita dalla pandemia - si affianca un numero sempre crescente di attacchi e minacce
Il diritto dei cittadini ad essere informati su questioni di interesse pubblico e dei giornalisti di scriverne liberamente non può e non deve essere ostacolato da azioni temerarie e querele pretestuose (o SLAPP). L’appello della società civile al futuro parlamento affinché promuova misure per contrastarle
E' definitivo lo scioglimento, per ordine del Tribunale di Mosca, del JMWU - Organizzazione indipendente di giornalisti e operatori dei media in Russia affiliata alla Federazione europea dei giornalisti. EFJ e IFJ condannano fermamente questo processo politico illegittimo e basato su false accuse
Le intimidazioni e le minacce subite dall'emittente OK Radio di Vranje da parte di Dejan Nikolić Kantar, un influente uomo d'affari, non possono restare impunite. Il consorzio europeo MFRR chiede l’intervento della autorità serbe a difesa dei giornalisti sotto attacco
Con due iniziative di venerdì 9 settembre, in contemporanea, organizzate dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana, si torna a denunciare la stretta delle autorità russe contro giornalisti e media indipendenti. A Trento, a Palazzo Geremia, e a Napoli presso la sede del Sindacato unitario giornalisti della Campania
Dal 2015 il Festival di giornalismo civile “Imbavagliati” dà voce a giornalisti che nei loro paesi subiscono censura e persecuzione, ma nonostante questo continuano a parlare e denunciare, mettendo a repentaglio la propria vita. Ora il suo progetto di aggiornamento costante sugli attacchi alla libertà di stampa rishia di chiudere e per questo ha avviato un crowdfunding
Lo scorso 26 agosto è stato negato l'ingresso in Turchia al giornalista greco Evangelos Areteos che da più di due decadi racconta al pubblico grecofono le trasformazioni della Turchia
Insieme ai partner del Media Freedom Rapid Response, pubblichiamo un appello in difesa dei giornalisti e delle giornaliste in Ucraina in occasione della giornata dell’indipendenza e a sei mesi esatti dall’inizio dell’aggressione russa
Minacce, delegittimazione, "querele bavaglio". Sono tra i grandi problemi della libertà di informazione in Italia che è solo 58esimo nella specifica classifica RSF 2022
Uno scandalo di sorveglianza digitale ai danni del leader del PASOK-KINAL Nikos Androulakis e del giornalista investigativo Thanasis Koukakis, tramite lo spyware Predator. Il cosiddetto "Watergate greco" sta facendo tremare il governo Mitsotakis
Il rinnovo della concessione di quattro licenze tv con copertura nazionale a media filogovernativi che più volte in passato hanno violato i codici deontologici e professionali minaccia la libertà e l’indipendenza della stampa in Serbia