Venerdì 24 luglio oltre 70 giornalisti di Index.hu , il più grande portale indipendente di informazione in Ungheria, si sono dimessi per protesta contro la scelta dell'editore di sostituire il direttore della testata, Szabolcs Dull
Tramite il Media Freedom Rapid Response, gli operatori dei media e le testate con sede in uno degli Stati membri dell'UE e dei Paesi candidati hanno accesso a diversi strumenti di tutela e di sostegno nell'emergenza, per un aiuto concreto in alcune situazioni di bisogno. E per chi lavora in Italia, senza distinzione di nazionalità, c'è a disposizione una residenza di tre mesi a Milano
Il governo sloveno ha proposto una riforma dei media che prevede un calo drastico delle risorse per il settore radiotelevisivo pubblico. Al seguito delle proteste, anche internazionali, il dibattito sulla proposta è stato prorogato sino a fine agosto
Al ministro dell'interno Nebojša Stefanović è indirizzata la lettera sottoscritta dal consorzio Media Freedom Rapid Response e da altre ong attive nella difesa della libertà di stampa: la Serbia deve mantenere gli impegni internazionali e rispettare le proprie leggi, che garantiscono ai giornalisti di poter documentare le manifestazioni di piazza senza essere aggrediti e picchiati dalla polizia
Nel panorama mediatico polarizzato della Georgia, Adjara TV si distingue come una delle poche emittenti nazionali indipendenti. Ma le cose potrebbero purtroppo essere sul punto di cambiare
Il 12 luglio 2020 ricorrono i primi mille giorni dall'assassinio della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia a Malta. E l'anniversario è l'occasione per chiedere ancora giustizia, perché vengano condannati i responsabili dell'omicidio e della corruzione su cui lei stava indagando
A sostegno del quotidiano Gazeta Wyborcza, che in cinque anni ha ricevuto più di 55 querele, il consorzio di monitoraggio e appoggio della libertà di stampa di cui OBCT fa parte, stanzia 15mila euro dal fondo di supporto legale
Una causa per diffamazione intentata dall'ex ministro per l'integrazione europea tenta di zittire i giornalisti investigativi di BIRN e i portali che hanno pubblicato l'inchiesta. Si tratta di SLAPP, quando le querele diventano strumenti di intimidazione
Circa un terzo dei cittadini europei è su Instagram. Benché sia il secondo social network più utilizzato in Europa dopo Facebook, rimane una piattaforma poco trasparente. Non sono chiari ad esempio i criteri che determinano la circolazione o meno di alcuni post, dato che a ciascun utente vengono mostrati solo i “contenuti più rilevanti” tra quelli pubblicati dalle persone o pagine che segue.
Alla vigilia delle elezioni, l'ennesimo scandalo in Serbia investe la leadership al potere. Si tratta di una fotografia che ritrae il figlio del presidente Vučić in compagnia di alcune altre persone ad un bar, tra cui un membro di un clan mafioso
In carcere da innocente dopo un processo farsa, condannato solo per aver fatto il suo lavoro di giornalista, Nedim Türfent deve tornare libero: lo chiedono più di 40 organizzazioni per la libertà di stampa e i diritti umani in un appello aperto alle adesioni di tutti
Una recente ricerca condotta da BIRN e Share Foundation ha messo in luce una serie di casi di violazione dei diritti digitali in Serbia, Bosnia Erzegovina, Ungheria, Croazia, Romania e Macedonia del Nord
Il COVID-19 ha messo in luce la debolezza dell'informazione in Albania. Il monopolio governativo della comunicazione sul coronavirus ha sollevato preoccupazioni sulla trasparenza nella gestione della pandemia e sulla libertà dei media
Nella seduta di ieri 9 giugno la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla questione della pena detentiva per i giornalisti rei di diffamazione ancora prevista dalla legislazione italiana. Ha decretato che il Parlamento dovrà legiferare entro un anno per attuare una riforma
Alla vigilia della pronuncia della Corte Costituzionale sulle eccezioni di legittimità sollevate dai legali del Sindacato Unitario Giornalisti Campania, si è tenuto un incontro con il segretario generale e il presidente della FNSI, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e numerose associazioni regionali di stampa. Ribadita la necessità di abolire la pena detentiva per i giornalisti e di approvare la norma per contrastare le querele bavaglio
Attesa per la decisione della Corte Costituzionale italiana sulla legittimità delle pene carcerarie per diffamazione a mezzo stampa. La mobilitazione si allarga all'Europa e coinvolge le organizzazioni per la libertà di stampa e la federazione europea dei giornalisti
Ancora una volta, e in un paese dell’Ue, i giornalisti si trovano sotto attacco. Il ministro dell’Ambiente croato Tomislav Ćorić scredita il giornalista Hrvoje Krešić citando conversazioni private di quest’ultimo. Sconcerto nelle associazioni di difesa dei giornalisti
Come riappropriarsi delle libertà pubbliche sospese durante l'epidemia di coronavirus? È il compito che attende i media e la società civile del Montenegro. Intervista
Davanti alla Corte Costituzionale il governo italiano fa marcia indietro sulla riforma della diffamazione, e la mossa sconcerta le organizzazioni europee che si occupano di libertà di stampa. Il consorzio Media Freedom Rapid Response di cui OBCT fa parte si sta muovendo in vista della sentenza della Consulta prevista per il 9 giugno
Per strada e in mezzo alla folla, i reporter sono ancora più vulnerabili e recenti episodi di violenza hanno colpito i giornalisti in tutta Europa: sia i manifestanti sia le forze dell'ordine si scagliano contro chi fa il proprio lavoro. Insieme ai partner del Media Freedom Rapid Response, OBCT denuncia tali violazioni e chiede ai governi di tutelare gli operatori dei media
Il 3 maggio è la giornata mondiale per la libertà di stampa. Per Articolo 21 abbiamo fatto il punto sulla drammatica situazione in Turchia: controlli, lunghe detenzioni preventive, arresti lampo, censura e l'emblematica detenzione del filantropo Osman Kavala
In occasione della Giornata internazionale per la libertà di stampa, 3 maggio, la Federazione Nazionale Stampa Italiana organizza una staffetta virtuale, che culminerà con un tweet storm per ribadire #NoBavaglioUngherese. Sarà l'occasione per accendere i riflettori su quelle parti del mondo in cui i giornalisti sono perseguitati
Venerdì 17 aprile la polizia bulgara ha arrestato tre persone ritenute gli esecutori materiali dell'aggressione al giornalista Slavi Angelov, caporedattore del settimanale “168 Chasa”, picchiato selvaggiamente di fronte alla propria abitazione lo scorso 17 marzo.
In base al rapporto 2019-2020, Amnesty International ha pubblicato la panoramica regionale dedicata alla situazione dei diritti in Europa. Emerge che i governi hanno violato i diritti delle persone reprimendo sempre più severamente le proteste, cercando di intaccare l’indipendenza del sistema giudiziario e mettendo sotto pressione difensori dei diritti umani e giornalisti
A causa della pandemia da Covid-19, il Balkan Trafik Festival di Bruxelles viene posticipato a novembre, ma il 23 aprile viene lanciato il primo “Balkan Trafik 360° edition”. Il Festival offrirà in rete appuntamenti dedicati a musica, letteratura, cinema, arte e danza, e dibattiti dedicati ad ambiente, parità di genere, libertà di espressione e innovazione giovanile
Si mobilitano le organizzazioni per i diritti umani nel tentativo di tutelare la salute di decine di migliaia di attivisti e giornalisti ancora in carcere in Turchia nonostante il provvedimento svuota-carceri pensato dal governo per l'emergenza coronavirus
Uscito questa mattina il nuovo Indice della libertà di stampa di Reporters Sans Frontières (RSF). Uno sguardo sulle posizioni occupate dai paesi che seguiamo e un invito a non abbassare la guardia, puntando su qualità e fiducia
Insieme ad oltre 80 fra europarlamentari e organizzazioni della società civile, OBCT ha sottoscritto una lettera inviata ai vertici europei per chiedere che la situazione di emergenza non venga utilizzata per giustificare abusi delle norme democratiche, come sta accadendo ad esempio in Ungheria. Qui il testo dell'appello promosso da Transparency International
Secondo il presidente dell'Associazione dei giornalisti indipendenti della Serbia (NUNS) Željko Bodrožić, lo stato d'emergenza non ha fatto che peggiorare la situazione dei media non allineati, spesso soggetti al discredito dei media controllati dal potere