A meno di due mesi dall'assoluzione in primo grado, due giornalisti e un attivista si ritrovano imputati di “propaganda terroristica”: Erol Önderoğlu, Ahmet Nesin e Şebnem Korur Fincancı dovranno affrontare il processo di appello
Scritte minatorie sui muri, attacchi fisici e minacce. Reporters Sans Frontières esprime forte preoccupazione perché a suo avviso in Croazia è in atto un vero e proprio attacco ai giornalisti
Una battuta ricorrente nelle redazioni giornalistiche recita più o meno così: “Non ho scelto questo mestiere per occuparmi di matematica”. Da circa dieci anni, però, le maggiori testate giornalistiche internazionali hanno iniziato a fare ‘giornalismo di dati’ (data-journalism) per raccontare la società e le istituzioni cercando, in questo modo, di offrire una descrizione della realtà più approfondita ed efficace.
OBCT assieme ad altre organizzazioni che si battono per la libertà dei media si appella alle autorità montenegrine affinché assolvano il giornalista investigativo Jovo Martinović, accusato di contrabbando di marijuana e associazione a delinquere e condannato a 18 mesi di detenzione nonostante prove schiaccianti che i suoi unici legami con il crimine organizzato siano quelli di giornalista
Benché costituiscano oltre un quinto della popolazione residente, le minoranze in Moldavia sono sostanzialmente ignorate dai media mainstream, che ne parlano solo in occasione di singoli casi di cronaca. I risultati di un monitoraggio effettuato dalla missione OSCE
È il suo terzo sciopero della fame nell’arco di un anno. Il motivo è sempre lo stesso: attirare l’attenzione sul pessimo stato in cui versano i media serbi, in particolare il suo Kanal 9, una delle prime emittenti private in Serbia
OBCT sostiene l'appello di una coalizione di otto organizzazioni di giornalisti e associazioni impegnate nella difesa della libertà di espressione che chiede alle autorità russe di porre immediatamente fine all’accanimento nei confronti dei giornalisti impegnati nella copertura mediatica delle recenti proteste di Mosca. Il testo della dichiarazione congiunta
Pane quotidiano nelle redazioni balcaniche e fattore di rischio per la libertà di stampa secondo gli organismi internazionali, la violenza verbale tramite internet contro le donne nei media è ovunque in aumento
Cresce in Bosnia Erzegovina la sfiducia nel giornalismo e sempre più persone considerano giustificati gli attacchi, anche fisici, ai reporter: per la prima volta il numero di chi non crede ai media supera il numero di chi ancora si fida di giornali e tv
Tra i 136 siti web che verranno oscurati a seguito di una sentenza della terza corte penale di Ankara c’è anche il portale Bianet.org, nostro media partner dei progetti sulla libertà di stampa e di espressione. Online una petizione a favore del portale
Preoccupa l’approvazione da parte del governo albanese di un pacchetto di emendamenti volto a modificare due importanti leggi sui media. E' il cosiddetto ‘anti-defamation package’ voluto dal premier Rama, che andrebbe a minare l'indipendenza in particolare dei media on-line
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha deciso di dare la priorità ad un caso portato avanti dalla Wikimedia Foundation contro il blocco di Wikipedia in Turchia
Şükran Şençekiçer, conduttrice del canale televisivo on-line Medyascope ne è certa, in Turchia - nonostante la repressione governativa - c'è chi è sopravvissuto e fa del buon giornalismo. Ed è da qui che occorre ripartire, con coraggio ed entusiasmo
Il Rappresentante OSCE per la libertà dei media plaude la sentenza di assoluzione emessa oggi dalla Corte penale di Istanbul, dei giornalisti Erol Önderoğlu, Ahmet Nesin e dell'attivista per i diritti umani Şebnem Korur Fincancı
OBC Transeuropa e altre 20 Organizzazioni impegnate nella difesa della libertà di espressione e dei diritti umani condannano il report di un think-tank turco filogovernativo, il quale accusa i maggiori media internazionali di faziosità nei confronti del governo, prendendo di mira i corrispondenti di quest’ultimi. Per le organizzazioni, questo report rappresenta una pericolosa escalation delle vessazioni nei confronti dei giornalisti del paese.
La libertà di stampa nei Balcani occidentali resta sotto attacco: alle minacce del crimine organizzato si aggiungono spesso quelle delle istituzioni. Se ne è discusso in un convegno a Pristina
Il 7 giugno a Trento verrà sancita la nascita della Fondazione Antonio Megalizzi, dedicata al giovane trentino aspirante giornalista morto lo scorso dicembre durante un attentato terroristico a Strasburgo. Presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia, il sindaco di Trento, il presidente della FNSI Beppe Giulietti e il presidente di Articolo 21, Paolo Borrometi
Prima di lasciare la poltrona presidenziale al neo eletto Volodymyr Zelensky, Petro Porošenko ha firmato una nuova legge sulla lingua. Che mette sotto forte pressione i diritti delle minoranze
I tagli al fondo del pluralismo nell’editoria hanno spinto la FNSI ad avviare la campagna "No tagli, no bavagli!". Il 28 maggio a Roma si terrà un presidio davanti a Montecitorio, per chiedere che in Parlamento si avvii la discussione sugli emendamenti a sostegno di Radio Radicale e altre testate colpite dai tagli
Una riflessione sulle condizioni necessarie per essere non solo “utenti”, ma anche “cittadini” degli spazi digitali in cui viviamo: titolari di diritti, proprietari dei propri dati personali, liberi di scegliere quali servizi utilizzare, a quali fornitori rivolgersi, e liberi di sapere quali sono i criteri che determinano cosa appare sui nostri schermi
Il problema di fondo dietro alla disinformazione è il modello di business di internet. Proviamo a immaginarne uno diverso in cui Facebook e Google sono no profit
Nella Giornata mondiale della libertà di stampa Fazıla Mat, ricercatrice di OBC Transeuropa, ha analizzato la situazione in Turchia dove, accanto al pesante ostracismo vi sono giornalisti che per fare il loro lavoro si sono organizzati con media online indipendenti, pur incontrando grandi difficoltà (3 maggio 2019)
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Boro Kontić, direttore del Media Centar di Sarajevo, ricorda Dejan Anastasijević, giornalista da poco venuto a mancare: "Un uomo che era un professionista nel vero senso della parola, onesto e determinato, sempre ben informato e spiritoso, un uomo che ha reso migliore il giornalismo serbo"
Quali strade possibili per il giornalismo in Trasninstria? Victoria Pashenzeva, direttrice della testata Dobryj Djen (“Buongiorno”), con sede nella cittadina di Rîbniţa, ci racconta trent'anni di giornalismo locale ed indipendente
L'indice 2019 di Reporters senza frontiere mostra alcuni significativi peggioramenti. Anche in aree da cui ci si aspetterebbero situazioni meno problematiche. E nel Sud Est Europa si fanno notare - in negativo - Serbia e Ungheria
“C’è una forte disconnessione tra i discorsi istituzionali e le testimonianze dei giornalisti e delle giornaliste sul campo. Quanta reale pressione viene fatta a chi viola la libertà di stampa?”. L’interrogativo inevaso di Sarah Clarke, responsabile dell’organizzazione Article 19, riflette i contenuti e i vuoti della conferenza annuale dell’Ufficio per la Libertà dei Media dell’OSCE, tenutasi venerdì 12 aprile a Vienna sul tema “Giornalismo sotto attacco”
La disinformazione online è un fenomeno complesso che può diventare estremamente dannoso per la società. Di fronte al potere dei colossi tecnologici, a politiche di breve respiro e ad implicazioni per la libertà di espressione è evidente l’importanza di promuovere il pensiero critico, l’alfabetizzazione mediatica e la riflessione su questi temi in tutte le fasce d'età
OBC Transeuropa insieme a numerose organizzazioni internazionali, firma un appello in sostegno dei giornalisti e attivisti turchi Erol Önderoğlu, Şebnem Korur Fincancı e Ahmet Nesin, sottoposti ad un iter processuale da quasi 3 anni e per i quali si attende un verdetto il 15 aprile prossimo. Si chiede al governo turco di smettere di opprimere giornalisti, accademici e scrittori