Oggi si chiude a Poznań il vertice annuale del Processo di Berlino. Presenti anche i rappresentanti di molte organizzazioni della società civile, tra cui REKOM, che da anni si batte per istituire una commissione regionale sui crimini di guerra e sull'accertamento delle vittime dei conflitti della disgregazione jugoslava
In varie città della Bosnia Erzegovina, dal 28 maggio al 2 giugno, si è tenuto un importante festival di storia che vede radunati un centinaio di storici della regione. Quest’anno però History Fest è diventato un caso di tensione etno-politica
Due giorni dopo la partita di qualificazione agli europei Italia-Bosnia Erzegovina a Sarajevo è stato presentato in anteprima il documentario “L’ultimo rigore di Faruk”
"La cultura della memoria nella Serbia di oggi è caratterizzata da una dinamica insolita, da comportamenti manipolativi e trasformazioni provocate dalla politica dell’attuale governo". L'analisi del professor Nenad Makuljević docente presso la facoltà di Filosofia dell'Università di Belgrado
Ieri nella città vecchia di Fiume sono state affisse le prime targhe riportanti gli odonimi storici di alcune piazze e vie. L’iniziativa è stata promossa nell’ambito del progetto che vedrà la città Capitale Europea della cultura nel 2020. In molti hanno rievocato i tempi in cui croato e italiano convivevano fianco a fianco in città: ma come venne introdotto e poi superato il bilinguismo visivo nella Fiume del dopoguerra?
Recentemente una statua di Tito è stata tirata fuori dai magazzini dove era rimasta per 30 anni ed è ritornata in centro a Podgorica, capitale del Montenegro. In molti si sono chiesti perché
La Republika Srpska ha nominato due nuove commissioni internazionali il cui compito sarebbe quello di stabilire i crimini compiuti a Srebrenica e quelli compiuti contro la popolazione serba a Sarajevo. Un gruppo di accademici e vari analisti ne sottolineano gli intenti revisionisti
E' avvenuto in tutti i Balcani e sta avvenendo anche a Sarajevo: il consolidamento delle nuove memorie nazionali attraverso la sovrascrittura di nomi e riferimenti al passato socialista e jugoslavo
Ultimi ingranaggi dello sforzo bellico allora, ultimi nel ricordo oggi. A cento anni dalla fine della Prima guerra mondiale, resta ancora semisconosciuta l'esperienza dei migliaia di prigionieri di guerra russi e serbi portati sul fronte alpino come manodopera coatta a supporto delle forze austro-ungariche
Tra le leggende sull'identità del presidente jugoslavo, quella trentina rimane probabilmente la più vicina alla storia e all'identità di una comunità, diversamente dalle altre che sono spesso ispirate da complottismi di varia natura
Wikipedia croata è fautrice di idee revisioniste e negazioniste, in particolare riguardo il campo di concentramento di Jasenovac che definisce come semplice “campo di lavoro”
Da luogo inaccessibile usato dall’armata jugoslava, col tempo la caserma di Pivka si è trasformata nel più grande museo sloveno per superficie, con migliaia di visitatori all’anno
Salvò migliaia di bambini dai campi del regime ustascia ma il suo nome rimase ai margini della memoria della Jugoslavia socialista per una biografia "non adeguata". La storia di Diana Obexer Budisavljević
Cos'è stata la Jugoslavia? Qual è l'eredità jugoslava nelle repubbliche sorte dopo la sua dissoluzione? Che memoria si ha in queste repubbliche della Jugoslavia? Sono alcune delle domande a cui risponde in questa intervista la storica Radina Vučetić
Una serie tv in fase di produzione dedicata ad Alija Izetbegović e un film annunciato ma ancora da realizzare su Radovan Karadžić. Ma la memoria in Bosnia Erzegovina può essere affidata alla TV?
La nave Galeb, sulla quale tra il 1953 e il 1979 Tito ha ospitato decine di capi di stato, verrà ristrutturata con fondi europei e trasformata in museo multimediale a Fiume, Capitale europea della cultura 2020
Il Montenegro è un paese storicamente diviso tra chi è a favore e chi meno ai legami con la Serbia. Ora la proposta di erigere un monumento a Pavle Đurišić, comandante cetnico, rischia solo di acuire le fratture
E' una delle tragedie dimenticate del XXmo secolo. Nel decennio successivo alla fine della Seconda guerra mondiale centinaia di migliaia di tedeschi vennero espulsi da Jugoslavia, Ungheria e Romania. Un reportage
La rievocazione della memoria degli anni ‘90 attraverso le testimonianze dirette dei cooperanti, nella città croata che sarà Capitale europea della cultura nel 2020
Dal 2005, nel mese di luglio, persone di tutto il mondo arrivano in Bosnia Erzegovina per percorrere 100 chilometri in memoria di Srebrenica. Il racconto di una partecipante di quest’anno. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Quella che si combatte oggi in Bosnia Erzegovina è una “guerra per la verità” fondata sulla competizione etnica, e le armi principali sono parole e narrative sul passato
Il cimitero monumentale dei partigiani di Mostar, dove sono seppelliti combattenti jugoslavi antifascisti della Seconda guerra mondiale, è abbandonato alla decadenza, vittima del revisionismo storico degli anni '90
Intellettuali, politici, attivisti e cittadini si sono riuniti in Piazza Maresciallo Tito a Zagabria: per impedirne il cambio di nome, per ribadire i valori dell'antifascismo contro una destra radicale dilagante
“Si stava meglio quando c’era la Jugoslavia”: è il commento principe nel paesino di Kumrovec, in Croazia, dove ogni anno si celebra la nascita di Josip Broz Tito
Pratiche commemorative, memoria europea, processi di vittimizzazione delle memorie. Intervista con Vjeran Pavlaković, Professore associato al Dipartimento di Studi Culturali presso l'Università di Fiume
Le guerre di dissoluzione jugoslava vengono spesso considerate un capitolo marginale della storia europea, ma le testimonianze di molti cittadini italiani restituiscono la memoria di conflitti che coinvolsero profondamente al di fuori dei confini dei paesi coinvolti