Ritardi negli aiuti, allarmi ignorati e strumentalizzazioni hanno aggravato il bilancio delle alluvioni. La responsabilità delle istituzioni nella peggior catastrofe umanitaria in Bosnia Erzegovina dalla fine della guerra
Zagabria è oggi sul punto di chiedere aiuto all'UE per far fronte alle alluvioni che hanno colpito il paese. Tuttavia, a Gorski Kotar, tra Fiume e Zagabria, i cittadini aspettano ancora i fondi per coprire i danni provocati dalla disastrosa ondata di gelo del febbraio scorso, che è costata lo 0,7% del PIL all'economia croata
Ancora drammatica la situazione nella Serbia alluvionata. Arrivano i primi dati ufficiali sul numero di vittime e dispersi, ma anche severe critiche sull’operato del governo. Resta da vedere se il populismo del premier Vučić pagherà anche questa volta
Zavidovići, cittadina del Cantone di Zenica-Doboj alla confluenza tra i fiumi Bosna, Gostovići e Krivaja, è stato uno dei comuni più colpiti dalle alluvioni. In città è attiva l'associazione italiana “Ambasciata della Democrazia Locale”, con un progetto di cooperazione comunitaria che continua dagli anni della guerra. Pubblichiamo un nuovo aggiornamento via mail inviato nella serata di ieri da Sladjan Ilić, coordinatore locale dell'associazione. In calce alla lettera le indicazioni su come inviare aiuti.
Gli ecologisti croati si presentano alle elezioni del prossimo 25 maggio come outsider di lusso. Accreditati dell'8-10% dei voti potrebbero ottenere uno degli 11 seggi in lizza. Un'intervista
Le catastrofiche alluvioni di questi giorni hanno colpito anche la Croazia orientale. Migliaia le persone evacuate. Due le vittime accertate. Sotto esame l’azienda statale incaricata di sorvegliare i corsi d’acqua e innalzare gli argini
Nei mesi scorsi, in Croazia si è sollevato allarmismo in materia di ogm. A provocarlo, il dibattito riaperto in sede europea sulla concessione o meno dell'autorizzazione alla coltivazione del mais Pioneer 1507. Nel paese più giovane dell'Ue dove tutte le regioni si sono dichiarate "ogm free", vi è il timore che in futuro diventi più complesso difendere tale specificità
Nel fine settimana la pioggia ha concesso una prima tregua, permettendo alla popolazione colpita dalle inondazioni un parziale ritorno alla normalità. La situazione resta però drammatica in molte località. E il bilancio delle vittime, con il ritirarsi delle acque, è destinato ad aumentare
In Serbia è emergenza inondazioni: interi villaggi sommersi, migliaia di famiglie evacuate e 17 vittime accertate. Mentre proseguono le operazioni di soccorso, la cittadinanza si mobilita per accogliere gli sfollati
I giovani romeni scendono in piazza a difesa dell'ambiente, contro le multinazionali e la classe politica locale. Una generazione nuova è protagonista del primo movimento sociale della Romania post comunista. Intervista alla ricercatrice Chiara Milan
Dopo sei anni di recessione la Grecia è ormai esangue. Come ultima istanza davanti alla disperazione sempre più giovani stanno tornando alla terra. Con successi ma anche delusioni
Trasformare un’area dismessa di Belgrado in una specie di Dubai balcanica. E’ l’impegno preso dall’attuale amministrazione serba in vista delle elezioni di marzo. Scarsa trasparenza e un modello di sviluppo urbano giudicato insostenibile, però, gettano ombra sul progetto
Un'azienda norvegese avrebbe confermato l'esistenza di ingenti giacimenti di petrolio e gas lungo le coste croate. All'euforia dei politici fa riscontro la cautela degli esperti e i timori degli ambientalisti
I sei grandi investitori che avrebbero dovuto rilanciare la centrale nucleare di Cernavoda si sono ad uno ad uno ritirati. Per ultimi AcelorMittal e Enel. A sostituirli entra in gioco la Cina con la forza dei suoi capitali
A Divle, sugli altopiani della Turchia anatolica, il tradizionale formaggio "tulum" viene conservato da secoli in pelli di pecora e capra all'interno di una profonda grotta alle porte del villaggio, dove è sottoposto ad un processo di erborinizzazione. Un vero tesoro da preservare
In Bulgaria si stima che siano almeno 500 i villaggi rurali fantasma. Solo negli ultimi due anni sono spariti 100 paesini perché nessuno vi abita più. La storia di Paramun villaggio rurale dove l'età media è di 75 anni
Nella regione di Fier, nel sud dell'Albania, gli abitanti sono inquieti per le continue scosse del terreno. Per loro non vi è dubbio: la causa è lo sfruttamento degli idrocarburi per perforazione idraulica da parte della Bankers Petroleum. Un'intervista al sismologo Dëfrim Shkurti
Presentato al festival internazionale del documentario di Amsterdam “The Sochi project”, inchiesta sulle prossime Olimpiadi invernali e sulle violazioni dei diritti umani che ne hanno accompagnato la preparazione
Le campagne della Moldavia vanno spopolandosi. E niente sembra riuscire ad invertire questa tendenza. La storia di Maria che, malgrado tutto, resiste nella sua aia
Gli Stati Uniti avrebbero scelto l'Albania per smaltire le armi chimiche siriane perché partner fedele e arrendevole. Ma questa volta è arrivato un "no". Frutto della grande mobilitazione civica a favore dell'ambiente che ha messo il nuovo governo di Edi Rama con le spalle al muro
Venerdì scorso il premier albanese Rama ha - con estrema cordialità - rimandato al mittente la richiesta USA di smaltire nel paese adriatico le armi chimiche provenienti dalla Siria. Una decisione su cui ha pesato, forse per la prima volta in Albania, la società civile. Un reportage
L'allargamento dell'UE ai Balcani apre nuove opportunità per gli agricoltori locali. L'adeguamento delle norme con quelle comunitarie in modo letterale, senza sfruttare i meccanismi di flessibilità, rischia però di rivelarsi fatale per i piccoli produttori. Slow Food Bulgaria e OBC ne hanno parlato in una conferenza sul tema organizzata a Sofia
Un mese fa a tutela di Rosia Montana e contro lo sfruttamento aurifero, ora in solidarietà contro la trivellazioni nel villaggio di Pungesti. La piazza in Romania si mobilita per la tutela ambientale
Così titola il portale bosniaco dell’agenzia tedesca Deutsche Welle, sintetizzando la situazione di un paese che cerca di lottare contro gli incendi a dispetto dell’immobilismo dei suoi politici
Kak ja provel leto ("Come ho trascorso l'estate") era il classico titolo del primo compito che gli scolari dell'Unione sovietica solevano trovarsi di fronte al loro ritorno a scuola dopo le vacanze estive. Quest'anno, ho deciso di anticipare un po' questa tradizione e raccontare così, con qualche immagine, le mie vacanze al lago.
Un bell'esemplare di orso bruno, un lupo, una volpe rossa, due tassi, un gatto selvatico, una lepre europea un cinghiale e una lice sono tutti caduti in trappola nei boschi albanesi del Parco Nazionale Shebenik-Jabllanicë. Per fortuna a scattare questa volta non era una tagliola ma l'obiettivo di macchine fotografiche appositamente posizionate per monitorare la biodiversità del parco e realizzare un piano di gestione dell’area protetta.
Il settore delle energie alternative in Romania aveva da poco raggiunto numeri da record, facendo del paese una meta privilegiata per gli investitori. Ma, con l’intento di contenere le bollette, il governo Ponta ha deciso in tutta fretta di sospendere gli incentivi per le rinnovabili. E ora sembra invece puntare sulla controversa estrazione del gas di scisto
In una delle più belle regioni della Turchia, nella zona del Mar Nero, è prevista, e in parte è già stata realizzata, la costruzione di centinaia di centrali idroelettriche. La popolazione locale si sente minacciata e lotta per il diritto all'integrità dell'ecosistema. Un reportage
Con l'integrazione della Croazia nell'Ue l'Adriatico diviene una sorta di “lago europeo”. Ed è quanto mai urgente che i paesi rivieraschi collaborino per proteggerne le risorse. Un passo in questa direzione è la Strategia marina della Commissione europea per il Mar Adriatico e il Mar Ionio. Molto però resta ancora da fare
Continua in Turchia la protesta nata sul destino del parco Gezi ad Istanbul, poi sfociata in manifestazioni generalizzate contro il governo di Recep Tayyip Erdoğan, accusato di una visione sempre più autoritaria del potere. E se il governo insiste nella linea della repressione, chi protesta cerca nuove forme per manifestare il proprio dissenso