Stevan Dojčinović è caporedattore del Centro per il giornalismo investigativo in Serbia (CINS) e autore del libro Šarić, dove vengono messe in luce le sconvolgenti connessioni politiche di Darko Šarić, uno dei baroni europei della cocaina
A distanza di nove anni dall'introduzione della legge sui media in Croazia, le redazioni hanno improvvisamente adottato gli statuti di autoregolamentazione. È avvenuto solo dopo la riduzione dell'Iva concessa dal governo ai gruppi editoriali. Eppure la condizione dei giornalisti croati non è migliorata
La notte del 14 dicembre una trentina tra giornalisti, direttori di produzione, sceneggiatori, ecc. sono stati fermati dalla polizia con l’accusa di “far parte di un’organizzazione terroristica armata”. Cosa vi è dietro quest'azione duramente criticata dalla comunità internazionale?
La corruzione sistematica nel mondo dei media, la sparizione di un giornalismo al servizio dei cittadini. Secondo la professoressa Sandra Bašić Hrvatin serve un cambiamento. Intervista raccolta da H-Alter, nostro media partner del progetto Safety Net for European Journalists
Domenica 14 dicembre la polizia turca ha condotto un’imponente operazione contro giornalisti ed esponenti politici legati all’opposizione al governo guidato da Ahmet Davutoğlu.
Nonostante ben nove tra le multinazionali coinvolte nello scandalo LuxLeaks abbiano legami con la Grecia, i media locali, inclusi quelli in lingua inglese, sono rimasti in silenzio. Per The Press Project è un caso evidente di (mancata) libertà di stampa nel paese
Un tragico fatto di cronaca evidenzia in modo drammatico i cambiamenti che il giornalismo in Slovenia ha subito e sta subendo. Sempre più scandalo e sempre meno etica professionale
Uno studio recentemente presentato presso il Parlamento europeo si concentra sulla situazione dei media nel sud-est Europa. E presenta un nuovo concetto: quello di integrità
Nataša Škaričić è una pluripremiata giornalista investigativa. Ha portato alla luce in Croazia numerosi scandali del settore sanitario. Ciononostante, dopo anni difficili passati tra censure e aule di tribunali, ha deciso di abbandonare la professione. Un'intervista
È bastato che il premier albanese Edi Rama nella sua storica visita a Belgrado facesse riferimento all’indipendenza del Kosovo per scatenare, sui media serbi, una grave campagna di denigrazione nei suoi confronti
Al South East Europe Media Forum, tenutosi a Skopje dal 16 al 18 ottobre scorsi, giornalisti ed esperti si sono incontrati e confrontati sulla condizione dei media nella loro regione. Un'intervista a Oliver Vujović, Segretario generale di Seemo e promotore dell'iniziativa
Il South-East Europe Media Forum ha riunito a Skopje giornalisti e organizzazioni in difesa della libertà di informazione da tutta Europa. La giornalista croata Zrinka Vrabec Mojzeš ha parlato delle relazioni pericolose tra media e potere, e della necessità di adottare una legislazione sui media al livello europeo. Intervista
La concentrazione della proprietà dei media e l'assenza di trasparenza negli assetti proprietari sono tra i principali ostacoli al pluralismo dell'informazione e alla libertà di stampa in Bulgaria. Un'intervista alla giurista Nelly Ognyanova
Due stati, una nazione. E' lo slogan su cui si basano le strette relazioni tra Azerbaijan e Turchia. Motto che sembra valere anche per il mancato rispetto della libertà d'espressione
Il South East Europe Media Forum è un consesso internazionale, arrivato alla sua ottava edizione, che raccoglie ogni anno operatori del settore dei media di decine di paesi. All'edizione 2014 che si tiene a Skopje, Osservatorio Balcani e Caucaso presenterà i risultati emersi dal progetto europeo “Safety Net for European Journalists”
Una vera bufera tra i giornalisti serbi si è sollevata a seguito della soppressione di “Utisak Nedelje”, popolare talk-show politico in onda su TV B92 e diretto da Olja Bećković. Ma non è l’unica trasmissione ad essere sparita dai palinsesti
Come creare una opinione pubblica europea? Domenica 5 ottobre 2014 a Ferrara, il Festival di Internazionale ha dedicato uno spazio di confronto sul rapporto tra nuovi media e istituzioni europee
A inizio settembre la Turchia, paese che conosce crescenti limitazioni in rete, è stata protagonista del dibattito sulla libertà di internet. Un tema di importanza globale, ma troppo spesso definito esclusivamente da una cerchia ristretta di esperti
Il 16 settembre 1992 nasceva Radio Ratni Studio Mostar. Una radio che, nonostante si fosse in piena guerra, voleva fare “rivoluzione”. Abbiamo raccolto il ricordo di Dario Terzić, oggi caporedattore di Radio X Mostar
Fare giornalismo d'inchiesta in Kosovo è difficile ma necessario. Un'intervista a Vehbi Kajtazi, autore di numerosi articoli che hanno messo in luce i rapporti tra la politica kosovara e il crimine organizzato
"Cento euro al mese, trattabili": è questa l'offerta di lavoro per giornalisti pubblicata da un noto portale web in Grecia dove la lunga crisi economica ha inferto un colpo durissimo alla qualità del lavoro giornalistico e al pluralismo dell'informazione
Le organizzazioni che monitorano la libertà di stampa valutano come positiva la situazione in Slovenia, benché il mercato dei media locali sia sottoposto ad una forte influenza da parte dello stato e manchi una strategia di lungo periodo da parte di investitori privati. Ne parliamo con Marko Milosavljević, responsabile del dipartimento di giornalismo all'Università di Lubiana
La Serbia ha recentemente adottato un set di leggi sui media, in particolare sul servizio pubblico, che prevedono l'uscita dello stato dalla proprietà dei media. Secondo le associazioni di categoria la nuova normativa è buona, ma è stata introdotta grazie alle spinte di Bruxelles
Secondo Svetlana Lukić, tra le fondatrici del portale Peščanik, il lungo periodo di governo del Partito democratico in Serbia ha messo in piedi un sistema di controllo politico dei media. Poi pienamente sfruttato dal subentrante Vučić
Ljubica Grozdanovska Dimishkovska è giornalista e analista politica. Ha contribuito a redarre il recente rapporto "Nazioni in transito" di Freedom House, finendo sotto il fuoco incrociato di colleghi e politici. Un approfondimento
È ormai noto come “Scandalo Informer”, dal nome del giornale che ha pubblicato testi diffamatori sul conto della nota attivista Vanja Ćalović. Si utilizza il fango contro la strenua battaglia per la legalità nel paese
In "esteri" di Radio Popolare Inoslav Bešker, corrispondente in Italia di Jutarnji List, fornisce una panoramica sulla situazione dei media in Croazia. La trasmissione è parte di "Safety Net", progetto dedicato alla libertà di stampa in Italia, sud-est Europa e Turchia di cui Radio Popolare è media partner e promosso da OBC. (19 giugno 2014)
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Nonostante sia parte dell'Ue, la Bulgaria vive negli ultimi anni un drammatico deterioramento della libertà di stampa e di espressione. Tra le principali cause concentrazione mediatica, autocensura, pressioni sui giornalisti. Ne abbiamo parlato col professor Orlin Spasov
In Serbia sono sempre più frequenti le accuse di censura informatica mosse al governo. Sulla questione è intervenuta anche l’OSCE e la Commissione europea. Il premier Vučić ha dapprima reagito in modo molto polemico e duro, per poi abbassare i toni