Un'indipendenza giusta, che però non ha portato né particolari vantaggi né svantaggi alla Russia, e un parallelo ritorno di simpatia nei confronti della Georgia. Questi, in sintesi, i risultati di un'indagine del centro di ricerche sociali “Levada” condotta alla vigilia del quinto anniversario della breve guerra russo-georgiana dell'agosto 2008, che portò al riconoscimento dell'indipendenza di Abkhazia e Ossezia dalla Georgia da parte di Mosca.
All'inizio della guerra in Bosnia Erzegovina, a Mostar i nazionalisti distrussero la statua di Aleksa Šantić, poeta della convivenza. Alcune settimane fa il suo volto bronzeo è riemerso dalle acque della Neretva
Un pianoforte a coda nel cuore delle proteste di piazza. Dopo che quello suonato dal musicista itinerante Davide Martello è diventato inaspettatamente uno dei simboli delle manifestazioni di Gezi Park, in Turchia, lo strumento ha fatto la sua comparsa anche di fronte all'Assemblea Nazionale di Sofia.
Da quattro anni Jakob Finci, presidente della comunità ebraica di Sarajevo, attende che la Bosnia Erzegovina accolga la sentenza della Corte Europea per i Diritti dell'Uomo che porta il suo nome. Intervista
Sono trascorsi 18 anni dal massacro di Srebrenica e 409 salme trovano oggi sepoltura ma sono ancora migliaia gli scomparsi. Un commovente corteo da Sarajevo a Srebrenica. E poi iniziative che hanno visto coinvolti podisti, ciclisti e motociclisti
Un articolo pubblicato su “Le Scienze” di giugno racconta di una ricerca pluriennale che si è svolta in Romania a partire dal 2000 per stabilire gli effetti degli orfanotrofi sullo sviluppo del bambino.
A Istanbul e nel resto della Turchia le proteste di piazza si sono trasformate in decine di forum di discussione dove i cittadini si ritrovano quotidianamente a parlare di politica, a livello locale e nazionale. E molti parchi sono divenuti Gezi. Un reportage
A un mese dalle prime proteste, la 'bebolucija' sembra già avere tradito i suoi propositi originari. Scarso interesse della cittadinanza, confusione dei manifestanti, debolezza dell'organizzazione: la primavera bosniaca è rimandata a data da definirsi
Il 1 luglio la Croazia diventa il 28mo membro dell'Ue, dopo un percorso di profonda trasformazione. Per il professor Dejan Jović, consigliere del presidente Ivo Josipović, se l'élite politico economica del paese festeggia, l'opinione pubblica mostra indifferenza e non nasconde qualche timore
Continua in Turchia la protesta nata sul destino del parco Gezi ad Istanbul, poi sfociata in manifestazioni generalizzate contro il governo di Recep Tayyip Erdoğan, accusato di una visione sempre più autoritaria del potere. E se il governo insiste nella linea della repressione, chi protesta cerca nuove forme per manifestare il proprio dissenso
Migliaia di persone hanno dimostrato ieri di fronte al Parlamento bosniaco nella più grande manifestazione dall'inizio delle proteste. Damir Imamović, il popolare musicista sarajevese, partecipa al movimento. Nostra intervista
E' il settimo giorno di proteste davanti al Parlamento della capitale bosniaca. Centinaia di cittadini e cittadine, provenienti da diverse città del paese, continueranno la protesta finché non verrà approvata la legge nazionale sul numero di identificazione personale senza il quale i bambini nati da febbraio in poi non possono ottenere i documenti d'identità.
Gruppi della sinistra rivoluzionaria, sindacati, Ong, attori, nazionalisti, tifosi, musulmani anti-capitalisti, anarchici. Le manifestazioni dei giorni scorsi in Turchia hanno portato in piazza un caleidoscopio di voci diverse. La nostra corrispondente è andata a piazza Taksim, epicentro della proteste, per fare un ritratto del "popolo di Occupy Gezi"
L’educazione sessuale nelle scuole divide ancora la Croazia. La corte costituzionale ne ha bloccato sine die l'insegnamento. Per alcuni analisti la Croazia sta attraversando una nuova rivoluzione conservatrice
La forza e i limiti delle proteste di piazza. Ed una Turchia che dalla vicenda del Parco Gezi deve imparare a non sperperare le occasioni di democrazia che ha a disposizione. Un commento
La lotta per salvare un fazzoletto di verde nel centro di Istanbul e l'intervento violento da parte della polizia diventano la miccia che fa esplodere la Turchia. Sotto accusa il premier Tayyip Erdoğan accusato di politiche sempre più autoritarie. Centinaia i feriti e gli arrestati, il governo subisce un forte scossone. E non è detto che sia finita
Amici e familiari hanno posto una stele nel luogo della strage dei tre pacifisti italiani Guido Puletti, Sergio Lana e Fabio Moreni, uccisi il 29 maggio di venti anni fa mentre portavano aiuti alla popolazione bosniaca
Un'ora trascorsa nell'imbarazzo dell'insegnante e spesso tra le risate degli studenti. A questo si limita l'educazione sessuale nelle scuole pubbliche del Kosovo. Ma se la società e la classe docente sembrano impreparati, meno lo sono i giovani
Elva è una piattaforma sviluppata in Georgia che permette di ricevere facilmente informazioni da parte delle comunità locali tramite SMS. Usata con successo per mappare le esigenze lungo il confine de facto con l'Ossezia del Sud, potrebbe presto essere utilizzata anche altrove
Il progetto di costruire una serie di centrali idroelettriche in Bosnia Erzegovina, che coinvolge diversi soggetti europei, rischia di compromettere l'equilibrio ambientale del paese. Interessi locali e internazionali, battaglie di associazioni ambientaliste, nel racconto di Andrea Rossini a Eco Radio (10 maggio 2013)
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La Bosnia Erzegovina è uno dei paesi europei più ricchi di risorse idriche. Il progetto di costruire una serie di centrali idroelettriche, in modo particolare nella Republika Srpska, rischia però di comprometterne il delicato equilibrio ambientale. Reportage
Da dieci anni ha avviato una ricerca artistica sui nomi: delle città, dei luoghi, delle persone. E' Alban Muja, kosovaro, che in questi giorni sta esponendo proprie opere in una piccola galleria in centro a Tirana, denominata "la mosca". L'abbiamo incontrato
A 14 anni dall’assassinio del noto giornalista serbo Slavko Ćuruvija non vi sono ancora i nomi di mandanti e assassini. E ci si divide sul concedere o meno ad alcuni testimoni la "protezione" ed un conseguente sconto di pena
Una legge da poco entrata in vigore ha introdotto nuove sanzioni per le ONG. I rappresentanti del governo accusano donatori occidentali, ONG locali e social media di radicalizzare i giovani
A Belgrado i bambini che vivono e lavorano in strada sono sempre di più, ma le istituzioni fanno fatica ad affrontare efficacemente il fenomeno. Ne è un esempio il caso dello Svratište, un centro di accoglienza temporanea divenuto un modello per la regione, che in questi giorni ha rischiato di chiudere
“Li ho visti arrivare con dei bastoni in mano. Mi hanno assalito ed hanno iniziato a picchiarmi. Ero stordito e insanguinato, ma ho tentato lo stesso di scappare. Proprio in quel momento ho visto Muhamed arrivare al mio fianco. Sono riuscito a fuggire. Solo più tardi ho saputo che Muhamed era morto”.
Grazie al lavoro della ONG italo-romena Save the dogs si sono avviati in Romania due progetti di anagrafe canina. Abbiamo chiesto alla presidente Sara Turetta di spiegarci obiettivi e modalità di questa iniziativa pilota