Durate la sua brillante carriera ha inanellato numerose dimissioni, conseguenza del non voler scendere ai compromessi che gli venivano richiesti. Uno sguardo sulla stampa rumena da parte del giornalista investigativo Cătălin Prisacariu
Grazie alla campagna internazionale a suo sostegno, Philippe Bertinchamps, da anni corrispondente da Belgrado per diverse testate, ha ottenuto il permesso di soggiorno che gli era stato negato dalle autorità serbe minacciandolo di espulsione immediata
In Serbia la libertà dei media e la sicurezza dei giornalisti peggiora di giorno in giorno, continuano gli attacchi e le minacce contro i professionisti dell'informazione. Il ministro della Cultura e dell’Informazione però addossa la responsabilità agli stessi giornalisti
In un clima di rinnovate pressioni sui giornalisti, le autorità serbe minacciano ora di espellere il giornalista belga Philippe Bertinchamps, corrispondente da dieci anni di Le Courrier des Balkans e altri media francofoni
Hate speech, discorsi d’odio: come si diffondono e come è possibile contrastarli? Ne parla Lorenzo Ferrari, di OBCT, nel servizio andato in onda in "esteri" di Radio Popolare Network nell'ambito del progeto ECPMF dedicato alla libertà di stampa (14 febbrazio 2018)
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Un Trieste film festival ricco di premi e di buon cinema, dal russo "Aritimija" di Chlebnikov, vincitore del miglior lungometraggio, al lituano Matelis con un film sul ciclismo dei gregari, fino al premio OBCT al romeno Radu Jude con "La nazione morta"
In Serbia prosegue la campagna diffamatoria contro i giornalisti. Intervista a Dragan Janjić, caporedattore dell’agenzia Beta e corrispondente di OBCT, accusato di essere “nemico della Serbia” (8 febbraio 2018)
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Il dibattito sulla diffusione dei discorsi d'odio da mesi s'è fatto sempre più acceso, intrecciandosi con altri dibattiti come quelli sulla post-verità e sull'affermazione dei populismi. Lorenzo Ferrari, di OBCT, ha spiegato che cos'è l'hate speech ai microfoni di Radio Inblu (7 febbraio 2018)
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Si parla sempre più dei discorsi d'odio e della loro diffusione. Ma cosa sono di preciso, e quali sono gli strumenti legali, tecnici e culturali per combatterli? Un dossier speciale curato da OBCT, selezionando numerose risorse inserite nel Resource Centre sulla libertà dei media e della stampa
Sono stati oltre venti i casi di attacchi e minacce ai giornalisti in Kosovo, molti dei quali restano impuniti o vengono sanzionati con pene talmente lievi da vanificarne la funzione dissuasiva
Controlliamo l’etichetta del cibo che compriamo, ma abbiamo la stessa cura nel verificare chi finanzia i nostri mezzi d’informazione? E’ questa una delle provocatorie domande con cui, in un video, viene lanciata la conferenza “Newsocracy” che si terrà domani 30 gennaio a Madrid.
Dragan Janjić, corrispondente di OBCT dalla Serbia e caporedattore di Beta (tra le principali agenzie di stampa indipendente del paese), è stato preso di mira nei giorni scorsi da una campagna diffamatoria che lo accusa di essere un “nemico della Serbia”.
Il 28 gennaio 1994 tre giornalisti della Rai di Trieste, Marco Luchetta, Dario D'Angelo e Alessandro Ota erano arrivati Mostar est per realizzare uno speciale sui bambini vittime della guerra in ex-Jugoslavia. Una granata li colpì davanti a un rifugio. Domani a Mostar si svolgerà una commemorazione organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Sarajevo in cooperazione con l'amministrazione locale
“In Serbia tutti hanno il diritto di dire quello che vogliono, e tutti hanno il diritto di rispondere. Non priverò mai nessuno, compreso me stesso, del diritto a rispondere”. Con queste parole il Presidente serbo Aleksandar Vučić ha salutato Mogens Bjerregård, presidente della Federazione europea dei giornalisti (EFJ ), alla guida della missione internazionale che tra il 18 e il 19 gennaio scorsi ha visitato il paese per verificare le condizioni della libertà di stampa.
La Corte costituzionale turca si è espressa a favore della scarcerazione dei giornalisti Şahin Alpay e Mehmet Altan, arrestati dopo il tentato golpe del 2016. Ma le corti penali di Istanbul si stanno rifiutando di applicare la sentenza
Per la seconda volta in due anni la Croazia è stata visitata da una delegazione di associazioni per la difesa della libertà dei media. Un primato per un membro dell'UE, purtroppo negativo. Ne parliamo col presidente dell’Associazione dei giornalisti croati
I whistleblower in Bulgaria sono rari perché vi è un basso livello di fiducia nelle istituzioni da parte non solo dei cittadini, ma anche di coloro che vi lavorano, come evidenziano anche i dati sociologici
Da Radio Student, intervista a Alma Sedlar, ex membra del consiglio di amministrazione dell'ente sloveno anticorruzione, dimessasi per ciò che lei definisce “ostruzione sistematica del suo lavoro”
"Un giornalista senza macchie, un satirico senza rivali, un santo senza religione – questo era Predrag Lucić". Apre così l'articolo del quotidiano croato Novi List in memoria di questo grande giornalista morto ieri, 10 gennaio, all'età di 53 anni dopo una lunga malattia.
In piene festività natalizie e sull'onda di una lunga campagna elettorale per le amministrative della prossima primavera, sulla scena politica serba compare a sorpresa la figura di un noto porno divo americano
Quella della mazzetta per vedere pubblicato uno specifico contenuto è una pratica diffusa in Ucraina. E viene chiamata “dzhynsa”, da jeans. Uno studio ne ha delineato i contorni. Un'intervista
Universi paralleli, in cui si incontrano Jugoslavia e post-Jugoslavia, dove un Tito 2.0 è alla guida di una nuova rivoluzione socialista. Lo scrittore Marko Vidojković racconta il suo ultimo romanzo, in vetta alle classifiche serbe
In Turchia un giornalista è stato condannato recentemente a 8 anni e 9 mesi di prigione. La sua colpa? Aver rivelato abusi della polizia nei confronti dei detenuti di un carcere ad Hakkâri, città nell'est del paese
Un nuovo studio mostra che il sud-est Europa è del tutto assente dallo sguardo delle grandi redazioni televisive, con la sola eccezione di Grecia e Turchia.
In Turchia il whistleblowing e la sua resa in forma di notizia giornalistica vengono criminalizzati, come dimostrano bene i due casi di Reyhanlı e dei TIR del MIT, l’intelligence turca
Libertà di stampa, informazione di qualità, interesse pubblico e trasparenza delle istituzioni, data journalism. Questi alcuni dei temi che durante un recente edit-a-thon - evento di scrittura collettiva di voci su Wikipedia - hanno riunito a Sofia giornalisti e attivisti
Fazıla Mat di OBCT in diretta a Radio Capodistria ha parlato della situazione in Turchia: proseguono le violazioni di libertà civili e individuali di molti cittadini. Tra questi i giornalisti, di cui 152 in carcere (8 dicembre 2017)
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Dal 15 novembre l'Italia ha una nuova legge a tutela del cosiddetto whistleblowing. L'analisi della legge per voce dell'avvocato Guido Scorza, esperto di temi giuridici legati all'innovazione tecnologica e a internet, di "Esteri" di Radio Popolare (4 dicembre 2017)
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