Si parla sempre più dei discorsi d'odio e della loro diffusione. Ma cosa sono di preciso, e quali sono gli strumenti legali, tecnici e culturali per combatterli? Un dossier speciale curato da OBCT, selezionando numerose risorse inserite nel Resource Centre sulla libertà dei media e della stampa
Sono stati oltre venti i casi di attacchi e minacce ai giornalisti in Kosovo, molti dei quali restano impuniti o vengono sanzionati con pene talmente lievi da vanificarne la funzione dissuasiva
Controlliamo l’etichetta del cibo che compriamo, ma abbiamo la stessa cura nel verificare chi finanzia i nostri mezzi d’informazione? E’ questa una delle provocatorie domande con cui, in un video, viene lanciata la conferenza “Newsocracy” che si terrà domani 30 gennaio a Madrid.
Dragan Janjić, corrispondente di OBCT dalla Serbia e caporedattore di Beta (tra le principali agenzie di stampa indipendente del paese), è stato preso di mira nei giorni scorsi da una campagna diffamatoria che lo accusa di essere un “nemico della Serbia”.
Il 28 gennaio 1994 tre giornalisti della Rai di Trieste, Marco Luchetta, Dario D'Angelo e Alessandro Ota erano arrivati Mostar est per realizzare uno speciale sui bambini vittime della guerra in ex-Jugoslavia. Una granata li colpì davanti a un rifugio. Domani a Mostar si svolgerà una commemorazione organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Sarajevo in cooperazione con l'amministrazione locale
“In Serbia tutti hanno il diritto di dire quello che vogliono, e tutti hanno il diritto di rispondere. Non priverò mai nessuno, compreso me stesso, del diritto a rispondere”. Con queste parole il Presidente serbo Aleksandar Vučić ha salutato Mogens Bjerregård, presidente della Federazione europea dei giornalisti (EFJ ), alla guida della missione internazionale che tra il 18 e il 19 gennaio scorsi ha visitato il paese per verificare le condizioni della libertà di stampa.
La Corte costituzionale turca si è espressa a favore della scarcerazione dei giornalisti Şahin Alpay e Mehmet Altan, arrestati dopo il tentato golpe del 2016. Ma le corti penali di Istanbul si stanno rifiutando di applicare la sentenza
Per la seconda volta in due anni la Croazia è stata visitata da una delegazione di associazioni per la difesa della libertà dei media. Un primato per un membro dell'UE, purtroppo negativo. Ne parliamo col presidente dell’Associazione dei giornalisti croati
I whistleblower in Bulgaria sono rari perché vi è un basso livello di fiducia nelle istituzioni da parte non solo dei cittadini, ma anche di coloro che vi lavorano, come evidenziano anche i dati sociologici
Da Radio Student, intervista a Alma Sedlar, ex membra del consiglio di amministrazione dell'ente sloveno anticorruzione, dimessasi per ciò che lei definisce “ostruzione sistematica del suo lavoro”
"Un giornalista senza macchie, un satirico senza rivali, un santo senza religione – questo era Predrag Lucić". Apre così l'articolo del quotidiano croato Novi List in memoria di questo grande giornalista morto ieri, 10 gennaio, all'età di 53 anni dopo una lunga malattia.
In piene festività natalizie e sull'onda di una lunga campagna elettorale per le amministrative della prossima primavera, sulla scena politica serba compare a sorpresa la figura di un noto porno divo americano
Quella della mazzetta per vedere pubblicato uno specifico contenuto è una pratica diffusa in Ucraina. E viene chiamata “dzhynsa”, da jeans. Uno studio ne ha delineato i contorni. Un'intervista
Universi paralleli, in cui si incontrano Jugoslavia e post-Jugoslavia, dove un Tito 2.0 è alla guida di una nuova rivoluzione socialista. Lo scrittore Marko Vidojković racconta il suo ultimo romanzo, in vetta alle classifiche serbe
In Turchia un giornalista è stato condannato recentemente a 8 anni e 9 mesi di prigione. La sua colpa? Aver rivelato abusi della polizia nei confronti dei detenuti di un carcere ad Hakkâri, città nell'est del paese
Un nuovo studio mostra che il sud-est Europa è del tutto assente dallo sguardo delle grandi redazioni televisive, con la sola eccezione di Grecia e Turchia.
In Turchia il whistleblowing e la sua resa in forma di notizia giornalistica vengono criminalizzati, come dimostrano bene i due casi di Reyhanlı e dei TIR del MIT, l’intelligence turca
Libertà di stampa, informazione di qualità, interesse pubblico e trasparenza delle istituzioni, data journalism. Questi alcuni dei temi che durante un recente edit-a-thon - evento di scrittura collettiva di voci su Wikipedia - hanno riunito a Sofia giornalisti e attivisti
Fazıla Mat di OBCT in diretta a Radio Capodistria ha parlato della situazione in Turchia: proseguono le violazioni di libertà civili e individuali di molti cittadini. Tra questi i giornalisti, di cui 152 in carcere (8 dicembre 2017)
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Dal 15 novembre l'Italia ha una nuova legge a tutela del cosiddetto whistleblowing. L'analisi della legge per voce dell'avvocato Guido Scorza, esperto di temi giuridici legati all'innovazione tecnologica e a internet, di "Esteri" di Radio Popolare (4 dicembre 2017)
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In Montenegro - paese membro Nato e candidato Ue - gli attacchi contro la stampa sono numerosi e un giornalista può subire il carcere per il suo lavoro di indagine. E' la storia di Jovo Martinović, attualmente sotto processo. Nostra intervista
Una mente brillante ed un'anima nobile, che aveva un forte legame spirituale con l'Albania. Un ricordo dello scrittore e giornalista Alessandro Leogrande, scomparso da poco
In Romania una legge sulla difesa dei whistleblowers esiste dal 2004. Ma quanti cittadini romeni ne hanno beneficiato? Qual è il peso reale di una "legge senza società"? L'analisi di Dilema Veche
Nel servizio di "Esteri" di Radio Popolare dedicato alla libertà di stampa in Croazia il giornalista investigativo di Jutarnji List, Drago Hedl, racconta la difficile situazione dei giornalisti, sottoposti a continue pressioni (24 novembre 2017)
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Pochi media in Serbia si sono concentrati sulle motivazioni della condanna all’ergastolo per Ratko Mladić. Scarse le parole sui crimini compiuti dall’ex comandante, come se il passato non esistesse
La Serbia possiede una legge unica e con alti standard, alla cui realizzazione hanno contribuito gli stessi whistleblower. Non mancano tuttavia incongruenze nella sua applicazione
Il 21 novembre il giornalista Oğuz Güven di Chumhuriyet è stato condannato a 3 anni di carcere. A Radio Inblu Dimitri Bettoni, corrispondente di OBCT da Istanbul, aggiorna sulle continue violazioni della libertà di espressione e di stampa in Turchia (22 novembre 2017)
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