Anche in BiH si inizia a progettare tratte autostradali. Nel 2004 verranno, con tutta probabilità, costruiti i primi chilometri della tratta che collegherà Tuzla con Orasje. Per ora dato il via alla gara d'appalto.
Studenti delle scuole superiori risucchiati nella logica della violenza etnica. A Skopje, durante una manifestazione per protestare contro l'uccisone a Tetovo di un ragazzo macedone, gli studenti si scatenano in una "caccia all'albanese".
A dieci anni di distanza si richiama alla memoria il crimine contro 16 civili, sequestrati e brutalmente uccisi da un gruppo di paramilitari. Ora arrivano le accuse e un film per non dimenticare.
E' l'invito che dopo un duro braccio di ferro con l'UNMIK ha infine fatto Belgrado. "Votate, è nell'interesse della Serbia e della Federazione Jugoslava intera".
Dejan Anastasijevic e Jovan Dulovic hanno deciso di testimoniare all'Aja contro il regime di Milosevic. Ora subiscono intimidazioni a volte da parte degli stessi colleghi. Alcune associazioni di giornalisti denunciano il clima che si è venuto a creare.
La nostra corrispondente da Podgorica, Tanja Boskovic, riporta alcune considerazioni sulla prima settimana dopo il trionfo di Djukanovic in Montenegro.
Alcune statistiche sull'Osservatorio sui Balcani. Quanti lettori, che pagine preferiscono, con quale assiduità ci visitano. In attesa di integrare queste indicazioni con i risultati di un questionario da pochi giorni on-line.
Il Consiglio dei ministri degli esteri dell'Unione dà il via libera all'inizio delle negoziazioni di Stabilizzazione ed Associazione. Intanto Berlusconi visita Tirana e parla anche di integrazione europea.
Una ditta serba avrebbe funto da intermediaria tra produttori di armamenti della Republika Srpska ed il regime di Saddam Hussein. "Si sono mantenute per inerzia relazioni create da Milosevic e Seselj", denuncia il vice-Premier serbo Covic.
L'associazione GAIA sta promuovendo un'adozione del tutto particolare: sostiene la difficile vita di alcuni anziani che abitano nella capitale rumena e contemporaneamente li aiuta a continuare a prendersi cura dei loro piccoli amici.
8 borse di studio della durata di tre mesi per ragionare di conflitto nel sud est Europa. Le domande di ammissione scadranno tra pochi giorni, il 25 ottobre.
Il dimissionario capo della polizia segreta albanese, Fatos Klosi, di fronte ad una Commissione parlamentare ha criticato la scelta di chiamare i suoi collaboratori a testimoniare in audizioni pubbliche perché questo li metterebbe in pericolo.
Importate nel Paese 89210 tonnellate di Soia transgenica. "D'altronde il loro prezzo è significativamente più basso rispetto ai prodotti non modificati geneticamente" si giustificano gli importatori.
Proposta una tassa che ripaghi i Paesi che subiscono la cosiddetta 'fuga di cervelli'. In Bulgaria, il 65% dei laureati degli ultimi dieci anni è emigrato.
Due gravi incidenti nella città di Tetovo portano a galla le difficoltà di convivenza tra albanesi e macedoni. L'opinione pubblica si divide e i media si interrogano.
Al termine i negoziati che porteranno alla nascita della nuova compagine governativa. Sembra che SDMS e DUI, i partiti sui quali si baserà la maggioranza governativa, abbiano, dopo un'aspra trattativa, raggiunto un accordo.
Si sono concluse ieri sera le elezioni parlamentari in Montenegro. Vince la coalizione 'Per un Montenegro europeo' guidata da Milo Djukanovic, con la maggioranza assoluta dei seggi.
Tra poco dovrebbero iniziare gli accordi di Stabilizzazione ed Associazione dell'Albania con l'UE. Secondo Ilir Meta, Ministro degli esteri, elementi chiave per l'integrazione sono riforme interne e cooperazione transfrontaliera.
Anche la redazione dell'Osservatorio sui Balcani aderisce allo sciopero generale del 18 ottobre, e per un giorno, il sito non sarà aggiornato. Abbiamo dato la nostra adesione non solo per la difesa degli attuali diritti dei lavoratori, ma anche per segnalare il bisogno di regole efficaci per le nuove forme del lavoro.
Forme che ormai coprono la stragrande maggioranza dei contratti di lavoro anche nel mondo delle ong e delle associazioni di solidarietà internazionale.
Segno questo della libertà e dell'umanità di questi lavori, ma in certi casi anche - temiamo - di precarietà e scarsa tutela. Scioperiamo dunque per regole e tutele per tutti, maggiore equità nelle condizioni d'impiego, sostenibilità umana del lavoro. Ma anche contro un modello di società che è escludente e fondato sulla riduzione dei diritti. I diritti degli immigrati, degli studenti e scolari, dei malati, dei cittadini. E, in questo momento nel quale il diritto internazionale sembra non aver più alcun peso, contro la guerra.