Il giornalista bosniaco Dragan Bursać si è arreso: ha deciso di non sporgere più denuncia per le minacce di morte ricevute. Ne ha già sporte una quindicina e non è cambiato nulla. La vita difficile di un giornalista nel mirino
Quattro giornalisti stanno cercando di far luce sull'omicidio di due colleghi, Andrea Rocchelli e Andrei Mironov, uccisi il 24 maggio 2014 nel Donbas, in Ucraina. Un colpevole la giustizia italiana l'ha già trovato, ma molti - troppi - sono i dubbi su come è stato condotto il processo. Avviato un crowdfunding
Il 4 dicembre scorso, a Bruxelles, il consorzio ECPMF di cui Obct fa parte ha presentato il Police Codex, un codice di condotta che regola il rapporto tra polizia e giornalisti. Un resoconto dell'incontro
L'abuso della legge come strumento per zittire il dissenso, influenzare la libertà di espressione e manipolare la libertà di stampa. Questo è il nono dossier tematico legato alla libertà di stampa in Europa con risorse tratte dal Resource Centre per la libertà di stampa
Ventimiglia è diventata città simbolo di tutte le contraddizioni che il fenomeno migratorio verso l’Unione europea sta portando alla luce. Attraverso l’analisi del contenuto dei media locali un quadro della situazione
In Bosnia Erzegovina la crisi legata alla presenza di migranti occupa quotidianamente le pagine di cronaca. Ma come ne parlano i media bosniaci? Quali sono le reazioni dei cittadini? Un'analisi dettagliata del Media Centar di Sarajevo
Un quadro desolante, minaccioso e impermeabile alle critiche: questo il panorama mediatico ungherese fotografato da una missione internazionale che ha incontrato giornalisti ed esponenti della società civile
L'ennesimo caso in Serbia di gogna mediatica. Sotto il mirino dei tabloid belgradesi, legati agli appartati di governo, è finito il giornalista della Tv N1 Miodrag Sovilj. La sua "colpa"? Aver fatto domande pertinenti al presidente Vučić
Un settimanale antifascista e femminista in Croazia, è il Novosti che ha compiuto venti anni lo scorso 17 novembre. I nostri amici di Le Courrier des Balkans hanno intervistato Nikola Bajto caporedattore del settimanale
A Roma il 19 novembre, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana, si terrà un incontro in cui verrà presentato l'appello lanciato da Articolo21 che ha già raccolto decine di firme, rivolto a senatori e deputati affinché approvino rapidamente una legge contro querele bavaglio e minacce ai giornalisti
L’offensiva militare nel nord della Siria ha risvegliato gli istinti nazionalisti e militaristi di molti in Turchia, compresi leader politici e intellettuali. Ma non mancano le voci fuori dal coro, a partire dalla satira
Costretti a perdere tempo, energia e denaro per difendersi da cause che risultano infondate in quasi il 90% dei casi, i giornalisti di Italia e Croazia conoscono bene il fenomeno della SLAPP (querela strategica contro la partecipazione pubblica), mentre in Europa si organizzano convegni di esperti e in Italia fa ben sperare il disegno di legge di un giornalista
In Serbia è scoppiato lo scandalo del traffico di armi con cui si sarebbe danneggiata un’azienda statale a vantaggio di una privata che vede coinvolto il padre del ministro dell’Interno. Il whistleblower che lo ha rivelato è finito in carcere
All'indomani dell'operazione militare nel nord della Siria, chiamata dalle autorità Peace Spring, “Primavera di pace”, la Turchia stringe la morsa del controllo sui media e sull'opposizione. Una morsa che da qualche giorno colpisce giornalisti, emittenti, utenti dei social media e politici di opposizione.
L'ennesimo attacco alla Rete balcanica di giornalismo investigativo BIRN da parte del presidente serbo. Consueta strategia per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dal disagio sociale e dagli scandali di corruzione. L'editoriale della direttrice regionale di BIRN
Tra protagonismi e maldestri tentativi di controllo e regolamentazione, anche l’Albania si confronta con l’avvento della tecnologia nel mondo dell’informazione. Ne parliamo con Koloreto Cukali, presidente dell’Albania Media Council
Decine di giornalisti hanno marciato ieri per le strade della capitale bosniaca in risposta alla violenta irruzione di alcuni hooligans negli uffici di Radio Sarajevo
Il giornalista del portale Index.hr multato per un tweet “anti-polizia” dichiara a BIRN che il suo caso rientra in uno schema più ampio in cui in Croazia i giornalisti vengono intimiditi e la libertà di parola imbavagliata
Con la nuova stagione alle porte, i palinsesti televisivi albanesi si rinnovano, ma il panorama mediatico rimane invariato e i dubbi su episodi di pressioni e censura sono in aumento
Nel 2013 250.000 cittadini europei hanno aderito ad un'iniziativa civica su pluralismo e libertà dei media, senza però raggiungere l'obiettivo del milione di firme necessarie. Il problema di armonizzare le normative europee sul tema della libertà e del pluralismo dei media resta all'ordine del giorno. Quale la situazione alla vigilia della nuova Commissione europea? Un'intervista a Lorenzo Marsili
A Fasana si sono riuniti per dieci giorni decine di giornalisti dei Balcani. A promuovere l'iniziativa Saša Leković e Petar Fehir, ad ospitarla l'incantevole cittadina istriana, dichiarata, per l'occasione "Città amica dei giornalisti"
A distanza di tre anni dalla sua prima edizione, l’impressione che emerge dai Media Days - evento promosso dalla Commissione Ue nei Balcani - è quella di una telenovela dal finale prevedibile, dove i personaggi si muovono all’interno di un perimetro ben definito. Ma ai media della regione serve di più
Maggiore attenzione ai temi della libertà di stampa e della protezione dei giornalisti: queste le richieste di una lettera sottoscritta da OBCT e altri soggetti impegnati nel settore, indirizzata alla nuova Segretaria Generale del Consiglio d'Europa Marija Pejčinović Burić
OBCT, unico soggetto italiano, è tra i tredici firmatari di un appello che oggi, a Ginevra, è stato letto in occasione della 42esima sessione del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite, organo sussidiario dell'Assemblea generale composto da 47 Stati membri. La portavoce di Article 19, uno dei soggetti internazionali più attivi nella difesa della libertà di stampa, ha letto il testo sottoscritto da 13 organizzazioni impegnate in attività di ricerca, monitoraggio e supporto anche legale ai giornalisti minacciati, dalla Federazione Europea dei giornalisti a PEN, da Index on Censorship all'ECPMF, partner di OBCT in diversi progetti sulla libertà dei media. Ai delegati ONU è giunta quindi anche la voce di OBCT che da anni denuncia la difficile situazione dei diritti umani in Turchia.
La Bulgaria conferma suoi i problemi strutturali nel campo della libertà di stampa. Questa volta, a far discutere è il tentato allontanamento dalla radio pubblica (BNR) di una giornalista scomoda, cui ha fatto seguito un misterioso e sospetto oscuramento dei ripetitori
Uno spazio aperto al cambiamento, che promuove un dibattito il più possibile inclusivo. E' questo la rivista on-line kosovara Kosovo 2.0. Un incontro con il collettivo che la promuove
I nostri partner di ECPMF insieme ad altre 7 organizzazioni per la libertà di espressione hanno partecipato a una missione internazionale in Turchia, sotto la guida di IPI, International Press Institute. A parte qualche barlume di speranza, la libertà di stampa nel paese resta in crisi. Questa la dichiarazione finale rilasciata venerdì 13 settembre