Con 27 voti favorevoli, 14 contrari e 14 astensioni, il Consiglio esecutivo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), ha espresso ieri parere favorevole all'inclusione come proprio membro del Kosovo.
Nessuna novità di rilievo nel processo di normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo, dopo l'incontro di ieri sera a Bruxelles tra i premier Aleksandar Vučić e Isa Mustafa in presenza del numero uno della diplomazia Ue Federica Mogherini.
Il 5 ottobre del 2000 cadeva il regime di Slobodan Milošević. Le centinaia di migliaia di manifestanti che allora si riversarono nelle strade della capitale, prendendo parte alla cosiddetta “Rivoluzione democratica” certo non avrebbero immaginato che, a 15 anni di distanza, gli alleati di allora di Milošević sarebbero stati al governo e i principali sostenitori dell'integrazione nell'Ue della Serbia.
Il 15 settembre rischia di essere ricordato come l'ennesima data drammatica per i profughi che stanno attraversando i Balcani per raggiungere i paesi dell'Ue.
Un miliardo di euro di aiuti dall'Unione europea. Questa, secondo il governo ad-interim greco, la somma di cui Atene avrebbe bisogno per fronteggiare la crisi rifugiati e richiedenti asilo nel paese. Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia Nikos Christodoulakis, aggiungendo, però che le speranze di ricevere un aiuto di tali proporzioni sono piuttosto scarse.
Le autorità della Serbia hanno allestito un nuovo campo profughi temporaneo al confine con la Macedonia, a seguito del grande afflusso di rifugiati avvenuto durante il fine settimana.
Per il momento si parla di fase “sperimentale”: poche centinaia di metri di rete e filo spinato. Il primo passo però è compiuto e – di fatto – lunedì 13 luglio l'Ungheria ha cominciato a costruire l'annunciata barriera “anti-migranti” sul confine con la Serbia.
Lo aveva previsto l'organizzatore Dušan Mašić, che la mancata autorizzazione avrebbe potuto pregiudicare la manifestazione #sedamhiljada prevista per l'11 luglio davanti al Parlamento di Belgrado. Così è stato, ma gli attivisti non hanno rinunciato a far sentire la propria voce scrive Marija Ristic per BIRN .
“Serbia e Macedonia sono diventate il canale in cui convogliare l'ondata di rifugiati che in UE nessuno sembra voler accogliere”. Sono parole dure, quelle con cui Gauri van Gulik, vice-direttore di Amnesty International per l'Europa e l'Asia centrale descrive la situazione sempre più preoccupante nei Balcani occidentali.
35.712. Questo è il numero – fornito dal ministro degli Interni Nebojša Stefanović - delle persone che hanno richiesto asilo in Serbia nei primi sei mesi del 2015. Principali paesi di origine la Siria, l'Afghanistan, la Somalia e l'Iraq. Sono invece più di 20mila i migranti e richiedenti asilo fermati alle frontiere e rispediti indietro.
Il sindaco di Belgrado Siniša Mali ha dato il via ufficiale, lunedì scorso, alla registrazione dei primi potenziali clienti interessati all’acquisto dei lussuosi appartamenti delle due torri residenziali che dovrebbero svettare sulla Sava, come previsto dal faraonico progetto “Belgrado sull’acqua”, il cui plastico è già stato presentato al pubblico la scorsa estate dal premier Aleksandar Vučić insieme ad investitori degli Emirati Arabi Uniti.
Indubbiamente è una visita storica quella del premier albanese Edi Rama che in queste ore è a Belgrado, e domani sarà in visita nella cittadina di Preševo, sud della Serbia, a maggioranza albanese.
Le mani artritiche di Rada, il cappottino in lana che non è riuscita a non comperare, la ricetta del Kajmak, i graffiti che preferisce a Savamala, quartiere di Belgrado. Emma racconta la Serbia fissando su un bloc-notes i suoi sguardi.
Si è tenuta ieri l'audizione dell'austriaco Johannes Hahn, Commissario designato ai negoziati per l'allargamento e la politica di vicinato, presso il Pe. Questo Storify racconta le posizioni espresse da Hahn, il dibattito in seno alla Commissione esteri del Pe e le reazioni della Rete.
Marija Savić e Di Saržinski, cittadina serba la prima e cittadina croata la seconda. Vivono a Sarajevo ma hanno deciso di richiedere in Croazia l'unione civile, grazie alla nuova legge da poco entrata in vigore
E' stato annunciato per la settimana prossima, probabilmente lunedì 28 luglio, il lungamente atteso rapporto della Task Force investigativa di EULEX sulle accuse di traffico di organi in Kosovo.
Cosa sta causando le gravi alluvioni in Serbia e in Europa? Secondo il metropolita della Chiesa serba ortodossa, Amfilohije Radović la colpa sarebbe di Conchita Wurst, la cantante transgender che ha vinto l'ultimo Eurovision
Piogge torrenziali nei Balcani hanno causato diffuse inondazioni negli ultimi giorni. In Serbia centrale, ieri, vi sono stati due morti ed è stato dichiarato lo stato d'emergenza.
Il Partito progressista serbo di Aleksandar Vučić conquista la maggioranza assoluta del parlamento. Solo altri 3 partiti, escluse le minoranze, entrano in parlamento. Successo dell’SNS anche alle amministrative nella capitale
Iniziato oggi il processo presso la Corte di giustizia internazionale dell’Aja che prenderà in esame le reciproche accuse di genocidio tra Croazia e Serbia
A meno di nuovi ed inaspettati colpi di scena, al quarto tentativo Mitrovica nord avrà finalmente un sindaco. Si tratta di Goran Rakić, rappresentante della “lista governativa”, l'Iniziativa civica serba. Secondo dati non ancora definitivi, Rakić ha ottenuto ieri la maggioranza assoluta dei voti (52%), vincendo già al primo turno. A recarsi alle urne, come al solito, sono stati in pochi, appena il 20,6% dei circa 28mila aventi diritto.
Le agenzie belgradesi stanno rilanciando la notizia della morte di Srđa Popović, celebre avvocato e storico punto di riferimento per chi in Serbia si batte per la difesa dei diritti umani.
La data prevista per la sentenza nel processo al politico serbo Vojislav Šešelj è stata cancellata. Lo ha stabilito il presidente del collegio giudicante, Jean-Claude Antonetti.
E' di 12 milioni di euro, un vero record nella storia della giustizia serba, la cauzione pagata ieri dal tycoon Miroslav Mišković, discusso proprietario della compagnia “Delta Holding” e uno degli uomini più ricchi del paese, per uscire di prigione e difendersi da uomo libero.
Con una breve nota, diffusa martedì 2 luglio, l'ufficio della presidente Atifete Jahjaga ha annunciato che le prossime elezioni amministrative in Kosovo si terranno domenica 3 novembre.
C'è chi la voleva già scomparsa, sommersa dalla crisi che attanaglia molti dei paesi che l'hanno adottata poco più di dieci anni fa. La moneta unica europea, però, nel bene e nel male si è rivelata più longeva di quanto alcuni pronosticassero e, da inizio maggio, ha introdotto una novità: la denominazione in cirillico.