Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d’Europa ha dichiarato che le autorità europee hanno fatto ricorso a pratiche qualificate come tortura nei confronti di migranti e rifugiati che tentavano di attraversare le frontiere. Lo confermano anche le ricerche svolte da Amnesty International, tra cui quelle recenti sui confini di Spagna, Croazia, Polonia, Lituania e Lettonia
Dal 2014 ad oggi nella capitale ucraina sono state rinominate circa 500 strade. Molte di queste hanno cambiato nome nel 2022, dopo l'aggressione militare da parte della Russia. Riferimenti storici e personaggi ucraini e occidentali stanno prendendo il posto di quelli russi
Il parlamento della Republika Srpska ha approvato in prima battuta un disegno di legge per la modifica del codice penale che prevede la reintroduzione del reato di diffamazione. Ora sessanta giorni di dibattito pubblico e poi ritorna in assemblea. Un pericoloso passo indietro per la libertà di espressione
Una vicenda che ha visto coinvolta una studentessa di una scuola di Lubiana rappresenta l’ennesimo segno della xenofobia più o meno latente che esiste nella società slovena
In Georgia, dopo che il governo ha avanzato la proposta della cosiddetta "legge russa", ovvero della necessità per ong e media di registrarsi come "agenti stranieri" se finanziati dall'estero, il mondo dell’associazionismo ha cambiato passo verso il governo e la maggioranza
Due sostitute procuratrici vengono trasferite perché hanno ordinato degli arresti nelle indagini sulla corruzione all’interno della compagnia elettrica della Serbia (EPS). La piazza protesta allo slogan “Non rinunciamo alle nostre Laure!”, in riferimento a Laura Kövesi, la procuratrice romena divenuta capo della procura europea
Otto anni fa Mohammed aveva piantato una tenda a Idomeni, uno dei tanti profughi siriani in viaggio sulla rotta balcanica. Oggi è un cittadino belga, con tanto di passaporto UE. Nei giorni scorsi è tornato dove questa storia ebbe inizio, a Idomeni un luogo che per lungo tempo ha occupato le cronache europee
Dopo due notti di proteste che hanno visto la polizia antisommossa usare gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, il governo georgiano ha annunciato il ritiro della controversa legge che, secondo i critici, avrebbe soffocato lo sviluppo democratico del paese e annullato l'intento dichiarato da Tbilisi di aderire all'Unione europea. Foto e testi di Onnik James Krikorian da Tbilisi
Chișinău, Milano, Zagabria. In 30 tra le più grandi città europee, le strade intitolate agli uomini costituiscono il 91 per cento di quelle dedicate a individui. Il divario inizia a ridursi in alcune località, ma il ritmo è comunque troppo lento: occorrono anche strategie alternative
Un libro di recente pubblicazione, “Transgender in the Post-Yugoslav Space: Lives, Activisms, Culture”, racconta le storie sconosciute delle vite, dell'attivismo e della cultura trans negli stati post-jugoslavi
Nonostante le pessime condizioni di salute l'ex presidente della Georgia, Mikheil Saakashvili resta in carcere. A stabilirlo è stato un tribunale georgiano lo scorso 6 febbraio. La battaglia legale per la liberazione del terzo presidente georgiano prosegue ora presso la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo
Ad un'attivista russa per i diritti delle donne residente in Georgia è stato negato il rientro nel paese. Senza alcuna giustificazione. Non è un caso isolato
Il regime dei visti UE ha portato i kosovari ad un insopportabile isolamento. A quindici anni dalla dichiarazione di indipendenza sono costretti a code interminabili, procedure umilianti e costi notevoli per ottenere un visto per i paesi UE. E non sempre ci riescono
Il confine tra Italia e Slovenia, a Trieste, attraversa il Carso. Per qualcuno è un territorio da sogno, per altri un incubo. Intervista ai registi del documentario "Trieste è bella di Notte", Matteo Calore, Stefano Collizzolli, Andrea Segre, proiettato in prima assoluta al Film Festival di Trieste
Siamo stati a Kryvyj Rih, città industriale nell’Ucraina centrale. Lì abbiamo indagato su cosa le organizzazioni dei lavoratori stanno facendo e su come hanno reagito al conflitto
Da più di due mesi la popolazione del Nagorno Karabakh è isolata dal resto del mondo per il blocco azero del Corridoio di Lachin. Come vivono gli abitanti di Stepanakert
Dopo oltre sette anni di odissea giudiziaria e dopo aver trascorso quindici mesi di custodia cautelare con l'accusa di traffico di droga, il giornalista investigativo Jovo Martinović lo scorso 17 gennaio è stato assolto per la seconda volta dalla Corte d'appello. In attesa della sentenza definitiva, lo abbiamo sentito
È uscito in questi giorni per Il Mulino un eBook in cui la scrittrice Julia Yakovleva ha raccolto le parole di bambini e adolescenti russi sul conflitto in corso. Su OBCT l'introduzione al libro
In occasione della seconda visita in poche settimane del ministro Matteo Piantedosi a Trieste, la rete RiVolti ai Balcani esprime forte preoccupazione per l’annunciata riattivazione dei cosiddetti “respingimenti informali” dei migranti in Slovenia. Pratiche già dichiarate illegittime dal Tribunale di Roma e che rappresentano una gravissima violazione dei diritti umani
Le condizioni di salute dell'ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili sono allarmanti e non compatibili, secondo i medici, con il regime carcerario a cui è sottoposto. Si moltiplicano nel paese e all'estero le richieste di scarcerazione e di trasferimento in un altro stato
Si protrae la crisi in Nagorno Karabakh sul corridoio di Lachin, importante via di collegamento tra l'Armenia e gli oltre centomila armeni karabakhi. Il blocco del corridoio messo in atto oltre un mese fa dall'Azerbaijan sta già avendo serie ripercussioni di carattere umanitario
Si è aperto ieri a Mitilene, a Lesbo, il processo relativo al più grande caso di criminalizzazione della solidarietà in Europa. La nuotatrice siriana Sarah Mardini, assieme ad altri 20 imputati, sarà perseguita per "spionaggio e traffico di esseri umani"
Dal 1° gennaio la Croazia è entrata nell'area Schengen e ci si chiede ora cosa cambierà nei confronti dei migranti e dei rifugiati che attraversano la rotta balcanica e transitano per raggiungere altri paesi UE. L’intervento di Giovanni Vale, corrispondente di OBCT da Zagabria, alla trasmissione “Rights Now” (9 gennaio 2023)
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Nonostante un numero elevato di detenuti e tempi di detenzione di gran lunga superiori alle medie europee, il sistema giudiziario greco fa un abuso sistematico della custodia cautelare
Il 1° gennaio 2023 nella Giornata mondiale della pace, la tradizionale “Marcia della pace” promossa dalla Diocesi di Trento è dedicata a profughi e richiedenti asilo, in connessione con la campagna “Cambiamo rotta!”, a sostegno dei profughi in cerca di un futuro in Europa attraverso la “rotta balcanica”, che prevede una mostra fotografica e due incontri pubblici sul tema a Trento il 1° gennaio e a Rovereto il giorno seguente
La Bosnia Erzegovina è uno dei paesi maggiormente attraversati dalle rotte balcaniche della migrazione. Cosa è accaduto negli ultimi mesi? Ce lo spiega da Bihać Silvia Maraone, project manager di IPSIA che coordina gli interventi in alcuni campi di accoglienza e di transito per rifugiati nella regione
Il dramma dei migranti sulla rotta balcanica nelle foto di Chiara Fabbro della mostra “Finding Home” a Trento, nell'ambito del nuovo lancio della campagna “Cambiamo Rotta!” a sostegno del campo profughi di Bihać in Bosnia Erzegovina
Una nuova legge sui servizi sociali in Serbia prevede la raccolta di una vasta quantità di dati personali dei beneficiari, per analizzarli con un algoritmo. L’obiettivo dichiarato è migliorare la distribuzione delle risorse, ma oltre 22 mila persone hanno già perso il sussidio, senza sapere perché
Il 12 dicembre di trent'anni fa, 500 attivisti della società civile italiana arrivarono a Sarajevo, città sotto assedio da mesi. Un'inziativa nonviolenta di un gruppo di persone, per usare le parole del fotogiornalista Mario Boccia qui intervistato, "unito sulla scelta di mettersi in gioco personalmente per fermare qualcosa di inaccettabile"
Carceri sovraffollate, carenza di personale, scarse attività per i detenuti, ma soprattutto il perpetrarsi all’interno del carcere di modelli di criminalità e violenza. Un report del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e dei Trattamenti Disumani e Degradanti