Nel febbraio del 2001 erano stati firmati degli accordi tra FRY e Macedonia che risolvevano dispute di confine anche per quanto riguarda la parte di demarcazione tra Kossovo e Macedonia. Una dichiarazione dell'Assemblea kossovara rifiuta quegli accordi.
La compagnia di telefonia fissa Albtelecom non è ancora stata privatizzata ed il Parlamento riduce il budget approvato solo pochi mesi fa. "Non pregiudicherà l'aumento di salari e pensioni promesso per il mese di luglio" assicurano dal governo.
Carceri sovraffollate e pochi i fondi per la costruzione di nuove strutture. Il Governo temporeggia sulla richiesta di molti detenuti albanesi in Grecia ed Italia di scontare la pena nel proprio Paese. Un articolo dal nostro corrispondente Llazar Semini.
E' uscito oggi il Rapporto annuale 2002 di Amnesty International, con schede specifiche su ogni paese dei Balcani. Complessivamente la situazione migliora, ma ci sono ancora molti punti critici.
La presidenza della coalizione DOS annuncia che 50 tra i propri deputati assenteisti verranno sostituiti. Se lo farete con i nostri deputati usciremo dal Parlamento, rispondono dal partito di Kostunica. La crisi all'interno di DOS s'acuisce.
Cinque fiabe per altrettanti luoghi. E' una nuova pubblicazione dell'associazione Lodi per Mostar, un percorso che ripercorre con la forza dell'immaginazione la concretezza dei rapporti stretti in questi anni tra l'Italia ed i Balcani.
E' partito ieri Wolfgang Petritsch, l'Alto rappresentate della Bosnia Erzegovina e per certi versi il suo vero presidente. Presentiamo un bilancio critico del suo lavoro, con un testo di Dario Terzic da Mostar.
Un sondaggio ha indagato sulle percezioni dei cittadini in Serbia sulla situazione economica che stanno vivendo. E' emersa qualche sorpresa: pochi comprerebbero più cibo, la maggior parte però acquisterebbe una macchina.
L'UNMIK presenta un piano programmatico per favorire il rientro in Kossovo delle minoranze. Pubblicata intanto un'analisi dell'UNHCR sullo stato di queste ultime: diminuiscono i casi di aggressione ma "la situazione rimane altamente precaria".
Il turismo è oramai la principale attività economica a livello mondiale. Quale risorsa può rappresentare per i paesi in via di sviluppo? A Torino un forum su turismo responsabile e cooperazione internazionale.
Il vice-ministro albanese all'economia annuncia l'inizio delle trattative. Si arriverà ad un "Schengen balcanico" come primo passo all'integrazione europea?
Quattordici immigrati di origine turca affogano nel fiume Sava nel tentativo di entrare illegalmente in Croazia. Continua la tragedia della "fuga verso l'Europa".
In seguito ad un Convegno tenutosi a Faenza dall'1 al 3 maggio titolato Dall'est una sfida per l'Europa Emmaus Internazionale ha redatto un documento che oggi pubblichiamo.
Dopo l'incidente nel quale ha ferito quattro persone il ministro Boskovski non si dimette. Trova invece un capro espiatorio nell'ufficiale responsabile dell'esercitazione che dichiara "non dovevo permettere a nessuno di utilizzare quel lanciagranate".
Nonostante le dichiarazioni ottimiste dell'ultimo anno effettuate dalle autorità doganali le dogane della Republika Srpska si sono rivelate un colabrodo. Raccolto nel 2001 solo l'83% di quanto previsto. E' emergenza corruzione.
Pubblichiamo un articolo a firma di Arben Qirezi dell'IWPR sul recente atteggiamento del primo ministro kossovaro Bajram Rexhepi che sembra aver impostato una politica all'insegna della riconciliazione con la comunità serba.
Il sindaco di Sofia approfitta della visita del Papa per promuovere la "pulizia" della città. "60.000 cani in pericolo" denunciano le associazioni ambientaliste.
Circa 43mila uomini della Nato in Kosovo non sono in grado di sorvegliare o chiudere i confini del territorio che hanno occupato e che avrebbero il compito di controllare. Capita così che l'UCK - ufficialmente sciolta nel settembre 1999 - continui a combattere, sia nella Serbia meridionale, sia in Macedonia. Chi li sta aiutando?Jan Oberg, Direttore della Transnational Foundation for Peace and Future Research, si chiede anche a cosa è dovuto il silenzio della stampa su questi temi: "se fosse fallita nello stesso modo una missione ONU, centinaia di giornalisti, esperti e commentatori avrebbero ripetuto il coro anti-ONU degli anni '90: l'ONU è incompetente, burocratica ... Abbiamo bisogno di più muscoli!" Ora che sono la NATO ed i mercenari americani ad avere fallito tutti tacciono, mentre un ex analista della CIA getta luce su come i servizi americani condizionano la stampa e le organizzazioni umanitarie.