Il Parlamento Europeo ha adottato ieri lo European Media Freedom Act (EMFA) a larghissima maggioranza (464 voti a favore, 92 contrari, 65 astenuti). OBCT, insieme ad altre 20 organizzazioni della coalizione europea EU Media Advocacy Working Group, si rivolge alla Commissione europea, agli stati membri e a tutte le parti interessate affinchè garantiscano una rapida e corretta attuazione del nuovo regolamento
Le organizzazioni partner del Media Freedom Rapid Response (MFRR) esprimono preoccupazione per il discredito di un importante giornalista georgiano da parte di Shalva Papuashvili, presidente del parlamento georgiano
La commissione per i diritti umani del Consiglio d'Europa ha pubblicato un report che denuncia l'ostilità estrema del paese anatolico verso la libertà di espressione e nei confronti di giornalisti, difensori dei diritti umani e società civile
OBCT insieme ai partner della rete MFRR chiede l'immediata archiviazione dell'indagine preliminare a carico di tre giornalisti del quotidiano Domani e sollecita le autorità italiane a rispettare la riservatezza delle fonti giornalistiche in linea con gli standard internazionali ed europei sulla libertà di stampa
22 gruppi per i diritti umani e organizzazioni giornalistiche chiedono alle piattaforme di social media di sostenere i diritti di libera espressione dei loro utenti e di resistere alla censura statale
Secondo un recente studio, il discorso pubblico in Macedonia del nord è saturo di narrazioni tossiche: a diffonderle non solo partiti ed esponenti politici, ma anche i media, spesso incapaci di svolgere il proprio ruolo di filtro e garante nei confronti del pubblico
La Coalizione europea anti-SLAPP plaude l’adozione da parte del Parlamento Europeo della Direttiva Anti-SLAPP che definisce gli standard minimi per proteggere gli organi di vigilanza dalle azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica
Nel sesto anniversario della brutale uccisione del giornalista investigativo Ján Kuciak e della sua fidanzata Martina Kušnírová, rinnoviamo il nostro appello per una fin troppo tardiva giustizia per i loro omicidi, con l’imperativo di rompere il circuito di impunità attorno ai crescenti attacchi alla libertà di stampa
Occuparsi di criminalità organizzata e rischiare la vita, vivere sotto scorta continuamente per poter svolgere il proprio lavoro e semplicemente vivere la propria quotidianità. Jelena Jovanović, giornalista del quotidiano montenegrino Vijesti, spiega com'è vivere sotto scorta
A venticinque anni dall’assassinio del giornalista Slavko Ćuruvija e nove dall’inizio del processo contro i quattro imputati dell’omicidio, dopo una prima condanna nel 2019 e la ripetizione del processo, lunedì 5 febbraio il Tribunale d’Appello di Belgrado ha assolto gli imputati
Centinaia di giornalisti in piazza a Zagabria contro gli emendamenti al Codice penale del governo Plenković, che limitano il diritto di cronaca. Per l'Associazione dei giornalisti croati il premier vuole mettere a tacere le inchieste sulla corruzione del suo governo
Alla commemorazione in memoria dei tre inviati Rai, Luchetta, D'Angelo e Ota uccisi trent'anni fa a Mostar est, Andrea, figlio di Marco, ha parlato di "sofferenza che non cancella le responsabilità". E ha chiesto alle autorità di opporsi "a chi ha bisogno dell'odio per difendere il suo potere" e tiene la città ancora sotto scacco
A cento anni dalla nascita, una mostra a Bucarest ricorda Monica Lovinescu, intellettuale ed autrice radiofonica per Radio Europa Libera, una delle voci più rispettate dell'opposizione democratica al regime totalitario comunista di Nicolae Ceaușescu
Ieri OBCT e le organizzazioni partner della rete MFRR hanno presentato la relazione finale della missione internazionale di fact-finding sulla libertà di stampa che si è svolta lo scorso ottobre in Bosnia Erzegovina
Attacchi verbali e gravi minacce nei confronti di due giornalisti di emittenti indipendenti, il portale Cenzolovka e persino una ONG e un giudice del tribunale di Belgrado destano preoccupazione per il clima di sempre più pesante repressione in Serbia
È uno dei più vecchi settimanali dei Balcani e del mondo, col primo numero in edicola il 26 gennaio 1935. Dallo scorso anno è cambiata la proprietà e di recente è stato annunciato un cambio di politica redazionale che la redazione non ha accettato dimettendosi in blocco
La Rete No Bavaglio coordina un appello al Parlamento e al Presidente della Repubblica contro il DDL Costa affinché il provvedimento non venga approvato e non venga firmato
Le organizzazioni partner della rete Media Freedom Rapid Response (MFRR) hanno partecipato alle consultazioni europee sullo stato di diritto portando all’attenzione della Commissione Europea i principali sviluppi e le minacce più gravi relative alla libertà di stampa avvenute nel 2023 in diversi stati dell’UE
Dopo la riforma Cartabia sulla presunzione di innocenza, la proposta di legge Balboni sulla diffamazione, la stretta di Nordio sulle intercettazioni, il testo presentato da Enrico Costa per vietare la pubblicazione delle ordinanze cautelari «va al di là delle disposizioni europee e viola l'articolo 21 della Costituzione», rilevano Fnsi, Assostampa e Cdr in un comunicato
Nuovi emendamenti al Codice penale, se approvati dal parlamento di Zagabria, introdurranno in Croazia il reato di divulgazione non autorizzata dei contenuti d'indagine, che non riguarderebbe i giornalisti ma le loro fonti. Secondo l'Associazione croata dei giornalisti il risultato sarebbe simile alla "legge bavaglio" italiana
La cerimonia di consegna del premio giornalistico "Rotta Balcanica" si terrà nel corso di una due giorni di incontri, il 27 e 28 gennaio 2024, in occasione del trentesimo anniversario della strage di Mostar. Istituito dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, è rivolto a quanti, giornalisti, giornaliste e fotoreporter, si sono dedicati al dramma delle persone migranti e richiedenti asilo
Il 2024 per la Croazia è l'anno delle elezioni: europee, politiche e presidenziali si susseguiranno a partire dal prossimo giugno fino a dicembre. E con le competizioni elettorali si fa strada la corsa al controllo dei media locali, in particolare quelli regionali, in modo molto poco trasparente
La storia di una giornalista e un fotografo romeni che da dieci anni vivono in un camper per poter scrivere le loro inchieste su come si vive in Romania e su come vivono i romeni espatriati. Sono Elena Stancu e Cosmin Bumbut: li abbiamo incontrati
La Rete NoBavaglio si appella ai direttori di testata, agli operatori dell’informazione e alla società civile affinché si avvii una moblitazione generale contro l'ennesima "legge-bavaglio", l'emendamento approvato che proibisce la pubblicazione dei contenuti dell’ordinanza di custodia cautelare fino alla fine dell’udienza preliminare
L’Associazione dei Giornalisti Croati si appella al governo affinché desista dall’introduzione del nuovo reato di “Divulgazione non autorizzata di contenuti relativi ad atti di inchiesta o azioni probatorie”, proposta di legge che attacca direttamente la libertà di parola e la libertà di accesso all’informazione, minando le fondamenta democratiche del paese
Una recente serie di arresti in Azerbaijan, rivolti contro i pochi media rimasti indipendenti, ha riportato la mente ai giorni dell'ondata di repressione di 10-15 anni. Ma si è mai interrotta la persecuzione della società civile dell’Azerbaijan?
La Fondazione Slavko Ćuruvija ha pubblicato il suo terzo rapporto sullo stato della libertà di stampa in Serbia, analizzando il periodo tra gennaio 2021 e giugno 2023
MFRR e SJN esprimono sgomento per la decisione di una giudice di raccomandare al ministero di chiudere una delle principali piattaforme di giornalismo investigativo del paese
OBCT si unisce alle organizzazioni partner MFRR e alla South East Europe Media Organisation (SEEMO) nel condannare gli attacchi verbali e le minacce di Milorad Dodik contro la giornalista di N1 Snezana Mitrović
OBCT, insieme ai partner di MFRR, condanna la convocazione del conduttore RAI Sigfrido Ranucci da parte della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e sollecita il Parlamento italiano a garantire l'indipendenza del servizio pubblico televisivo (RAI)