Così vicino ma così lontano. E' questo lo slogan del nuovo rapporto tra la Romania ed i suoi vicini, precisamente con quelli che non sono in corsa verso l'Ue.
Un commento basato sulle dure parole dello scrittore albanese Ismail Kadarè: chi ha messo il Kosovo a ferro e fuoco, colpendo il principio della multietnicità, ha spazzato via i sogni immediati di indipendenza
Anche la Croazia ha partecipato alla giornata internazionale per la Pace, con una manifestazione nella piazza principale di Zagabria contro il possibile invio di truppe in Iraq. L'iniziativa è stata organizzata dalla coalizione "Basta con le guerre".
Uniti nella condanna delle violenze, divisi sulle possibili conseguenze della crisi kosovara. Le posizioni di alcuni analisti e dei politici della Macedonia. Per i cittadini una grande tensione, presto dimenticata
Per la prima volta Belgrado è appoggiata dalla comunità internazionale per il suo comportamento nei riguardi del Kosovo e, dal 1999, ora più che mai coltiva con ottimismo l'idea che la provincia non divenga uno stato indipendente
Le dichiarazioni ufficiali della leadership politica di Tirana sulle preoccupanti vicende nel confinante Kosovo. La popolazione albanese segue con molta apprensione le vicende in corso mediante le dirette dei TG
La pulizia etnica nei confronti dei Serbi faceva parte di un piano deliberato, condotto da una associazione criminale politico-militare. E' quanto si legge nelle nuove incriminazioni. Zagabria respinge le accuse, ma collabora. Due generali già all'Aja.
10.000 italiani risiedono a Timisoara, ovest della Romania. Una città che oramai fa parte della rete produttiva del Nordest. Ma se l'Italia dal 1997 è la principale partner commerciale è solo al sesto posto in termini di investimenti.
Nel periodo socialista veniva multato chi li chiamava 'zingari' e si è tentato di assimilarli nella 'nazione bulgara'. Fallendo. Con la transizione la loro situazione è ulteriormente peggiorata.
Sia l'Osce che Amnesty International, recentemente, hanno stilato dei rapporti piuttosto allarmanti sulle condizioni dei detenuti nelle carceri albanesi. Nonostante la pubblicazione dei rapporti le autorità di Tirana tacciono
Ogni Paese ha la sua mafia, ma in Croazia la mafia ha il suo Paese - aveva dichiarato il commentatore Drazen Vukov Colic in epoca tudjmaniana. Il motto è rimasto attuale durante il governo di centro sinistra. Oggi Zagabria è come la Chicago degli anni '30
Una legge del 2001 prevede la restituzione di immobili e terreni sequestrati nel 1947. Lo Stato promette risarcimenti ma non ha soldi. Molti cittadini si sono allora rivolti alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo.
L'incontro, funestato dalla morte del presidente macedone Boris Trajkovski, è stato seguito da numerosi media nazionali e internazionali. Al centro la questione del cosiddetto Corridoio V.
Una vicenda che recentemente ha dominato le prime pagine dei giornali in Croazia, quella di un controverso filmato sull'aborto proiettato nelle scuole durante le lezioni di religione. I media si interrogano sul ruolo della Chiesa nella società.
Storie di vendita di organi e di bambini nel paese delle aquile e nei Balcani. I quotidiani locali ne parlano, ma le autorità sembrano cadere dalle nuvole. Povertà e disperazione tra le cause di questo complesso fenomeno
Per i media macedoni le indagini sulla sfortunata morte del presidente Boris Trajkovski sono nel caos. I cittadini macedoni accendono le candele e portano i fiori in tutte le città del paese, mentre i politici litigano cercando il colpevole dell'incidente
L'aut aut della Chiesa ortodossa è netto. Nessuno potrà presentarsi ad elezioni pena l'allontanamento dal sacerdozio. L'opposizione plaude, il Partito Socialdemocratico è critico ma l'opinione pubblica è dalla parte delle gerarchie ecclesiastiche.