Alle politiche e alle presidenziali tenutesi domenica trionfo del VMRO e del suo candidato. Ma l'opposizione contesta il processo elettorale denunciando brogli e indebite pressioni sugli elettori
Nuova vittoria elettorale per il VMRO-DPMNE in Macedonia: il suo candidato, il presidente uscente Georgi Ivanov, ha vinto nettamente alle presidenziali tenutesi domenica scorsa ottenendo il 52% dei consensi. Ma a causa di una scarsa affluenza, la legge prevede un secondo turno tra due settimane.
A meno di nuovi ed inaspettati colpi di scena, al quarto tentativo Mitrovica nord avrà finalmente un sindaco. Si tratta di Goran Rakić, rappresentante della “lista governativa”, l'Iniziativa civica serba. Secondo dati non ancora definitivi, Rakić ha ottenuto ieri la maggioranza assoluta dei voti (52%), vincendo già al primo turno. A recarsi alle urne, come al solito, sono stati in pochi, appena il 20,6% dei circa 28mila aventi diritto.
Con una maggioranza schiacciante (486 voti a favore, 55 contro e 29 astensioni), lo scorso sei febbraio il Parlamento Europeo (PE) ha approvato una risoluzione sul “progress report” sulla repubblica di Macedonia (FYROM).
Gli abitanti della regione autonoma della Găgăuzia, Moldavia, si sono recati domenica 2 febbraio alle urne in un referendum ritenuto illegale dall'esecutivo di Chișinău e dal tribunale di Comrat, capoluogo della regione.
E' stato tenuto senza ulteriori incidenti, e ha regalato non poche sorprese, il secondo turno delle elezioni amministrative in Kosovo che ieri, domenica 1 dicembre, ha interessato le 25 municipalità (su 38) in cui nessuno dei contendenti era riuscito a prevalere al primo turno.
Tranquilla e senza incidenti la ripetizione del voto per l'elezione del sindaco di Mitrovica nord. Affluenza poco superiore al 22 percento. Eventuale ballottaggio il 1° dicembre
Con le elezioni di domenica 27 ottobre la Georgia volta pagina in modo pacifico. Secondo i dati parziali il vincitore della tornata è Giorgi Margvelashvili, candidato presidente del “Sogno georgiano” di Ivanishvili
L'ESI, centro studi con sede a Berlino, ha pubblicato un paper relativo alla situazione istituzionale in Bosnia. E vi si afferma che il percorso europeo della Bosnia non può essere condizionato dall'applicazione della sentenza “Sejdić-Finci”
Era previsto, e puntualmente è successo. Il primo giorno lavorativo dopo la pausa estiva del parlamento di Sofia ha coinciso con un nuovo gonfiarsi delle proteste anti-governative che riempiono le piazze del centro della capitale bulgara da quasi tre mesi, chiedendo a gran voce le dimissioni del governo di centrosinistra del premier Plamen Oresharski.
Così titola il portale bosniaco dell’agenzia tedesca Deutsche Welle, sintetizzando la situazione di un paese che cerca di lottare contro gli incendi a dispetto dell’immobilismo dei suoi politici
Un pianoforte a coda nel cuore delle proteste di piazza. Dopo che quello suonato dal musicista itinerante Davide Martello è diventato inaspettatamente uno dei simboli delle manifestazioni di Gezi Park, in Turchia, lo strumento ha fatto la sua comparsa anche di fronte all'Assemblea Nazionale di Sofia.
Con una breve nota, diffusa martedì 2 luglio, l'ufficio della presidente Atifete Jahjaga ha annunciato che le prossime elezioni amministrative in Kosovo si terranno domenica 3 novembre.
Sia i democratici, attualmente al governo che l'opposizione socialista hanno dichiarato vittoria alle elezioni parlamentari che si sono tenute ieri, domenica 23 giugno, in Albania.
Lunedì sera dagli studi di ERT, l'emittente radiotelevisiva greca chiusa improvvisamente per decreto del premier conservatore Antonis Samaras lo scorso 11 giugno, sì è alzato un urlo di gioia.
Si incontrano stasera alle 19.30 ora locale il premier greco Antonis Samaras (Nuova democrazia) e i leader dei due junior partner di governo, il leader del PASOK Evangelos Venizelos e quello della Sinistra democratica Fotis Kouvelis. Una riunione da cui dipende il futuro dell'emittente pubblica ERT, ma probabilmente anche dello stesso governo ellenico.
A poco più di due settimane dalle elezioni anticipate dello scorso 12 maggio la Bulgaria si dota di un nuovo esecutivo, di stampo tecnico-politico, guidato dall'economista ed ex ministro delle Finanze Plamen Oresharski, già indicato in campagna elettorale dai socialisti come futuro premier.
Non è bastata la riunione d'urgenza convocata lunedì scorso dal premier e leader dei conservatori greci Antonis Samaras a sanare la spaccatura nella maggioranza di governo sul progetto di legge per contrastare razzismo e xenofobia.
E' un giuramento all'insegna della polemiche quello pronunciato ieri sera dal presidente montenegrino Filip Vujanović, eletto per la terza volta alla carica il 7 aprile scorso. I risultati ufficiali del voto hanno visto Vujanović, compagno di partito del premier e padre-padrone del Montenegro indipendente Milo Djukanović prevalere col 51,2% sull'ex diplomatico e leader del Fronte democratico Miodrag Lekić.
“Per la prima volta nella storia democratica della Bulgaria la forza politica che ha vinto le elezioni e ha il diritto a governare chiederà l'annullamento del voto alla Corte costituzionale”.
Il presidente della Federazione di Bosnia Erzegovina, Živko Budimir, è stato arrestato venerdì 26 aprile insieme ad altri funzionari nell'ambito di un'inchiesta per corruzione condotta dalla Procura bosniaca.
Il 24 aprile il parlamento dell'Inguscezia ha deciso, in prima lettura, di cancellare l'elezione diretta del presidente della Repubblica. Con 25 voti a favore, e solo uno contrario, l'assemblea ha decretato che la massima carica verrà da ora in poi eletta dallo stesso parlamento.
Il secondo turno delle amministrative in Macedonia, tenuto ieri, ha confermato la larghissima vittoria del partito di governo, la formazione di centro-destra VMRO-DPMNE. Alle 40 municipalità conquistate al primo turno, si sono aggiunge altre 16 dopo il ballottaggio, contro le appena 4 della principale forza di opposizione, i socialdemocratici del SDSM.
“Il divario tra le parti è ora molto stretto, ma resta profondo”. Questa l'istantanea dell'ottavo e inconclusivo round di negoziati sulla normalizzazione delle relazioni bilaterali tra Serbia e Kosovo fatta da Cahterine Ashton, Alto rappresentante UE per gli Affari Esteri.
Nikos Anastasiades è il nuovo presidente della Repubblica di Cipro. Il leader del partito conservatore Unione Democratica (Disy) ha vinto il ballottaggio con lo sfidante Stavros Malas, sostenuto dal partito comunista (Akel).
Questa mattina il premier bulgaro Boyko Borisov ha annunciato nel parlamento di Sofia le dimissioni del governo da lui presieduto. Borisov ha poi dichiarato che il partito di centrodestra GERB, di cui è leader indiscusso, non intende partecipare al prossimo “governo elettorale” che, con tutta probabilità, porterà la Bulgaria a elezioni anticipate.