Al recente Salone del libro di Torino è stato presentato "Libera. Diventare grandi alla fine della storia", romanzo della filosofa albanese Lea Ypi, edito da Feltrinelli. Un libro che la docente della London School of Economics ha scritto per se stessa, per la sua famiglia e per la memoria – ancora divisa – di un paese intero
Settembre 1923: il Partito comunista bulgaro scatena una rivolta contro il governo di Aleksandar Tsankov, entrato in carica a luglio grazie al colpo di stato militare che ha messo fine al governo degli agrari ed alla vita del loro leader storico, Aleksandar Stamboliyski.
Modesto, intelligente, abile e leggendario: a Graz lo scorso 1 maggio è morto Ivica Osim (1941-2022), maestro del calcio sarajevese, jugoslavo ed europeo. Il ricordo dello scrittore Božidar Stanišić
In Russia le cosiddette “feste di maggio” si concludono da rito il 9 maggio, il Giorno della Vittoria (quella sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale). Tuttavia oggi non c'è alcuna vittoria da festeggiare
Nel trentennale dell'inizio dell'assedio della capitale bosniaca durato 1425 giorni il ricordo alla trasmissione “Onde Road” del periodo di guerra da parte di Kanita Fočak e la diretta dalla capitale bosniaca di Nicole Corritore di OBCT sulla situazione di oggi (10 aprile 2022)
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A distanza di tre decenni dallo scoppio della guerra, la società bosniaco-erzegovese è ancora ben lontana dal riuscire a superare le divisioni e le retoriche guerrafondaie
Una vecchia stazione ai piedi del monte Trebević, la sua storia, il suo significato nel corso degli anni e la sua recente destinazione museale. Un breve excursus sulla stazione di Bistrik a Sarajevo
Azra Nuhefendić, giornalista e scrittrice bosniaca, collaboratrice di OBCT, è intervenuta a Radio Marconi in occasione del trentennale dell'inizio dell'assedio della sua città, Sarajevo. Il suo racconto di allora, il suo sguardo sul conflitto attuale in Ucraina (6 aprile 2022)
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Un edificio sorto con l'intento di dare lustro ad una comunità che era componente importante del tessuto cittadino. Ed è per questo che venne dato alle fiamme nel 1920 da chi voleva dipingere Trieste come una città italianissima. Ora il Narodni dom è tornato proprietà della comunità slovena
Un'intensa conversazione sulla tragedia in atto in Ucraina tra Michele Nardelli, tra i fondatori di OBC Transeuropa e Francesco Prezzi, insegnante e storico venuto a mancare negli scorsi giorni
Avevano la residenza in Slovenia ma provenivano da altre repubbliche. Trent'anni fa tutti i loro documenti vennero cancellati. Ed iniziò una vita di diritti violati. Solo ora le autorità slovene hanno chiesto scusa per quanto avvenuto
I biscotti Plazma - assieme ai Domaćica - sono sopravvissuti a tutto, anche alla dissoluzione della Jugoslavia. Lo scorso primo febbraio è morto in Serbia il loro creatore, Petar Tutavac. Uno sguardo alla sua movimentata vita
In Slovenia la parola "esodo" è nei fatti bandita. Non per l'antropologa Katja Hrobat Virloget che ha pubblicato un libro sulla slovenizzazione delle cittadine istriane di Capodistria, Isola e Pirano: mettendo di fronte il lettore ad un territorio complesso ancor oggi in cerca della sua identità
Un rione di Napoli accolse negli anni '50 centinaia di famiglie divenute profughe a seguito della Seconda guerra mondiale. Tra questi istriano-dalmati, ma anche persone provenienti da Rodi, Smirne, Corfù
A dicembre reduci da tutta la ex Jugoslavia si sono ritrovati in una cittadina in Serbia centrale. Per ricordare Novica Kostić, anch'egli reduce, e il suo impegno per la pace. La storia del Centro di Azione Nonviolenta
Nella notte tra il 10 e l'11 marzo 1943 la polizia bulgara fece irruzione nelle città di Skopje, Bitola e Stip e arrestò circa 8.000 ebrei macedoni. Era il primo passo della tragica fine di una delle più grandi comunità sefardite nel Regno di Jugoslavia occupato
La quarta e ultima lettera di Fabio Fiori che ci racconta un viaggio in bicicletta a Cipro. È anche disponibile una mappa interattiva, con tutte le cartoline e lettere che ci ha inviato
Da un archivio privato sono riemerse dopo quasi 90 anni una serie di lettere che l’ingegnere Jerry Berman, di stanza nell’Ucraina orientale dei primi anni Trenta, aveva inviato a parenti e amici all’estero. I suoi scritti testimoniano le sofferenze e le privazioni dovute alla carestia e alla politica staliniana di quel tempo, di cui nessuno allora sapeva nulla
Il 20 dicembre 1991 Ante Marković rassegnò le dimissioni da Primo ministro di una Jugoslavia federale ormai implosa e già teatro di guerra. In quest'analisi ricordiamo i momenti cruciali di un periodo e di una figura politica che tutt'oggi sono celebrati da alcuni e denigrati da altri
“Divenuta maggiorenne nella Jugoslavia del dopoguerra, mia nonna si era vista come una parte intrinseca del tessuto sociale socialista. Come posso dare un senso al suo mondo oggi?”. Lura Limani, autrice di una bellissima long story costruita sul ricordo di sua nonna, ripercorre il mondo che, come lei scrive, “la generazione di mia nonna ha costruito e abitato e che è solo uno spettro nel Kosovo contemporaneo”.
La Bosnia Erzegovina, quella umana, civile, solidale, non nazionalista piange la perdita di un uomo di pace. Fra’ Stjepan Duvnjak, come è sempre stato per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di averlo conosciuto, ci ha lasciati il 13 dicembre
Migliaia di prigionieri serbi e russi furono condotti a lavorare sul fronte alpino durante il primo conflitto mondiale. Le relazioni con la popolazione locale interrogano più ampiamente sulla guerra novecentesca e sulla solidarietà dal basso
Attivismo civico, partecipazione, guerre jugoslave e confronto col passato. Lo spunto per discuterne nasce dall'ormai noto murales dedicato a Ratko Mladić dipinto su un muro di Belgrado
Non lontano dalla città di Kjustendil, nella Bulgaria occidentale, sorge "Kadin Most", il "ponte del giudice", uno dei più suggestivi costruiti in Bulgaria durante i secoli in cui il paese è stato parte integrante dell'impero ottomano.
Trent’anni fa veniva sciolta la Sigurimi, la polizia politica segreta di Tirana la cui pervasività e ferocia ebbe pochi paragoni oltrecortina. Il metodo più impiegato dal cupo sistema di Henver Hoxha fu la delazione, diffusamente praticata anche tra familiari. Reportage
Le truppe tedesche abbandonano l'Albania sul finire del novembre 1944, nell'ambito della più vasta ritirata nazista dalla penisola balcanica. Da allora l'Albania festeggia la Liberazione il 29 novembre, un giorno dopo la più importante festa dell'indipendenza, proclamata il 28 novembre 1912.
Trent'anni fa terminava l'assedio della città di Vukovar, uno dei simboli della guerra nella ex Jugoslavia. Boris Dežulović, giornalista di punta della Croazia, in un suo recente editoriale che abbiamo tradotto cerca di mettere in luce le profonde contraddizioni in cui vive Vukovar oggi. Per questo però è stato minacciato di morte. Lo abbiamo intervistato
OBCT ha aderito alla neo costituita rete internazionale di ricerca sulla storia e le memorie collettive in Europa (NEHME ), promossa da Carlo Spagnolo, professore ordinario di storia contemporanea e responsabile della Cattedra Jean Monnet dell’Università di Bari .
Da oggi è nelle librerie "La vita nuda" di Danilo Kiš e Aleksandar Mandić, edita dall'editore Mimesis (collana Saggi letterari, traduzione di Alice Parmeggiani Dri). La recensione dello scrittore e nostro collaboratore Božidar Stanišić, autore della postfazione al libro
“Jovanka Broz – a colori”, questo il titolo della mostra che è stata inaugurata la settimana scorsa presso la sede di Belgrado della Radio Televisione Serba e che sarà visitabile fino al 30 novembre