Un sondaggio ha indagato sulle percezioni dei cittadini in Serbia sulla situazione economica che stanno vivendo. E' emersa qualche sorpresa: pochi comprerebbero più cibo, la maggior parte però acquisterebbe una macchina.
Il turismo è oramai la principale attività economica a livello mondiale. Quale risorsa può rappresentare per i paesi in via di sviluppo? A Torino un forum su turismo responsabile e cooperazione internazionale.
Il vice-ministro albanese all'economia annuncia l'inizio delle trattative. Si arriverà ad un "Schengen balcanico" come primo passo all'integrazione europea?
Nonostante le dichiarazioni ottimiste dell'ultimo anno effettuate dalle autorità doganali le dogane della Republika Srpska si sono rivelate un colabrodo. Raccolto nel 2001 solo l'83% di quanto previsto. E' emergenza corruzione.
Da lunedì gran parte della pubblica amministrazione in sciopero. "Continueremo sino a quando le nostre richieste non verranno accolte dal governo" annunciano i sindacati. Ed intanto procedono (con difficoltà) le negoziazioni con il FMI.
I primi dati del nuovo censimento confermano tendenze già individuate da tempo. La popolazione della Serbia è in diminuzione ed in questi anni il numero di cittadini residenti all'estero è aumentato del 36,5%.
Ha ancora senso implementare programmi di sviluppo basati sul microcredito? Riportiamo una breve introduzione ad un articolo a cura di Alberto Sciortino pubblicato lo scorso aprile su Terre Libere.
Belgrado frena: procedere con le privatizzazioni nel Kossovo attuale è illegittimo. Ma Steiner insiste sulla loro necessità per rilanciare la precaria economia della provincia ed annuncia di voler andare avanti.
Un consorzio guidato dalla Benetton si aggiudica l'acquisto del centro commerciale Sarajka a Sarajevo. Forse è arrivata alla conclusione una vicenda iniziata più di un anno e mezzo fa e che ha vissuto diversi colpi di scena.
In riferimento all'economia di molti paesi balcanici si parla spesso di "transizione". Categoria concettuale sulla quale non tutti concordano. Un'inchiesta promossa in Serbia da alcuni sindacati descrive come i lavoratori vivono questa "transizione".
A Civitas un seminario sullo sviluppo locale nei Balcani. Proposto dall'Osservatorio sui Balcani un gruppo di elaborazione e riflessione che porti alla definizione di un "decalogo" per chi si occuperà di progetti di sviluppo economico nel sud est Europa.
Il lavoro che vorremmo fare assieme è di confronto e messa in rete di quanto sperimentato da ognuno in questi anni, per arrivare speriamo da qui ad alcuni mesi all'elaborazione di un decalogo di indicazioni metodologiche e ad un repertorio di buone pratic
Sono chiamate economie nere, grigie, ombra e quello che le rende illegali è il fatto che pur esistendo evadono in modo totale tasse ed imposte. E questo rende molto difficile riuscire a misurarne in modo esatto lo sviluppo e la grandezza.
Alcuni ecologisti croati ospiti del Club Pasolini di Ventimiglia. Per parlare in compagnia di rappresentanti del GEVAM di sviluppo ecosostenibile nei Balcani.
Lo scorso 28 marzo l'Agenzia Europea per la Ricostruzione ha reso pubblico il suo programma per le attività in Kossovo durante il 2002. L'Agenzia sarà responsabile della gestione di 134.4 milioni di €, fondi messi a disposizione dall'UE.
L'Osservatorio sui Balcani, in collaborazione con il Consorzio Pluriverso organizza per il prossimo 3 maggio a Civitas, Padova, un seminario di confronto tra esperienze di sostegno allo sviluppo locale nel sud est Europa.
Già nel gennaio scorso 10.000 dipendenti delle quattro imprese statali macedoni con le maggiori perdite erano scesi in piazza occupando le principali vie di comunicazione del paese. Nei giorni scorsi altri 5000 si sono ritrovati davanti al parlamento.
L'Albania ha un forte deficit di produzione energetica, aggravata dalle crisi idriche che hanno rallentato l'attività delle centrali idroelettriche. L'energia viene allora acquistata dall'estero ma ombre di corruzione s'allungano sulla dirigenza albanese.
Nei ricordi dei risparmiatori albanesi è ben impressa la tragica vicenda delle piramidi finanziarie nelle quali persero in modo sciagurato più di un miliardo di dollari. Ora bastano alcune voci per far correre i cittadini a prelevare i propri depositi.
Continua lo sciopero nelle ferrovie iniziato oramai da quasi dieci giorni. E le conseguenze iniziano a farsi sentire sul paese. Intanto i sindacati si dividono: alcuni con, altri contro gli scioperanti.
Lo afferma il direttore di un programma per il reinserimento lavorativo promosso dal governo della Federazione BiH e dalla Banca mondiale. La maggior parte di questi sono riusciti a reinserirsi nel settore privato.
Il 13 marzo a Bruxelles si sono raccolte le "intenzioni di donazione" da parte di governi ed organizzazioni internazionali a favore della Macedonia. Riportiamo le reazioni dei media macedoni ai risultati raggiunti dalla Conferenza dei donatori.
Non è la storia di una rapida e felice carriera, di doti manageriali sconosciute o poco sfruttate e rivelatesi in poco tempo. Sembra più un fumetto satirico intriso del degenerare dell'economia serba.
Un nostro commento alle proposte di FMI e Banca Mondiale per ridurre la povertà in Albania. Il nuovo orientamento sociale di WB e IMF: vero ripensamento o "copertura ideologica" del neoliberismo?
In Serbia ferrovie quasi bloccate. alla base degli scioperi rivendicazioni salariali. Intanto la Bei ha annunciato un prestito a Serbia e Montenegro per l'ammodernamento delle rispettive tratte ferroviarie.
La difficile vita di chi distribuisce film in Bosnia-Erzegovina: il 99% delle videoteche vendono ed affittano infatti copie piratate. E le autorità bosniache sembrano non accorgersene.
I media balcanici spesso riportano articoli ed interventi in merito alla corruzione. E' una piaga che purtroppo caratterizza tutta la regione. I nostri corrispondenti da Albania, Bosnia e Serbia ci riportano di cosa si è discusso in questi giorni. Ha collaborato Dario Terzic.
Nel 2002 il processo di privatizzazione subirà una forte accelerazione, confermano vari ministri. Ed il governo si prepara ad "arginare" la piaga dei licenziamenti che ne conseguiranno con alcune misure speciali.
Ennesimo tentativo di privatizzare il centro commerciale Sarajka nel centro di Sarajevo. Benetton dopo trattative iniziali sembrava essersi ritirata ma in questi giorni è ritornata in gioco.